Un nuovo servizio per le nuove povertà

L’Associazione Salute Art 32 nasce per garantire a tutti il diritto alla salute

Articolo 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Parte da questo fondamentale articolo della nostra Costituzione la nascita a Banchette della Associazione salute Art32, presentata pubblicamente alcuni giorni fa e pronta ad iniziare l’attività nei prossimi mesi.
A formare l’associazione, presieduta dal dott. Gaetano Cestonaro, sono una trentina di medici e operatori sanitari, di diverse specializzazioni, dall’ortopedico al neurologo, dal pediatra allo psicologo e all’oculista, che si propongono di dare la possibilità di curarsi anche a chi non riesce ad accedere al Servizio Sanitario e di fornire i farmaci almeno nei casi più urgenti.
Sono numerosi infatti gli allarmi lanciati a livello nazionale, ultimo il rapporto del CREA ( Consorzio per la Ricerca Economica applicata in sanità ) che segnalano come 1.600.000 persone abbandonano le cure per problemi economici e migliaia sicuramente sono sul nostro territorio. Il nuovo servizio curato dall’Associazione si rivolge quindi alle persone in difficoltà economica, che magari non sono classificate come “povere” ma sono comunque al di sotto della possibilità di curarsi e a quanti non possono o non vogliono appoggiarsi al Servizio sanitario nazionale, per mancanza di documenti o per paura di essere in qualche modo classificati.
In Italia operano già diversi gruppi di volontariato nel settore della salute e questo non è un solo un indicatore dello stato generale dell’economia ma piuttosto della crescita delle diseguaglianze anche in un paese industrializzato e progredito come l’Italia. Il Servizio sanitario articolato in Asl e Ospedali, pur essendo ancora una eccellenza in campo internazionale, sottoposto a continui tagli di budget e di personale e a un aumento della quota ticket pagato dai pazienti, non è più in grado di garantire a tutti quanto assicurato dalla Costituzione, cioè l’accessibilità alle prestazioni e alle cure.
A fare da intermediari e segnalatori delle persone in difficoltà saranno proprio gli Enti che hanno sollecitato l’apertura del nuovo servizio, il Consorzio INRETE, la Caritas, l’AUSER e prossimamente altre strutture mentre i locali sono stati messi a disposizione dal Comune di Banchette in via Samone 24, anche se ci si aspetta che altri Comuni diano il loro contributo. Un sostegno è già arrivato dalla Fondazione della Banca d’Alba e dal Comitato Collaborazione Medica di Torino. Per informazioni [email protected].

Francesco Curzio