Ancora una volta una pubblicità sessista! Ancora una volta messaggi diseducativi!

Per pubblicizzare il cambio di formato e il costo, un quotidiano piemontese non ha pensato di meglio che pubblicare la foto di una donna in minigonna e farle dire “Seguimi… ho la minigonna”. La denuncia dell’Associazione Lucy

Per pubblicizzare il cambio di formato e il costo, un quotidiano piemontese, (non vale neppure la pena di citarlo) non ha pensato di meglio che pubblicare la foto di una donna in minigonna e farle dire “Seguimi… ho la minigonna”.
Come sempre ecco l’uso di parti del corpo per promuovere prodotti e ruoli stereotipati in base al genere: accentuando la discriminazione di genere.
Per tanti quello della pubblicità sessiste pare essere un problema di poco conto, noi, invece, riteniamo sia un argomento serio, che merita una riflessione immediata e condotta con uno sguardo meno superficiale.
Viene facile scagliarsi contro il femminicidio e la violenza sulle donne, ma non altrettanto contro le tante altre forme di abuso, che possono preludere al femminicidio e alla violenza stessa.
La pubblicità sessista, noi riteniamo, sia una di queste manifestazioni, che propone un ideale di donna irrispettoso, irrealistico e discriminatorio.
E’ stato spesso affermato che la pubblicità sia lo specchio della società in cui si vive e che ne rappresenti, pertanto, le idee e i valori più comunemente condivisi e diffusi; se così fosse siamo estremamente preoccupate della direzione intrapresa da questa società, soprattutto in un periodo in cui una grave questione sociale quale il femminicidio e la violenza sulle donne riempie tristemente tutte le prime pagine dei giornali.
Ed eccoci qui a denunciare queste pubblicità che sfruttano il corpo della donna per diffondere ulteriori modelli sociali irrealistici e sessisti.

Rivolgiamo un appello agli edicolanti perché si smetta di affiggere locandine diseducative, prendendo così una forte posizione contraria alle #discriminazioni di genere».

Tutt@ insieme possiamo fare la differenza, tutt@ insieme possiamo rendere la società più paritaria e più giusta!

LucyAssociazione
Presidente Gabriella Colosso