Ivrea, addio all’assessorato al lavoro

Ho letto e riletto le deleghe dei cinque assessori e del sindaco, ma niente. Sono scomparse quelle allo Sviluppo Economico e al Lavoro. E’ stata così brava la precedente amministrazione tanto d’aver risolto i problemi occupazionali eporediesi correnti e futuri o piuttosto sono cambiate le sensibilità e le priorità?

Preoccupa non poco la “disattenzione” della neo-eletta giunta comunale verso un tema così critico per il territorio quale è il lavoro. Infatti, care lettrici e cari lettori, non di sole buche e panchine soffre la nostra bella città … Anche se nei mesi scorsi si è parlato di “ripresina“, come già scrivevamo su questo giornale, l’occupazione anche nell’Eporediese è fatta principalmente di precarietà. E nonostante questo … zac! (non quello del Movicentro) tagliato l’assessorato al lavoro.
E se già la precedente amministrazione negli ultimi mesi aveva “temporaneamente sospeso” l’Ufficio Politiche attive per il Lavoro e lo Sportello Opportunità, ora temiano di doverli considerare definitivamente chiusi. Naturalmente la viva speranza è quella di sbagliarci! Purtroppo però nell’ultima campagna elettorale si è sentito dire da più fronti che i Comuni non possono fare granché per l’occupazione e lo sviluppo economico. Questo è vero in parte e smentito dai fatti. Piuttosto la sensazione è che venga sottovalutata l’importanza politica, e pratica, di avere in Comune un assessorato per le politiche del lavoro, privilegiando altri settori più strettamente di “amministrazione comunale” che permettono un più veloce e facile consenso (le politiche attive per il lavoro sono faticose, richiedono tenacia e costanza, e danno piccoli risultati nel lungo periodo).

 

Cosa può fare un assessore alle politiche del lavoro in un Comune?

In verità era già tutto impostato e ancora si può leggere sul sito del Comune di Ivrea, giusto due esempi:

  • Interventi per l’occupazione e il sostegno al lavoro: “programmi di orientamento, occupabilità e occupazione, validi per lo sviluppo territoriale che si concretizzano attraverso strumenti, azioni e opportunità coerenti con i fabbisogni del mercato del lavoro locale per creare condizioni più favorevoli per il reinserimento nel ciclo produttivo e lavorativo, l’inclusione sociale, la qualificazione di lavoratori già occupati, il contrasto ai fenomeni di precarietà, la competitività delle imprese.” Questo è un servizio da svolgere in sinergia con il Centro per l’Impiego attraverso lo Sportello delle Opportunità (anche questo invece temporaneamente sospeso…)
  • Osservatorio mercato del lavoro: “Attività che mette a disposizione della collettività, i dati relativi ai vari aspetti del mercato del lavoro provenienti da diverse fonti (Istat, Inps, Centri per l’Impiego, CIAA), rafforzando la cultura dello sviluppo territoriale tra tutti i soggetti.” Uno strumento molto importante per indirizzare le politiche per il lavoro e di sostegno al reddito, ma che fornisce anche interessanti e utili dati demografici, sulle imprese, sui settori di mercato, sull’occupazione, disoccupazione, avviamenti al lavoro, amortizzatori sociali, e molto altro. Un quadro di insieme che un buon amministratore pubblico locale, non solo responsabile delle politiche per il lavoro, non può non avere per conoscere a fondo il tessuto sociale in cui opera e indirizzare con sapienza le politiche comunali, sovracomunali e nell’ambito della Città metropolitana.

In teoria questi servizi, come tutti gli altri attivati nel fu “assessorato allo sviluppo economico e al lavoro” si possono portare avanti anche senza un responsabile politico, l’assessore appunto, ma non c’è bisogno di essere laureati in “scienze politiche” per capire che la valenza sarebbe molto diversa. E a chi si dovranno rivolgere adesso i lavoratori in situazioni occupazionali critiche che giustamente cercano nella propria amministrazione comunale sostegno fattivo diretto e intercessione presso gli enti superiori come l’assessorato al lavoro della Regione? Tutti dal sindaco? Glielo chiederò quanto prima e farò sapere.

Cadigia Perini