COndiVIDiamo: nasce il progetto del banco alimentare

Per aiutare le persone rimaste senza stipendio durante l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus ha preso vita l’iniziativa di raccolta alimentare da distribuire a coloro che ne hanno più bisogno: protagoniste CRI, Caritas d’Ivrea e tante associazioni del territorio

Croce Rossa eporediese, Consorzio In.Re.Te., Caritas d’Ivrea, ZAC, AIDO, Legambiente Dora Baltea, Radio Spazio Ivrea, AVIS, Bellavista Viva, Albo Associazioni d’Ivrea, Lucy Associazione e Ivrea Soccorso. Sono queste le realtà territoriali protagoniste del progetto di colletta alimentare “COndiVIDiamo” che ha preso vita in questi giorni e cominciato ufficialmente lunedì 6 aprile.
Un banco alimentare per rispondere in modo concreto alla situazione contingente, considerato che il numero di individui e famiglie che si stanno ritrovando in condizione di necessità aumenta ogni giorno di più.
Ad oggi, i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa sono: A&O di Bellavista, Carrefour di Via Circonvallazione, Carrefour di Burolo, Bennet di Pavone C.Se, Bennet di Ivrea, MD di Pavone C.se, Meliloto di Via Arduino, L’Ortolino di Via Arduino e Conad di C.so Vercelli.
Attraverso l’aiuto dei volontari delle varie associazioni sarà possibile raccogliere offerte alimentari che verranno successivamente depositate nei magazzini della Caritas grazie ai mezzi della Croce Rossa affinché il cibo raccolto possa essere organizzato e distribuito.
I Volontari del Soccorso di Ivrea hanno assicurato la presenza di molti ed esperti volontari, conosciuti in ambito sanitario, ma oggi disponibili anche in campo sociale.
Tutte le associazioni hanno assicurato la presenza di personale e un coordinatore CRI assicura i turni per tutti i giorni. E’ stata inoltre preparata una formazione veloce per uniformare l’operato di tutti i volontari.
Barbara Manucci, Presidente dell’Albo delle Associazioni socio assistenziali d’Ivrea e tra i promotori dell’iniziativa commenta così l’esito del primo giorno: «L’emergenza sanitaria e sociale ci sta mettendo alla prova ma, come per “magia”, molti di noi, tra cui molti giovani, reagiscono in modo positivo e si mettano al servizio degli altri. Sono positiva sul buon esito del progetto».

a cura di Andrea Bertolino