“Proseguiamo nel cammino di pace che Alberto L’Abate ci ha indicato, e lui riposi in pace”

Alberto L’Abate, alla destra di Mons. Bettazzi

E’ morto Alberto L’Abate, un grande testimone della nonviolenza, studioso e attivista, che tanto ha dato ai movimenti per la pace, fino alla sua morte a 86 anni. E’ morto nella sua Firenze il 19 ottobre, lo stesso giorno in cui nel 1968 moriva Aldo Capitini, di cui Alberto era stato amico e collaboratore e poi militante nel Movimento Nonviolento fondato da Capitini.

Negli ultimi due mesi ho avuto la fortuna di incontrarlo e di gustare la sua sapienza e la cultura, la affabilità e la serenità che trasmetteva, la forza delle sue convinzioni insieme al rispetto delle idee altrui. In agosto lo invitai a parlare di Carlo Cassola al castello di Albiano e visitò il Centro Gandhi di Ivrea; poi abbiamo partecipato, sempre insieme alla sua inseparabile moglie Anna Luisa e alla figlia Alessandra, all’assemblea del MIR a Napoli, dove l’abbiamo nominato Presidente onorario del MIR. Un anno fa eravamo alla Verde Vigna di Comiso, alla quale ha dedicato tante energie, fin da quando iniziò nell’80 la vincente protesta contro installazione dei missili Cruise. Ancora adesso era il referente principale di questa base pacifista.

Ovunque si tenessero iniziative per il disarmo e la pace Alberto era presente, come promotore, relatore o semplice manifestante, ma sempre con umiltà.

E’ stato Presidente del Servizio Civile Internazionale (S.C.I.), fondatore dei Berretti Bianchi e fino all’ultimo Presidente onorario di Ipri- Rete Corpi Civili di pace, Come docente universitario, ha promosso il corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” dell’Università degli Studi di Firenze, dove ha insegnato sociologia dei conflitti e ricerca per la pace. Ha promosso e condotto l’esperienza dell’ambasciata di pace a Pristina, nella “Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione”. Negli ultimi anni è stato promotore a Firenze de La Fucina della Nonviolenza.

Noi proseguiamo nel cammino di pace che Alberto ci ha indicato, e lui riposi in pace; in quella pace che ha tanto cercato, amato e testimoniato, per la quale ha speso la vita e che ha insegnato.

Pierangelo Monti