Convegno sulla Salute Mentale: “Recovery – Percorsi di autonomia e socializzazione”

Giovedì 8 giugno dalle ore 09.00 alle ore 17.00 presso l’Aula Magna dell’Officina H a Ivrea si svolgerà il convegno “Recovery: Percorsi di autonomia e socializzazione”, una giornata per parlare insieme di salute mentale e di organizzazione dei Servizi.

Il Convegno è organizzato dalla Cooperativa Arte della Cura di Ivrea, in collaborazione con AslTo4Polo Formativo Universitario Officina H e con il contributo di Fondazione CRT e Fondazione Casa dell’Ospitalità.

La Cooperativa Arte della Cura di Ivrea ha svolto per oltre un anno un Progetto dedito a migliorare le capacità di autonomia dei propri ospiti, e di supporto alla loro integrazione in attività sociali e sul territorio.

Questo progetto si integra nei percorsi di Recovery in Salute Mentale, ovvero nell’ approccio, sostenuto anche dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che mette al centro le risorse e i desideri della persona, perché possa vivere una vita sociale e relazionale soddisfacente.

Per questo motivo la giornata è dedicata a una riflessione collettiva, per condividere lo stato della Salute Mentale in Italia, in Piemonte, nella nostra ASL, e il valore dei piccoli grandi progetti del territorio che costituiscono passi avanti per una inclusione sempre più partecipata di qualsiasi persona con disagio mentale.
Oltre al racconto del progetto della Cooperativa da parte di operatori ed ospiti coinvolti, parteciperanno Renzo De Stefani, ex direttore Area Salute Mentale di Trento e referente del movimento nazionale Le Parole Ritrovate; Luca Tarantola, Direttore S.C. Psichiatria – ASL VC e Direttore D.I.S.M. ASL VC – ASL BI – ASL VCO; Emanuele Bruno, psicologo, psicoterapeuta e coordinatore del Recovery College e i referenti dei Servizi di Salute Mentale dell’Asl To4.

Quello che il convegno offre è una giornata di riflessione, di speranza, e anche di consapevolezza e condivisione delle difficoltà interrogandosi su alcune domande: Come vanno le cose in Italia? Cosa succede in concreto in Piemonte e nella nostra ASL? Replicare i progetti positivi è possibile? Cosa li aiuta, cosa li ostacola? Un servizio orientato alla recovery è possibile?