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Pianoforte, violino e violoncello per inaugurare la nuova stagione de Gli accordi rivelati, con il Trio Chagall (Edoardo Grieco, violino; Francesco Massimino, violoncello; Lorenzo Nguyen, pianoforte) per il primo concerto della stagione 2023-2024
Il Trio Chagall si è distinto nel panorama musicale grazie alla vittoria del secondo premio (con primo
premio non assegnato) alla ventesima edizione del “Premio Trio di Trieste”, dove ha conquistato
anche tre premi speciali. Con soli vent’anni di età media il Trio Chagall è risultato inoltre il più giovane
ensemble da camera ad essere stato premiato nella storia della manifestazione. Nel giugno 2023,
dopo aver superato tre selezioni e essersi affermato alla finale alla Wigmore Hall di Londra, il Trio
Chagall è stato nominato Ycat Artist; tre mesi dopo ha vinto il primo premio al prestigioso “Schoenfeld
International String Competition” di Harbin, in Cina. In entrambi casi, si è trattato storicamente della
prima volta in cui questi riconoscimenti sono stati assegnati ad un ensemble italiano.
Questi sono solo gli ultimi di una serie successi che il Trio Chagall ha già ottenuto, tra i quali si
segnalano la vittoria nella categoria di musica da camera ad Amadeus Factory (2018) – il primo talent
dedicato ai giovani artisti dei Conservatori italiani – l’assegnazione del Premio “Giovanna Maniezzo”,
dalla Giuria dell’Accademia Musicale Chigiana, e la nomina di “Ensemble dell’anno 2020/2021” da Le
Dimore del Quartetto.
Nel giugno 2022 il Trio Chagall è stato inoltre scelto come ensemble in residenza per il Comitato Amur
per l’anno 2023/2024 e nel 2023 come Ensemble in residenza a Parigi per ProQuartet – Centre
Européen de musique de chambre.
Definito «Un trio giovanissimo ma già molto maturo nella ricerca di soluzioni interpretative raffinate»
(ARCHI magazine), il Trio Chagall è stato fondato nel 2013 da Edoardo Grieco (violino), Francesco
Massimino (violoncello) e Lorenzo Nguyen (pianoforte) presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Attualmente il Trio Chagall si è stabilito in Svizzera, dove perfeziona il repertorio presso la Hochschule
für Musik di Basilea, ed è Ensemble ECMA presso l’European Chamber Music Academy.
Dal 2020 il Trio è supportato dalla Fondazione De Sono.
Il Trio Chagall è impegnato in un’intensa attività concertistica che l’ha visto esibirsi in sedi prestigiose
quali Wigmore Hall di Londra, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro dal Verme e Sala Verdi di Milano,
Grand Theatre di Harbin, JACC Center, Teatro Verdi di Trieste, con concerti all’attivo in tutta Europa,
India, Kuwait, Cina e Giappone. Ha collaborato con artisti quali Bruno Giuranna, Giampaolo Pretto e
Luca Ranieri.
Edoardo Grieco suona un violino Carlo Antonio e Giovanni Testore costruito a Milano nel 1764 e
Francesco Massimino suona il violoncello “Oro del Reno ” costruito da Gaetano Sgarabotto nel 1948 a
Milano.
Il nome Chagall vuol essere un omaggio al celebre pittore, da sempre fonte di grande ispirazione per
il Trio e ammirato per i suoi legami con la musica e per la forza espressiva nell’uso del colore.
Per Gli Accordi Rivelati, il Trio Chagall ha in programma brandi di Dmitrij Dmitrievič
Šostakovič e Franz Joseph Haydn.
Il concerto di domenica 10 dicembre proporrà al suo pubblico la consueta formula de “Gli
accordi rivelati”: alle 19 la lezione introduttive del Maestro Antonio Valentino, che da
sempre rappresentano il vero valore aggiunto della rassegna, poi l’apericena nel foyer del
teatro e, alle 20.30, il concerto.
