Aspettiamo a giudicare

Aspettiamo a giudicare, vediamo cosa farà

Dopo la vittoria alle primarie del PD, molte e molti rimbalzano lo scetticismo e le critiche sulla messianica elezione a segretaria di Elly Schlein con il mantra “aspettiamo a giudicare, vediamo cosa farà”.
Dato che questo mantra è ormai un dogma che ha poco senso discutere, vorrei sollevare una riflessione su quello che dovrebbe essere il nostro criterio di futuro giudizio su “cosa farà” Elly Schlein, partendo proprio da cosa “ha fatto”.

Tralasciando il fatto che ridurre un progetto “politico” a puro leaderismo è una cosa culturalmente destrorsa e individualista (perciò di tradizione machista…: addio femminismo socialista!), ecco cosa “ha fatto” finora il progetto “Elly Schlein”: proferire credenze personali altisonanti e concretamente concorrere ad azioni opposte a queste credenze.

1- PACE. Il 29 agosto 2022, quando doveva ancora entrare in Parlamento: “Secondo me non è con le armi che risolveremo il conflitto”. Il 13 dicembre 2022, dopo essere stata eletta, vota per “le risoluzioni che consentivano al governo di prorogare l’invio delle armi fino alla fine del 2023. In quell’occasione Schlein ha votato contro le due risoluzioni del Movimento 5 stelle e di Alleanza Verdi-Sinistra che chiedevano al governo di sospendere la fornitura di armi all’Ucraina”. Infine, “Il 24 gennaio 2023 Schlein ha votato a favore anche della conversione in legge del decreto-legge che ha prorogato per tutto il 2023 l’invio di aiuti militari agli ucraini” (Pagella Politica).

2- AMBIENTE. Passando all’ambientalismo, abbiamo lo stesso schema. Il progetto politico di Coraggiosa di cui è stata leader, durante la campagna elettorale in Emilia-Romagna e alle elezioni amministrative per la città di Bologna, ha basato gran parte del suo discorso sull’ecologismo. Nei fatti? La coalizione civica coraggiosa di Bologna ha votato, Il 28 dicembre 2021, per approvare la delibera sulla conformità urbanistica del Passante di Bologna: tutto tranne che ambientalista.
Dal credo personale della Schlein, che si incontra nei suoi discorsi, scopriamo che lei è favore della riduzione del consumo di suolo. Eppure, dopo la vittoria della coalizione per Bonaccini e l’elezione di Schlein come vicepresidente della regione Emilia-Romagna, la situazione del consumo di suolo è la seguente: “Guardando ai numeri, spiega l’associazione [Legambiente], l’Emilia-Romagna è terza a livello nazionale sia per incremento di suolo consumato tra il 2020 e il 2021 (658 ettari) sia per il totale di suolo consumato l’anno scorso (oltre 200.000 ettari), dopo Lombardia e Veneto.” (Dire).

3- LAVORO. Si può dire ciò che si vuole sul tema lavoro, ma se si vuole fare l’interesse delle/i sfruttate/i non si può farlo attorno alle stesse persone (Franceschini, Orlando e tutti gli altri sostenitori del progetto Schlein) e nella stessa struttura (PDS, DS, e infine PD) che da 30 anni è letteralmente composta dalla classe (media e alta borghesia) che ha l’interesse materiale assoluto a perpetuare sfruttamento capitalista. Un individuo non cambia una struttura: è proprio la base di qualunque manuale di sociologia…
Tra l’altro se si ha a cuore i morti sul lavoro, è psico-affettivamente impossibile stringere le mani degli stessi che hanno sempre votato e agito per perpetuare il massacro di classe. Questo magari non sta scritto nei manuali di psicologia sociale, ma basta davvero ascoltare la propria coscienza per arrivarci…

Vi è un filo conduttore politico-antropologico nel progetto politico Schlein, cioè la disconnessione assoluta tra le parole e i fatti, tra il “credo” personale e l’agire concreto. Nelle parole di Mark Fisher (2017):

“L’ideologia capitalista in generale, continua Žižek, consiste precisamente nella sopravvalutazione del «credo» inteso come atteggiamento interiore soggettivo, a spese di quanto professiamo ed esibiamo coi nostri comportamenti esteriori. Fintantoché, nel profondo dei nostri cuori, continuiamo a credere che il capitalismo è malvagio, siamo liberi di continuare a partecipare agli stessi scambi propri del capitalismo.”

Forse ci si astiene da scetticismo e critiche sulla Schlein perché si è usato il criterio del “credo” piuttosto che dell’agire concreto nel valutare cosa abbia fatto finora. Mi auguro non si faccia lo stesso nel valutare “cosa farà” in futuro.

Federico Giovannini

FONTI:

Che cosa pensa Schlein sulle armi all’Ucraina
Articolo su Pagella Politica

Cresce ancora il cemento in Emilia-Romagna, Legambiente: stop al consumo di suolo non funziona
Articolo su Dire, Agenzia di stampa nazionale

Fisher, M. (2017), Realismo Capitalista, Nero.