Le elezioni del 26 maggio

Europee, regionali e in molti Comuni: i riflessi sulla politica nazionale e locale

Tabelloni elettorali spogli e pochi anche, rispetto a passate consultazioni, volantini, depliant e “santini” (talloncini di singoli candidati). In compenso sovraffollati i social network (con la Lega che fa la parte del leone, seguita a distanza da M5S, FI e PD), mentre la sensazione prevalente è quella di un esteso disinteresse e una ancor più estesa disinformazione sulla scadenza elettorale di domenica prossima, 26 maggio (giornata in cui al mattino da Ivrea partirà anche la 15a tappa del Giro d’Italia). Seggi aperti dalle 7 alle 23 per eleggere i 73 rappresentanti italiani nel Parlamento Europeo (oltre 51 milioni gli elettori interessati in tutta Italia) e, in Piemonte (poco più di 3,6 milioni di elettori), anche il Presidente e il Consiglio Regionale.

Tanti anche i Comuni al voto (3.812 in tutta Italia con quasi 17 milioni di elettori interessati) per eleggere Sindaci e Consigli Comunali. Coinvolte alcune importanti città italiane e molti piccoli e piccolissimi Comuni del Canavese.

L’attenzione maggiore è rivolta ovviamente ai risultati delle elezioni europee che, per il sistema proporzionale adottato (con soglia di sbarramento al 4%), confermeranno o smentiranno i sondaggi diffusi fino a qualche settimana fa, definendo così il consenso elettorale delle forze poltiche nel paese e in Europa. Dati che diventano fondamentali per i “contraenti” del governo nazionale (M5S e Lega), per loro natura attentissimi alle oscillazioni del consenso e, probabilmente proprio per questo, scatenati nelle ultime settimane a scontrarsi e sottolineare le differenze.
Qualche attenzione è rivolta anche al risultato del PD che sarà certo lontano anni luce dal 40,8% delle europee del 2014 (subito dopo “gli 80 euro di Renzi”, all’epoca trionfante), ma, se superiore anche di poco al risultato delle elezioni politiche del 2018 (18,8%), farà gridare qualcuno al “successo”, proseguendo nell’indeterminatezza o, meglio, nella “indeterminata deriva liberista”.
Molta minore attenzione (vicina allo zero sui grandi media) riscuote il tentativo unitario ed europeo (con Luciana Castellina candidata in Grecia e il greco Argyrios Argiris Panagopoulos in Italia per segnare la dimensione europea) della lista “la Sinistra”, promossa da Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, L’Altra Europa, Transform Italia ed altre formazioni che fanno riferimento alla Sinistra Europea (gruppo GUE/NGL-Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica) di dare rappresentanza a un “terzo spazio”, alternativo tanto ai nazionalismi xenofobi della destra quanto alla continuità liberista dell’Europa della finanza, dei conti prima delle persone.

Diversa la situazione delle elezioni regionali piemontesi dove non c’è un “terzo spazio” e la competizione è quella tradizionale (complice il sistema elettorale piemontese che fa eleggere presidente e assegna il premio di maggioranza alla lista o coalizione che ottiene anche un solo voto in più) tra la coalizione di centro-sinistra (sette liste tra cui PD, +Europa, Liberi Uguali Verdi) con la ricandidatura alla presidenza di Sergio Chiamparino (PD) e il centro-destra (cinque liste tra cui Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) con candidato presidente Alberto Cirio (Forza Italia).
In competizione per la presidenza anche Giorgio Bertola con la lista del Movimento 5 Stelle e Valter Boero con la lista “il popolo della famiglia”.
Diversi i candidati dell’Eporediese al Consiglio Regionale: nella lista del PD il consigliere comunale di Ivrea Mauro Salizzoni (indipendente) e il sindaco di Cossano Alberto Avetta; in quella della Lega l’assessore della Città di Ivrea Giuliano Balzola; in Forza Italia il presidente del Consiglio Comunale eporediese Diego Borla; nel M5S Sebastiana Spitale e Valentina Pretato; nella lista Demos (una delle sette che sostengono Chiamparino) Antonio Rinaldis e in “per il Piemonte del sì” Massimo Beratto.
Pur essendo la campagna elettorale piemontese (soprattutto agli inizi) molto connotata sulla questione TAV, è curioso che tre candidati presidenti su quattro siano decisamente “Sì TAV” e il quarto, dopo le giravolte del M5S, si possa oggi definire “Nì TAV”. Nessun “terzo spazio”, nessuna opzione No TAV presente sulla scheda elettorale piemontese.

Oltre che sul piano nazionale, riflessi dei risultati elettorali di domenica prossima sono attesi anche sul piano locale. Al Comune di Ivrea non solo e non tanto per l’eventuale elezione in Regione di Balzola, Borla o Salizzoni, quanto perché lo scontro interno alla maggioranza è certamente congelato sino alle elezioni di domenica, ma lo “sbrinamento” potrebbe cominciare nelle settimane immediatamente successive.

Effetti immediati delle elezioni del 26 maggio li avranno invece i tanti Comuni del Canavese chiamati a eleggere i rispettivi sindaci e consigli comunali. In diversi, dove si è presentata un’unica lista (Andrate, Burolo, Chiaverano, Fiorano, Nomaglio, Palazzo, Quassolo, Quincinetto e Tavagnasco) il problema sarà che vada a votare più del 50% degli elettori, pena il commissariamento del Comune.
Particolarmente significativi saranno i confronti:
– a Rivarolo Canavese dove, tra i quattro che concorrono per la carica di Sindaco ricompare Fabrizio Bertot (già sindaco quando, nel 2012, il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose) di Fratelli d’Italia che compete con Roberto Bonome (Lega Salvini), Marina Vittone (Rivarolo sostenibile) e il sindaco uscente Alberto Rostagno (Crescere Insieme);
– a Strambino dove in competizione con la sindaca uscente, Sonia Cambursano, si trovano Giacomo Bottino (ex UDC ed ex direttore artistico del teatro Giacosa di Ivrea), Lorenzo Garetto e Marco Di Gregorio;
– a Banchette dove ci riprova Maurizio Cieol in competizione con Antonio Mazza, Emanuele Splendore e Angelo Menegatti per la carica di sindaco;
– a Caluso dove contro la sindaca uscente, Maria Rosa Cena, competono Davide Motto e Franco Alberto.
A Borgofranco d’Ivrea ci riprova infine Fausto Francisca (contro Elisa Ierace) e a Montalto Dora un ritorno, quello di Renzo Galletto (contro Massimo Stevanella).
Per quanto filtrati dalla consueta connotazione civica delle liste, anche i risultati delle elezioni dei sindaci qualche indicazione sulla vivibilità del territorio la forniranno.

ƒz

Liste dei Comuni del Circondario di Ivrea al voto il 26 maggio 2019
Elenco dei Comuni del Canavese al voto il 26 maggio 2019