Il programma
♪ Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (1906-1975)
Trio n.1, op.8 (1923): Andante – Allegro – Moderato – Allegro
♪ Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Trio Hob. XV: 27 (1797): Allegro – Andante – Finale. Presto
♪ Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (1906-1975)
Trio n.2, op.67 (1944): Andante Moderato – Allegro con brio – Largo -Allegretto
Biglietteria
Biglietto singolo: 28 € intero, 18 € ridotto (fino ai 25 anni)
Abbonamento 5 concerti: 105 € intero, 75€ ridotto (fino 25 anni)
Biglietti ed abbonamenti sono comprensivi di guida all’ascolto, apericena e concerto.
Biglietti ed abbonamenti sono disponibili presso Il Contato del Canavese e la Galleria del Libro e la sera stessa del concerto presso il Teatro Giacosa
In presenza a Ivrea presso la Facoltà d’Infermieristica, Via Montenavale
oppure online su piattaforma Zoom (previa iscrizione)
e in diretta streaming su YouTube, canale ForumDemocratico
Incontro con Marinella Perroni
biblista e teologa, fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, già docente stabile di Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma.
In collaborazione con la Chiesa Valdese di Ivrea e l’Azione Cattolica di Ivrea
DONNE E TRADIZIONI CRISTIANE:SUPERATO IL PATRIARCATO?
Dalla fine del XIX secolo fino a oggi, diversi femminismi, hanno contribuito a portare alla luce la profonda disparità a cui numerose asimmetrie sia sociali che religiose hanno condannato le donne di tutte le società e culture. Non escluse quelle di tradizione cristiana. Poiché, però, lo sviluppo delle scienze sociali ha poi determinato una vera e propria “rivoluzione copernicana” delle convinzioni antropologiche e sociali, nessuna tradizione religiosa poteva restare estranea a questa lenta ma profonda e inesorabile trasformazione della visione dell’umano.
In particolare per quanto riguarda la tradizione cristiano-cattolica, l’accesso delle donne agli studi teologici e al ministero dell’insegnamento teologico ha comportato un decisivo ripensamento in chiave di genere delle fonti scritturistiche e, soprattutto, della loro lunga tradizione interpretativa patriarcale che tanto ha influenzato la vita delle chiese e continua a pesare ancora oggi su una recezione del testo biblico libera da pregiudizi e stereotipi che condannano le donne alla marginalità.
La rilettura attuale del messaggio originale cristiano ha comportato la recezione della problematica di genere elaborata dalle scienze sociali e la presa in carico della sua espressione specifica all’interno della tradizione cristiana a partire già dal I secolo, mettendo in luce continuità e discontinuità con l’atteggiamento e il messaggio di Gesù di Nazaret.
Quanto questa rilettura è diventata patrimonio interiore di tutti? Quanto è accettata? E oggi, che cosa sta succedendo all’interno del mondo cristiano e, in particolare, quello della società Occidentale?
L’evento potrà essere seguito in presenza presso il Polo Universitario Officina H (Via Monte Navale ad Ivrea) o da remoto su Zoom (previa iscrizioni cliccando sotto) o in diretta streaming sul canale YouTube del Forum.
ISCRIZIONI ZOOM
Il 12 dicembre alle 14.30 nell’Auditorium del Liceo Gramsci, si riparlerà di donne, patriarcato e giustizia nel Cristianesimo con gli studenti del progetto Spazio Comunitario, con Marinella Perroni e Erica Sfredda, predicatrice locale in funzione pastorale presso la Chiesa Valdese di Ivrea.
L’evento sarà aperto alle altre scuole e a chiunque vorrà intervenire.
La notte del Cervino di Enrico Camanni
La nuova edizione di “La notte del Cervino” di Enrico Camanni ci ha reso molto felici! Abbiamo invitato Enrico in libreria, che con piacere ha accettato di venire a raccontarcelo in una chiacchierata con il nostro Gianmario. Non vediamo l’ora di ascoltarli e vi aspettiamo in libreria martedì 12 alle ore 19!
E’ gradita la prenotazione rispondendo a questa email o chiamandoci al numero 0125641212.
ENOTECA VINO E DINTORNI, ANGELA FERRARI & CRISTIANA FERRARO
presentano
TI CONTO… TI CONTO?
Quarantanovesimo incontro
Alla ricerca del Genius loci
“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo, né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’Universo”.
