Pastafariani in difesa del ddl sul biotestamento

All’indomani dell’approvazione alla Camera del disegno di legge sul biotestamento, il collega cattolico Angelo Bagnasco spiega che la sua Chiesa “non si riconosce” nel testo approvato, perché apre “derive pericolose” e aggiunge che “questo testo è adatto a un soggetto che si interpreta a prescindere dalle relazioni, considerandosi padrone assoluto di una vita che non si è dato”.

Innanzitutto vogliamo precisare che sì, è vero che il Prodigioso Spaghetto Volante ci ha dato la vita. Ma sarebbe estremamente poco gentile da parte Sua imporci di restare aggrappati a questo dono anche quando esso diventa un fardello insopportabilmente pesante, fino a quando Lui stesso non ne pretenda la restituzione.
Crediamo che il PSV ci abbia lasciato liberi di fare ciò che più ci piace della nostra vita e di restituirgli il regalo quando decidiamo che per noi è arrivato il momento di levare le ancore verso il Vulcano di Birra.

Il cardinal Bagnasco, inoltre, si rammarica per il fatto che l’alimentazione e l’idratazione vengano considerati trattamenti sanitari che è possibile rifiutare. Secondo il collega, infatti, essi “sono forme di sostegno vitale, indispensabile per il bene della vita”.

La Chiesa Pastafariana Italiana non può che concordare sulla importanza di alimentazione e idratazione. Lo afferma persino il nostro Quinto Condimento: “Mangia, e solo dopo prenditela con gli str…”
Però crediamo che essere obbligati a nutrirsi quando si desidera invece smettere di farlo sia una prevaricazione (a meno che non si tratti della nonna che ci mette nel piatto l’ennesimo bis di tagliatelle della domenica: in tal caso sforzarsi di mangiare è un dovere morale).
Come è nostro inalienabile diritto rifiutare un piatto di pasta e una birra, così deve esserlo rifiutare un sondino gastrico per la nutrizione.

A differenza dei colleghi cattolici, quindi, la nostra Chiesa si riconosce in gran parte del testo approvato dalla Camera.
Crediamo che l’unica deriva pericolosa per chi si accinge a salpare verso il Vulcano sia costituita da coloro che, appellandosi a principi morali non condivisi dal paziente, potrebbero cercare di invertire la rotta o trattenerlo in porto contro la sua volontà.

Per questo la Chiesa Pastafariana Italiana si unisce all’Associazione Luca Coscioni nell’auspicare che il Senato approvi una legge che garantisca innanzitutto il rispetto della volontà del paziente in tutte le strutture pubbliche, per far sì che la navigazione di chi sceglie di salpare verso il Vulcano sia il più possibile indisturbata.

RAmen.

Chiesa Pastafariana Italiana