Consorzio In.Re.Te: il trionfo della ragione ovvero l’isolamento del Comune di Ivrea

Saga del Consorzio per i servizi sociali dell’Eporediese: prevale la scelta di modificare lo Statuto prima di eleggere il/la nuovo/a presidente, che arresta la fretta dell’amministrazione comunale di Ivrea di occupare posti

Non potevamo arrivare allo stop delle feste natalizie senza dare un piccolo aggiornamento sulla saga eporediese più seguita del momento. Certo, stiamo parlando del Consorzio In.Re.Te.
Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con una scena di suspense, un quesito dal sapore amletico: eleggere il nuovo presidente o modificare lo statuto? Quale per prima?
Un dilemma che l’amministrazione comunale di Ivrea avrebbe voluto risolvere a modo suo.
Bene, caro pubblico, nella riunione assai rapida tenutasi il 9 dicembre, ha avuto la meglio il buon senso, rappresentato dalla stragrande maggioranza dei Comuni (Ivrea no). Si è deciso il metodo per la nomina della commissione che dovrà procedere alla variazione di statuto e poi, soltanto a modifiche avvenute, votare il o la presidente che prenderà il posto di Ellade Pellar, a tutt’oggi ritenuta legittimamente in carica.

Quindi, come si dovrà comporre la commissione? Ricordate che l’amministrazione comunale di Ivrea (sempre lei!) smaniava per contare di più? Benissimo, la commissione sarà composta da due membri per ogni Comune presente in consorzio, nessuna eccezione. Probabile siano il sindaco o sindaca di ogni Comune più un/a delegato/a che già siede in assemblea.

Ovviamente Ivrea ha provato a proporre qualcosa di diverso, attraverso la assessora Povolo ha avanzato l’idea di scegliere delle figure di tecnici (i segretari comunali), ma non ha avuto sostegno. La votazione per la composizione della commissione ha visto una maggioranza quasi totale, tranne i Comuni di Ivrea e il fido alleato Settimo Rottaro, astenutisi. Un finale di stagione mozzafiato. A gennaio si procederà con le nomine.
Una storia a lieto fine, per il momento, dove la ragione e il senso del dovere hanno prevalso sui giochetti a tirarla lunga. E’ Natale.

E come sempre quando finisce la stagione di una serie (vedremo cosa ci riserverà il 2020) si fanno i bilanci e si ragiona sui personaggi e le loro caratteristiche: chi ci è piaciuto e chi no, perché, cosa avremmo cambiato.
In questo caso non ci vuole molto a notare che Ivrea, attraverso i suoi rappresentanti, ha offerto uno spettacolo davvero di cattivo gusto, oltre che di chiara incapacità a gestire la situazione, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista del contenuto.
Servirebbero attori e attrici un po’ più abili e con un minimo di spessore, la carica non basta a rendere capaci, né tanto meno efficaci. Il governo di questa città, con la poca esperienza che lo contraddistingue, sta dimostrando poca umiltà nell’approccio a problemi e situazioni, in ogni campo. In questo ambito, più che in altri, purtroppo non lascia spazio a nessun commento positivo. Hanno fatto (e fatto fare) una pessima figura. Speriamo non abbiano un coniglio pronto a saltar fuori da qualche cappello.
Per ora è tutto
A voi studio.
Sigla.

Lisa Gino