Stendhal, da Rome, Naples et Florence
Per il secondo appuntamento sul Genius loci, facciamo tappa a Napoli, tra i vicoli del suo vivace centro storico, o lungo il suo celebre lungomare, affacciato sulle inarrivabili isole del suoGolfo, con il Vesuvio che incombe sullo sfondo.
Una città travolgente, segnata da miseria e nobiltà, da regni e dominazioni, che non vediamo l’ora di raccontare ed ascoltare.
Prenotazione obbligatoria per proporre la lettura entro giovedì 7 dicembre e per partecipare alla serata entro lunedì 11 dicembre presso l’enoteca Vino e Dintorni tel. 0125/641223, email: [email protected]
GRADITA , IN TEMPO UTILE, L’EVENTUALE DISDETTA
“Alla scoperta di Giuseppe Verdi”
Presentazione del libro “Verdi” di Paolo Gallarati (il Saggiatore 2022)
Con la partecipazione dell’autore
Ingresso libero
Paolo Gallarati, musicologo, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, ci conduce alla scoperta della vita e delle opere di Verdi, intrecciando per la prima volta l’una con le altre, indissolubilmente. La sua è una narrazione insieme biografica e critica, che segue l’evoluzione del compositore da giovane talento a grande maestro, alternando letture attente e avvincenti di ogni sua opera, ricostruendo il percorso profondamente innovativo di un genio che, nella ricerca stilistica e teatrale, ha rispecchiato, attraverso mezzo secolo, le trasformazioni de gusto e della cultura italiana ed europea.
Il prof. Paolo Gallarati, musicologo, ha compiuto gli studi universitari nella Facoltà di Lettere della Università di Torino, laureandosi nel 1973 sotto la guida di Massimo Mila con una tesi sui rapporti tra Gluck e Mozart pubblicata nel 1975. Ha svolto la sua carriera nell’Università di Torino, dapprima come assistente presso la Facoltà di Lettere, poi come professore associato nella Facoltà di Magistero e di Scienze della formazione, dove ha insegnato come professore ordinario di Storia della musica e Drammaturgia musicale dal 2000 al 2019, congedandosi con una Lectio Magistralis dedicata al “Valore formativo del melodramma”. I suoi studi, compresi nel periodo che va dal Seicento all’Ottocento, sono incentrati essenzialmente sui problemi della drammaturgia musicale affrontata sotto diversi punti di vista in libri e saggi pubblicati in Italia, Francia, Germania e Inghilterra, da una prospettiva analitica (saggi su Monteverdi, Gluck, Mozart, Salieri, Rossini, Weber, Verdi), ed estetico-musicale (su Ranieri de’ Calzabigi, Goldoni, Da Ponte, Giuseppe Carpani, ecc.). Il taglio metodologico adottato nei vari studi è di orientamento diverso, e va dall’analisi musicale, alla ricognizione di temi culturali affrontati da un punto di vista storico e semiotico. Una particolare attenzione Paolo Gallarati ha dedicato ai problemi teorici e pratici della messinscena dell’opera lirica. È stato membro del comitato direttivo della rivista «Il Saggiatore musicale» dalla sua fondazione nel 1994 sino al 2009. Dal 1972 esercita la critica musicale sulle colonne de «La Stampa» su cui ha pubblicato più di mille articoli (in parte raccolti nel volume Trent’anni all’opera) e, a partire dalla sua fondazione nel 1989, sulla rivista «Amadeus». Nel 1996 ha conseguito il secondo «Premio internazionale Massimo Mila per la saggistica musicale», nel 2003 gli è stato assegnato il «Premio Imola per la saggistica e la critica musicale» nel 2019 il «Premio Caruso» per interpreti e critici della musica. Fa parte del Comitato d’onore dell’edizione critica delle «Opere di Gioachino Rossini» edita da Bärenreiter (Kassel-Basel-London-New York-Praha), è membro della Commissione preposta all’Edizione Nazionale delle Commedie per musica di Domenico Cimarosa, è membro del comitato direttivo di «Studi Verdiani», organo dell’Istituto nazionale di Studi Verdiani è direttore del progetto «UTET Grandi Opere» dedicato ai grandi operisti italiani dell’Ottocento e comprendente 5 volumi, in corso di pubblicazione. Dal 2018 è socio corrispondente e dal 2022 nazionale dell’Accademia delle Scienze di Torino.
