Le Rsu SLC-CGIL di Comdata denunciano le criticità della sede di Ivrea

La misura è colma: dopo il Cobas, anche le delegate e i delegati della Slc-Cgil denunciano in due comunicati le criticità e la preoccupazione per il calo di lavoro nella sede di Ivrea e per condizioni di lavoro inaccettabili.

Nelle società di servizi, con turni frazionati e precariato diffuso, è difficile organizzare la mobilitazione dei lavoratori. Lo sanno bene le aziende che sfruttano questa condizione a loro favore, imponendo condizioni di lavoro inacettabili in altri tempi storici e in altri settori industriali. Il settore dei call center ricade in questo limbo, come ben sappiamo essendo Ivrea sede principale di uno dei maggiori operatori italiani di servizi telefonici, Comdata.  Quello che queste aziende non sanno è che si deve capire quando il vaso sta per traboccare perché ci va un attimo a finire sott’acqua. E in Comdata la misura è colma e ci sono diversi segnali di reazione da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. E’ di questi giorni la notizia che un gruppo di interinali si è ribellato ad una pratica molto usata dall’azienda, anche verso i dipendenti. Alcuni lavoratori sono stati “invitati” ad andare a casa in anticipo, senza finire il turno, perdendo quindi un pezzo di retribuzione, perché non arrivavano più telefonate. Il risultato è stato che tutto il gruppo di interinali si è tolto la cuffia dalla testa dicendo che se qualcuno di loro veniva mandato a casa se ne andavano tutti. Certo quei lavoratori molto probabilmente non saranno più chiamati da Comdata. Forse hanno perso un lavoro ma di certo hanno quadagnato in dignità. Con la dignità non si mangia, si dirà, ma nemmeno con un un lavoro sottopagato e precario, e soprattutto non si costruisce niente né per sé né per gli altri.  Fili d’erba che crescono … in mezzo al deserto. Tanto più preziosi quanto rari. E importante sarà vederne spuntare altri, piano piano alzare la testa, insieme, in tanti, si può.

La denuncia dei delegati Slc-Cgil di Comdata Ivrea in due comunicati del 7 dicembre scorso

L’Slc-Cgil attraverso i suoi delegati presentano un quadro non rassicurante delle commesse della sede di Ivrea, denunciano condizioni lavorative critiche in alcuni settori e il sottrarsi dell’azienda ad un adeguato confronto. Non è escluso che di fronte alla mancanza di piani credibili per il rilancio della sede di Ivrea e al peggioramento delle condizioni di lavoro venga organizzato a breve uno sciopero. Di seguito i due comunicati sindacali dei delegati della Cgil.

Comunicato sulla commessa Wind

In attesa della convocazione aziendale, vogliamo contestare alcune situazioni create dallo staff che ci pervengono soprattutto dall’Area Wind ma che spesso vengono replicate anche in altre commesse.
E’ inaccettabile che lo staff richieda al lavoratore l’apertura del programma Oas in diretta per il controllo della produzione o della pausa.
La produzione è visibile solo 24h dopo dal diretto superiore (TL, Team Leader) che ha accesso ad un dato aggregato [non per singolo lavoratore, ndr]; la pausa non è controllabile tramite autocertificazione dell’operatore.
Le continue grida alle spalle dell’operatore per fare pressione sul rispetto dei tempi di chiamata e sulla qualità della stessa da parte dello staff non aiutano ad un clima sereno e collaborativo, al contrario generano stress e disaffezione.
Deve essere chiaro a ogni membro dello staff aziendale che gli operatori stanno al telefono il tempo necessario per la gestione delle richieste e delle domande effettuate dal cliente.
Il miglioramento del servizio e il ripristino di un sano clima aziendale non si ottengono con i richiami verbali, ma intervenendo attraverso percorsi formativi sia di Phone Skill che procedurali.
Ancor meno tollerabile è il mancato utilizzo del portale Antex per le richieste di ferie/rol/cambi turno. Continuano le segnalazioni dei colleghi che si trovano le richieste, quando correttamente inserite, da subito rifiutate e sono costretti a interfacciarsi con il TL per “pregare” una concessione anche andando a specificare le motivazione della richiesta, cosa assolutamente non dovuta!
Tutti i permessi devono essere inseriti su Antex secondo le modalità dell’accordo di secondo livello vigente. In ultimo, ma non meno importante, le richiesta di variazione della turnistica (part-time, aspettativa, congedo, ecc…) devono essere richiesti all’ufficio HR e non allo staff (TL/Supervisor).
PRETENDIAMO UN REPENTINO CAMBIO DI ROTTA E DI ATTEGGIAMENTO DA PARTE DELL’AZIENDA ALTRIMENTI ATTIVEREMO OGNI AZIONE OPPORTUNA A TUTELA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI.

Il rilancio della sede eporediese, alla chiusura del FIS, doveva esserci grazie all’arrivo di nuove commesse: Wind, Assicurative, Eolo, Iliad.

Su Wind abbiamo appena condiviso il nostro pensiero, mentre sul resto c’è molto da dire.
Tutto il polo assicurativo che doveva arrivare sulla nostra sede non è arrivato; Unipol è legato a liste di clienti da contattare in outbound, questa attività (come tutte quelle di questo tipo) non garantisce stabilità occupazionale; su Zuritel, nonostante si stiano formando nuovi operatori, il lavoro non è così costante, infatti viene chiesto frequentemente scarico di ferie/rol ai dipendenti.
Eolo, presentata come una commessa che poteva crescere rapidamente, si è rivelata nel tempo una bolla di sapone; il committente nel mese di novembre ha iniziato a girare meno lavoro mentre a dicembre i volumi sono scesi di circa 2/3; i lavoratori sono stati “invitati volontariamente” a stare a casa usufruendo dei loro rol/ferie e dove è stato possibile sono stati spostati temporaneamente su altri perimetri. L’ultima notizia di poco fa è che per il mese di dicembre l’orario di servizio sarà ridotto alla fascia 11-20.
Iliad ha dei volumi stabili ma presenta un rovescio della medaglia; la gestione che lo staff ha con i dipendenti è irrispettosa. Vi sono continui rimproveri per mancanza di professionalità se non vengono raggiunti gli obbiettivi di chiamate e qualità. I paragoni con altri team del perimetro nazionale non fanno altro che mortificare l’operatore che cerca quotidianamente di svolgere il proprio lavoro in modo professionale e nel rispetto dei target. Inoltre, abbiamo un sospetto molto forte che venga effettuato controllo diretto in tempo reale delle performance lavorative da parte del diretto superiore.
Può essere questo il rilancio della sede eporediese? Può Comdata continuare a fare business chiedendoci di utilizzare le nostre ferie pagando per errori di altri?
Abbiamo denunciato da tempo queste problematiche all’Azienda che continua a rimandare il confronto.
Abbiamo necessità che queste problematiche siano risolte e che si inizi a parlare di rilancio della sede eporediese con operazioni sane che portino a stabilità e attività in cui i tempi di lavoro siano conciliabili con i tempi di vita.

a cura di Cadigia Perini