Teatro in cordata

(S)legati per Morenica fa il pieno a Cascinette

Con lo spettacolo (S)legati si è concluso il 17 gennaio Morenica Cantiere Canavesano, progetto che, partito come Festival, si è ormai allungato fino a coprire una buona metà dell’anno, senza contare i laboratori che sono sempre in attività. Nel 2017, dopo la presenza al Festival la Grande invasione, Morenica si è agganciata ad Ivreaestate con spettacoli a Ivrea e Chiaverano per poi riprendere in autunno con una nuova collaborazione, questa volta con lo Zac, portando due spettacoli di giovani e coinvolgenti compagnie, Ortika e Gli Omini. Per finire si sfora a gennaio nello spazio poco utilizzato, chissà perché?, del Centro Alberton a Cascinette dove un folto pubblico ha lungamente applaudito la prova dei due giovani attori/autori della compagnia ATIR di Milano impegnati in (S)legati.
Impegnati non è solo una parola, forse affaticati e stremati renderebbe meglio l’effetto di un racconto nato dalla vera storia della scalata della parete ovest del Siula Grande sulle Ande peruviane di due alpinisti inglesi, impresa che vira in tragedia durante la discesa con un incidente che sembra decretare la morte di uno dei protagonisti. Ma non è la sola narrazione degli eventi che può giustificare uno spettacolo teatrale, per altro preceduto dalla pubblicazione di La morte sospesa, scritta da uno degli scalatori, Joe Simpson, e anche da un film del 2003 con lo stesso titolo. In primo piano vengono poste le sensazioni, le decisioni, le paure e le esaltazioni, lo sconforto e l’incredibile istinto di sopravvivenza che la montagna costringe a vivere quando si è solo in due e appesi a una corda, quando la morte di uno può significare la salvezza dell’altro.
Uno spettacolo legato alla montagna quindi ma solo perché quella dimensione estremizza rapporti e difficoltà valevoli anche in esperienze più vicine a noi. La montagna è comunque l’habitat ideale per questa rappresentazione che non ha bisogno di scene, luci o palchi particolari e infatti è stata proposta, con veri tour alpini, in molti rifugi e sedi CAI dal 2012 a oggi dando vita anche a nuove forme di commistione teatro-alpinismo: il Teatrekking, i laboratori in montagna, il nuovo spettacolo Un alt(r)o Everest. Il loro sito https://compagniaslegati.ucraft.me/  illustra bene i loro progetti.
Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi fanno parte della Compagnia ATIR, formata vent’anni fa da neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, tra i quali la regista Serena Sinigaglia, e affermatasi come una delle realtà più interessanti in campo nazionale. Da dieci anni gestisce il Teatro Ringhiera rivitalizzando la zona sud di Milano con una grande attenzione al lavoro sul territorio.
Del tutto naturale quindi la collaborazione con Morenica, che analoga cura dedica al territorio che comprende Chiaverano e Ivrea e che si prepara a una rinnovata edizione nel 2018 ritessendo i fili con La Grande invasione a inizio giugno, con Ivreaestate e Chiaverano a giugno-luglio e con lo Zac nel periodo autunnale, contando anche sul sostegno della Compagnia di San Paolo e della struttura regionale Piemonte dal vivo.
Se poi vedrete in giro giovani e meno giovani andare in giro con la scritta (s)legati potrete riconoscere gli spettatori dello spettacolo di Cascinette: quasi tutti hanno comprato la maglietta venduta con molta simpatia dai due attori-alpinisti. Anche così si crea una comunità.

Francesco Curzio