Ingresso libero
“Nero su Bianco” è la rassegna dedicata alle LEtterature MUSicali, ovvero a tutta quella produzione letteraria e saggistica legata al mondo della musica. I diversi appuntamenti – reading e presentazioni accompagnati da musica dal vivo – permetteranno di sperimentare come le emozioni, che spesso la musica suscita, possano essere tradotte in parole, e di comprendere come un’arte come la musica (che ha una sua grafia, una sua grammatica, un suo vocabolario) venga interpretata anche attraverso lo studio e la produzione di libri.
GLI OMINI ROSSI E BABBO NATALE
Liberamente ispirato agli Uomini rossi di Pef
Testo e Regia Monica Mattioli
Con Alice Bossi e Roberto Boer
Olga, una buffa e pasticciona aspirante cantante cercherà di narrare, tra azioni comiche e poetiche, com’è nata la leggenda di Babbo Natale. Su un piccolo tavolo palcoscenico si ricostruirà il paesaggio innevato dove si svolge la vita degli Omini rossi. Ma che relazione ci sarà tra Babbo Natale e i piccoli Omini rossi? Olga sarà in grado di ricostruire la storia di un paese dove tutto è gelo e neve, un paese di laghi, boschi, colline chiusi nella morsa del gelo invernale dove vivevano i piccoli, rossi e divertenti personaggi? Sarà in grado di ricostruire le incredibili origini di Babbo Natale? Speriamo! Lo scopriremo insieme in attesa del Natale… e di Babbo Natale.
Un divertente spettacolo sul Natale con oggetti, musiche coinvolgenti e gag comiche per un pubblico di famiglie e per scolastiche dai 3 anni.
Il Contato 0125 641161
STORIE DI NATALE
di Olivia Manescalchi
dai testi di Mark Twain, G. K. Chesterton, O. Henry, Hans Christian Andersen
con Barbara Mazzi
regia di Barbara Mazzi
musiche dal vivo Gabriele Marchese (violoncello)
produzione TPE – Fondazione Teatro Piemonte Europa
Una voce recitante e un violoncello ci immergeranno in magiche atmosfere natalizie, accompagnati dalle note di Johann Sebastian Bach, Pëtr Il’ič Čajkovskij Tchaikovsky, Camille Saint-Saëns e Johannes Brahms.
Una lettera scritta da Mark Twain a sua figlia, fingendosi Babbo Natale.
La risposta del New York Sun a una bambina di 8 anni che voleva avere conferma dell’esistenza di Babbo Natale (uno degli editoriali più riprodotto nella storia dei giornali anglosassoni).
Una ricerca della stessa verità in una bottega di giocattoli da parte di Charles Dickens, William Shakespeare, Alessandro Manzoni e Robin Hood nel divertente racconto di G. K. Chesterton.
Il desiderio di diventare Babbo Natale di un cercatore d’oro che alla fine troverà se stesso, nel racconto di O.Henry
Un classico di Hans Christian Andersen: la piccola fiammiferaia.
Un accenno alla ancora troppo poco conosciuta tregua di Natale del 1914 quando, durante la Prima Guerra Mondiale, tedeschi ed inglesi fecero tacere i loro fucili il 25 dicembre e improvvisarono una partita di pallone.
Forse non troveremo una risposta al grande quesito: Babbo Natale esiste? Ma di sicuro il Natale sì!
Come scrive James Matthew Barrie nel Peter Pan “Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu così che nacquero le fate.”
Questo il senso della rappresentazione: continuare a far sorridere e a credere nella meraviglia, in modo da far nascere ancora delle fate che portino luce nel mondo di adulti, ragazzi e bambini.
Perché solo chi sogna può volare!
Stagione Morenica NET
IL MARITO INVISIBILE
con Maria Amelia Monti e Marina Massironi
scritto e diretto da Edoardo Erba
scene Luigi Ferrigno, musiche Massimiliano Gagliardi, costumi Nunzia Russo,
luci Giuseppe d’Alterio, video Davide di Nardo e Leonardo Erba.
Il Marito Invisibile di Edoardo Erba è un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione. Le due protagoniste ci accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha… non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l’invisibilità.