Azami, un nome da libreria

Ivrea capitale delle librerie: l’ultima nata è Azami, in via Arduino

Metti un ex libraio (ma forse si è librai per sempre?) che coltiva il sogno di aprire una libreria indipendente. Aggiungi una italo cilena, un greco, due italiani…, una via storica del centro cittadino ultimamente in grande fermento e voilà. Ecco Azami, la libreria indipendente che ha da poco aperto i battenti in via Arduino a Ivrea, all’angolo con via Quattro Martiri (via Palma per i più, un altro bellissimo pezzetto del centro storico).


Il libraio di cui sopra è Sergio Gario, che molti ricorderanno in mezzo agli scaffali una libreria fa, a condividere e fare proprio il suo progetto Mariaines (Mané) Towsend (un tempo cliente di Sergio e ora compagna di viaggio), Andrea Trevisan, Andrea Zoncheddu e Ioannis Lykiardopoulus.
In controtendenza con il momento difficile in via Arduino sono più le attività che inaugurano le vetrine di quelle che le chiudono definitivamente: “In un’ottica di contaminazione e mescolanza – dice Sergio – questa libreria vuole essere un luogo aperto, una espressione del fare cultura da condividere con altre realtà“. La libreria non è grandissima, ci sono luce e molto spazio, un paio di tavolini, delle sedie. “Chi entra – continua Sergio – deve sentirsi libero di rimanerci tutto il tempo desiderato e allo stesso tempo, se lo desidera, di ‘parlar di libri’, scambiare pareri, ricevere consigli. Anche se, lo penso da sempre, sono i libri a trovarci”.
Circa la metà dei libri ospitati su tavoli e scaffali sono di case editrici indipendenti, una scelta che caratterizza fortemente Azami. Ma chi entra trova comunque le case editrici più familiari, insieme a una piccola, accurata selezione di testi di saggistica, fotografia, graphic novel, e libri di viaggio, senza dimenticare uno spazio per piccoli lettori.
Un lavoro non banale, quello della scelta di come e con cosa riempire gli scaffali, sicuramente più facile in una libreria di grandi dimensioni. Un’occasione in più per entrare da Azami a curiosare.
A proposito, Azami (in giapponese il nome del fiore del cardo) è il titolo di un romanzo di Aki Shimazaki. Come affermato in precedenza è il libro a trovarti o, in questo caso, a suggerirti il nome da dare alla realizzazione di un sogno.
Nei progetti della libreria presentazioni, corsi e un gruppo di lettura, perché “leggere comunque rende felici“. Quando, tutto questo? Un’anteprima, forse, i cinque ce la daranno il giorno della inaugurazione. Che però, contrariamente al solito, questa volta è a data da destinarsi.

Simonetta Valenti