Ospedale di Ivrea. A qualcuno piace caldo.

Un provvedimento disciplinare all’infermiere che ha segnalato la temperatura elevata all’interno dell’Ospedale di Ivrea

 

I FATTI

Giuseppe Summa, infermiere presso l’ospedale di Ivrea e segretario territoriale di Nursind (Sindacato Professioni Infermieristiche) denuncia in un comunicato stampa che, in questo periodo, la temperatura rilevata all’interno della struttura in cui lavora sfiora spesso i 40 gradi, un valore sicuramente non salutare per i degenti e per la corretta conservazione dei farmaci.
In risposta alla denuncia Summa riceve una lettera di contestazione disciplinare, a firma del direttore del reparto di Medicina Interna Lorenzo Gurioli, in cui si sostiene che l’infermiere abbia violato il Codice di Comportamento dei Dipendenti dell’Asl To4.
In sostanza, l’infermiere avrebbe dovuto segnalare il fatto ai suoi superiori e non denunciarlo alla stampa.

LA POSIZIONE DEL SINDACATO

In un comunicato Nursind, il Sindacato Professioni Infermieristiche, afferma che “Invece di intervenire su una problematica nota a tutti da giorni e da anni, vista l’assenza di condizionatori, l’Asl To 4 ha pensato bene di muovere una contestazione disciplinare al nostro rappresentante poiché, in qualità di dipendente, avrebbe dovuto avvisare l ‘amministrazione e i propri superiori del danno che le alte temperature potevano arrecare. Ci risulta che la legislazione e la Costituzione italiana tutelino ancora la libertà di espressione e che il comportamento di questa amministrazione si possa configurare tristemente in un chiaro tentativo intimidatorio. Viene da pensare ad uno squallido tentativo di metter il bavaglio a persone ritenute scomode. Facciamo notare inoltre che, nonostante la situazione fosse conosciuta da diversi giorni, solo dopo la nostra denuncia sono arrivati i condizionatori e per questo motivo, forse, una contestazione disciplinare andava mossa alla direzione generale che ha segnalato il comportamento del dipendente ritenuto a loro giudizio improprio”.
Nursind ha avviato una raccolta firme a sostegno di Summa sulla piattaforma Change.org, sottoscritta da oltre 400 persone

LA POSIZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELL’ASL TO4

Un fatto direi comune nella vita delle organizzazioni quale l’avvio di un procedimento disciplinare (sottolineo l’avvio) sta assumendo un livello di spettacolarizzazione mai visto ivi compresa anche una raccolta firme on line – dichiara il Direttore Generale ASL TO4  Lorenzo Ardissone in un comunicato – Infatti negli anni non è certo l’unico caso di avvio di procedimento analogo nei confronti di personale a qualsivoglia profilo professionale appartenente quindi anche al profilo di infermiere e mai, dico mai, il semplice avvio di un procedimento disciplinare in contradditorio e con tutte le tutele di legge per il dipendente aveva mai assunto una visibilità come in questo caso.
Ogni procedimento di avvio vede poi un percorso formale del tutto garantistico al termine del quale, con serenità, ricerca della verità, gli organi aziendali competenti esprimono la valutazione.
Non è né nella storia di questa Asl To4, né nella mia storia di confondere le responsabilità legate ai profili professionali con le legittime prerogative che sono proprie ed oggetto dei relativi diritti di critica sindacale.
Per cui desidero significare agli organi di stampa ed a tutti coloro che si tengono informati sulle vicende della Asl nonché ai dipendenti ed a tutte le organizzazioni sindacali che:

  • alla Asl To 4 non sono stati, non sono, e non saranno mai avviati procedimenti disciplinari legati al diritto di critica sindacale, in qualunque modo esso si esprima;
  • alla Asl To 4 sono stati, sono e saranno avviati procedimenti disciplinari legati esclusivamente all’accertamento in contraddittorio di eventuali violazioni di responsabilità legate ai contenuti dei doveri propri del profilo professionale di appartenenza;
  • ogni procedimento si avvia e si conclude nel pieno rispetto delle norme a tutela dei dipendenti.

UN COMMENTO

Certo non è solo la temperatura climatica ad essere questione scottante nella sanità, e la nostra ASL non fa eccezione, tutt’altro, ma l’episodio – sia il disagio per il caldo eccessivo sia l’avvio della procedura disciplinare – sono sintomi di un profondo malessere.