Caro diario

CRONACHE ELEMENTARI

Quando avevo 10 anni e ancora non sapevo che avrei fatto la maestra ricevetti in regalo il mio primo diario segreto. Incredibile gioia! Quando lo rileggo, sorrido trovando i bigliettini appiccicati che scambiavo con le mie amiche, con quei sondaggi che sono rimasti inalterati nel tempo e che rivedo ancora oggi tra le mani dei miei alunni: Ti piace Marco? Fai una crocetta sul quadratino: SI / NO / UN PO’. Vuoi essere mia amica? SI / NO. Le novità più straordinarie confidate a quelle pagine erano la soppressione dalla programmazione RAI di SuperGulp – fumetti in TV a causa di una tribuna elettorale, la partita della Juventus contro il Bil-Bao ed il processo ai coloranti : i più pericolosi sono E330, E123, E102, scrivevo, ed io personalmente ho una fifa matta!

Il mio diario sarebbe molto diverso in questi giorni, ora che sono maestra… Caro Diario, mentre ti scrivo le regole sulle quarantene a scuola sono già cambiate e ancora stanno cambiando ed il senso di precarietà e incertezza che ci accompagna da tempo, se possibile, ci sembra ancora più forte.
Giorno 1: oggi Lu a non è venuto a scuola. La mamma mi ha chiamata e ha detto che ha febbre e raffreddore. Incrociamo le dita… non si può mai sapere se si tratti di semplice influenza o di Covid
Giorno 3: Luca è risultato positivo al tampone rapido. Faccio la segnalazione alla referente Covid. Oggi gli hanno fatto anche il molecolare. Aspettiamo il risultato.
Giorno 5, sabato: la mamma di Luca mi ha chiamata stasera, il molecolare ha dato esito positivo. Corro a casa, compilo e invio subito la nuova segnalazione. Vediamo che cosa ci diranno di fare. Aspettiamo.
Giorno 6, domenica: caro Diario, la nostra classe sarà in sospensione cautelare da domani. Tutti gli alunni e anche io. Ci chiameranno dall’ Asl per sottoporci ad un tampone rapido, ma non sappiamo quando. Intanto sento la mia collega e programmiamo la DAD per la settimana, poi mandiamo orario e materie ai genitori.
Giorno 7: primo giorno di DAD. Quanto staremo a casa? Quanto durerà la DAD? Quando ci chiameranno per fare il tampone? Non sappiamo cosa rispondere a bambini e genitori, che hanno bisogno, come noi, di capire e organizzarsi.
Giorno 8: secondo giorno di DAD.
Giorno 9: terzo giorno di DAD. Sono le 19. Una mail ci avvisa che domani nella tarda mattinata dovremo effettuare il tampone rapido. Chiamo subito la mia collega, bisogna ripianificare l’orario della DAD di domani, per permettere ai bambini di recarsi all’ hotspot e poi tornare a casa e pranzare prima del collegamento e occorre anche mandare ai genitori il nuovo orario.
Giorno 10: Tampone rapido day, Diario mio. Da una a due ore di coda per fare il test! Alcuni bambini non riescono comunque a collegarsi nel pomeriggio per la DAD. Un’alunna ci guarda e ci parla sorridente dal cellulare della mamma mentre è ancora in coda in auto. Oggi la lezione è fatta solo di parole e di emozioni da raccontare e condividere: i timori per il tampone, l’emozione di vedersi, la paura di risultare positivi.
Giorno 11: dal testing effettuato sono risultati altri due positivi. Compilo ed invio le segnalazioni. E gli altri? Che si fa ora? Potremo tornare a scuola domani o lunedì? Nessuno sa. Nessuno ci dice.
Giorno 12: ancora DAD. E poi alle 19.30 una telefonata: la classe ed io in quarantena, per tre giorni. Poi test molecolare per chi vuole e rientri scaglionati: subito, per chi ha un molecolare negativo; dopo altri quattro giorni, per chi non farà il molecolare.
Giorno 13, sabato: sono in quarantena. Ma non mi arriva la mail di convocazione per dopodomani per il molecolare, ricevuta invece dai miei alunni Nel tardo pomeriggio scrivo all’Asl chiedendo chiarimenti. Dopo 10 minuti una telefonata: c’è stato un errore, io non sono in quarantena, e non devo fare neppure il molecolare per il rientro a scuola! Un altro giorno rubatomi dal Covid, stavolta senza motivo.
Giorno 14: oggi molecolare, niente DAD, per dare modo a tutti di effettuarlo. Fino a tre ore di coda. Alcuni rinunciano, altri avevano già deciso di non farlo.
Giorno 15: DAD. Chiediamo ai genitori di farci sapere privatamente chi da domani potrà tornare a scuola in presenza. Quanti saranno? 20? 10? 3? E in quanti saranno collegati a distanza? I messaggi arrivano per tutta la giornata. Alcuni hanno l’esito del tampone solo in tarda serata. Tra alunni positivi, quelli con familiari positivi, i molti che non hanno fatto il molecolare, quelli che non vogliono rientrare per paura di contagiarsi due giorni prima delle vacanze…domani rientrerebbero in presenza in due. Ma non vogliono rientrare neppure loro se il farlo significa essere i soli.
Allora domani che facciamo? DAD per alcuni? E per chi? Non ha diritto alla DAD chi non rientra a scuola per scelta della famiglia. Ma perché? Non solo anche loro vittime del Covid? Coi problemi per le famiglie di organizzazione e gestione, coi tamponi fatti velocemente, con esiti arrivati la sera tardi, quando diventa ormai difficile organizzarsi per il giorno dopo, con la paura di un contagio a ridosso del Natale, in famiglie che il Covid l’hanno già vissuto e patito lo scorso anno…non sono anche loro vittime del Covid? E i due bimbi che volevano tornare, ma sarebbero stati da soli? Non avrebbero anche loro diritto alla DAD? Caro Diario, non siamo forse tutti noi, da due anni, vittime del Covid e di tutto quello che lo accompagna?

Betta Dolcemiele – Maestra