La città attiva batta un colpo

Lunedì 13 giugno all’auditorium del Gramsci per il processo amianto in Olivetti

Federico Bellono, segretario provinciale di Torino della Fiom

Federico Bellono, segretario provinciale di Torino della Fiom

Siamo a poche settimane, salvo imprevisti, dalla sentenza di primo grado sull’amianto in Olivetti. Il 13 inizieranno le requisitorie finali, a partire da quella dei Pm, e per metà luglio sono previste le decisioni del giudice.
Vorrei tornare su un tema rappresentato in modo emblematico dall’aula, sempre vuota, allestita al Liceo Gramsci, dove si sono tenute le udienze: il rapporto tra la città e questa dolorosa vicenda. Un rapporto di estraneità, di civile indifferenza. A parte l’iniziativa della Cgil di mercoledì 8 giugno, quanti momenti di confronto, di approfondimento, di riflessione ci sono stati in tutto questo tempo? Nessuno!!
Salvo alcune iniziative sindacali (un convegno, una mostra, una proiezione) e il Consiglio comunale che a suo tempo decise la costituzione del Comune come parte civile. Tanto basterebbe per trarre le dovute conclusioni. Certo, non manca la curiosità di vedere come andrà a finire. Ma l’esito processuale, qualunque esso sia, e comunque non definitivo, sarà sufficiente per considerare chiusa la faccenda?processo_olivetti
Chi lo pensasse prenderebbe un abbaglio, e non solo perché ci saranno altri processi, ma perché davvero da una città come Ivrea ci si può aspettare di meglio, almeno sul piano dell”impegno civile. Sarò un illuso ma non riesco ad accettare questo vuoto. Proprio per questo lancio un appello: che almeno in queste prossime, conclusive udienze l’Auditorium del liceo Gramsci sia affollata, riempiendo il vuoto di questi mesi, a partire proprio da lunedì 13 giugno.
Tra l’altro, a ricordarci che il tema della salute e della sicurezza sul lavoro è drammaticamente attuale, è stata nei giorni scorsi l’esplosione della Darkem, azienda chimica di Scarmagno, dove per puro caso ci sono stati solo dei feriti.

Federico Bellono | 08/06/2016
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