Straordinaria partecipazione al concerto per la media di Banchette

Dopo i due ormai famigerati incendi che hanno colpito la scuola media di Banchette, la comunità ha reagito, compatta, fin dall’inizio, dando vita a varie iniziative di solidarietà per la raccolta fondi.

Una delle tante iniziative a favore della Scuola Media di Banchette di Ivrea è stato “Il nostro S-concerto” di martedì 13 giugno che si è svolto al Teatro Giacosa di Ivrea, organizzato dal gruppo vocale Voix qui Dansent, che si è esibito con la partecipazione di Laura Curino, del duo 10 Strings di Loris Deval (chitarra) e Anais Drago (violino) e di Eleonora Buratti, Elisa Parla e Ghislen Harraze, ballerine del Baobab – Scuola di Danza e Ritmi d’Africa.
L’idea è venuta al termine dell’incontro pubblico svolto presso il salone Pinchia di Banchette, a seguito del secondo incendio che ha reso la scuola definitivamente inagibile.
In appena due settimane si è passati dall’idea alla realizzazione. Questo grazie a diverse persone che hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro lavoro, dando così spazio a collaborazioni, nonché regali inaspettati.
Da una parte, i genitori del Consiglio di Istituto dell’IC di Pavone che hanno proposto soluzioni attivandosi su tutti i fronti: i confronti con la scuola e con i genitori; la parte logistica, sia prima che durante il concerto; raccogliendo informazioni per la gestione dei fondi, al fine di condurre tutto nel modo corretto e trasparente come è necessario che sia; accogliendo le richieste dei genitori di coinvolgere gli allievi, scegliendo di far disegnare ognuno, su una maglietta, la scritta “IO STO CON LA MIA SCUOLA, PERCHÉ LA SCUOLA SONO IO”, indossata poi per la serata (e tutti insieme, prima nella piazza e poi nel teatro, sono stati davvero un’immagine forte). Dall’altra, a mano a mano che si andava avanti, si è creato un circolo virtuoso di preziose collaborazioni: il Contato del Canavese che ha messo a disposizione il teatro a titolo gratuito, la tipografia Martinetto che ha regalato le locandine e il materiale pubblicitario, alcune coriste che si sono occupate dei comunicati stampa e della pubblicità sui social e sui giornali, gli artisti che hanno accettato di accompagnare le Voix qui Dansent nella serata, i tecnici del service che si sono offerti di seguire i suoni e le luci.
Fino ad arrivare a martedì, quando il teatro si è letteralmente riempito di gente: ragazzi, bambini, insegnanti, genitori, cittadini che hanno partecipato e applaudito.
La dirigente scolastica dell’IC Pavone Marzia Niccoli con un po’ di emozione ha aperto la serata ringraziando la vicepreside Paola Borriello per la sua preziosa e costante presenza; i docenti con i quali si sono messe in atto velocemente soluzioni al fine di garantire il proseguimento delle lezioni, nel modo più sereno possibile per i ragazzi; le famiglie perché si sono dimostrate disponibili e attive; le aziende che hanno offerto di donare dei pc alla scuola, ribadendo l’importanza di reagire di fronte agli eventi, anche gravi, e di farlo uniti, come in effetti è accaduto in questa circostanza.
Successivamente è stato letto il testo di un allievo della scuola, scritto grazie all’iniziativa di un’insegnante che ha chiesto di mettersi nei panni della scuola e provare a darle voce: il risultato è stato un toccante punto di vista, ottimo inizio di serata.
Poi sono saliti sul palco gli artisti con il loro contributo di valore non solo artistico: Laura Curino, straordinaria interprete, ha regalato una storia bellissima, delicata e inaspettata, preceduta dalla riflessione che a fronte di un gesto incivile a volte può seguire un gesto altrettanto incivile, in questo caso invece c’è stata una risposta civile, di comunità, non scontata e proprio per questo molto significativa. Loris Deval, musicista e maestro di chitarra di diversi ragazzi della scuola, ha suonato “perché cittadino di Banchette”; ha impreziosito la performance la partecipazione di Anais Drago, giovane e affermata violinista di talento, con cui ha presentato delle colonne sonore riarrangiate in chiave sudamericana, in modo raffinato e coinvolgente. Le ballerine, che nonostante i numerosi impegni, si sono ritagliate uno spazio e hanno danzato sottolineando perfettamente alcuni brani, rendendoli ancora più intensi. Le Voix qui Dansent che hanno proposto le loro armonie e polifonie africane a volte intense ed emozionanti, a volte con ritmi pieni di energia, resi più potenti dalle percussioni dal vivo.
Nei ringraziamenti finali le Voix qui Dansent hanno voluto sottolineare l’importanza del BENE COMUNE: tutto ciò che ci viene messo a disposizione è di “tutti” e questo non deve togliere importanza alla parola, né responsabilità alle persone, perché “di tutti” non significa” di nessuno”, come spesso capita di osservare negli atteggiamenti, anzi, vuol dire “di ognuno di noi”, quindi ognuno di noi ne è responsabile e il rispetto è necessario; la scuola è uno dei luoghi in cui agire questo rispetto.
La risposta del pubblico è stata grandiosa, c’è stato un continuo scambio tra sala e palco e questo ha reso la serata davvero speciale.
Anche il risultato è stato notevole, sono stati raccolti 7.050 euro, una cifra insperata, che verrà utilizzata dai genitori del Consiglio d’Istituto per acquistare parte delle attrezzature andate distrutte, da consegnare direttamente alla scuola.
La soddisfazione per il riscontro di pubblico è grande perché, come è stato dichiarato e ribadito più volte nei comunicati, nelle interviste e nelle informazioni per le raccolte fondi, la solidarietà non sostituisce quello che è il compito dello Stato, della magistratura, e in questo caso del Comune e della scuola, per il ripristino degli edifici e dei danni, ma è uno straordinario percorso che affianca, come accade sempre in tutte le situazioni in cui si verifichino eventi drammatici, ciò che devono compiere le istituzioni. In questo modo si è dimostrato ai colpevoli, le cui responsabilità verranno giudicate dagli organi competenti, che i loro tentativi di fermare le attività sono falliti, con un messaggio di azione e non di resa, di responsabilità civile e non di attesa, di partecipazione e non di sospensione.

Valeria Musto (membro del Consiglio d’Istituto)