Consigli di lettura per le festività e il confinamento

Come ogni anno, in occasione delle festività natalizie i redattori e le redattrici di varieventuali offrono ai loro lettori e lettrici alcuni suggerimenti di lettura da “gustare” accanto al panettone, a maggior ragione come compagnia in questa fine di 2020 “solitaria”

Il sale della terra
di  Jeanine Cummins
Feltrinelli, 2020
Consigliato da Irene Serracchioli

Mentre mi documentavo per questo libro, tra le altre cose, ho dovuto imparare a eliminare la parola americano dal mio vocabolario. Negli altri Paesi dell’emisfero occidentale c’è una certa esasperazione per il fatto che gli Stati Uniti si sono impossessati di questo termine, quando in realtà il continente americano racchiude moltitudini di culture e popoli che si considerano americani, senza le connotazioni culturali che gli Stati Uniti hanno arbitrariamente attribuito a quell’aggettivo. Nelle mie conversazioni con persone di nazionalità messicana, ho sentito di rado il termine americano per descrivere un cittadino degli Stati Uniti: loro dicono estadounidense, statunitense, una parola che in inglese nemmeno esiste.
(Jeanine Cummins, postfazione)

Certe cose uno le sa.
Sa che a criminalità dei narcotrafficanti ha reso il Messico un Paese difficile, sa che a fare sul serio il mestiere di giornalista ad Acapulco, o in un’altra città messicana infestata dai cartelli della droga, si può morire.
Quando però i jardineros durante una festa [è la prima scena del libro, niente spoiler!] uccidono tutta la famiglia di Lydia, 16 persone, eccetto lei e il figlio Luca che sfuggono per un pelo ai criminali, inizia un incubo. Anche se uno lo sa, che quella è gente spietata.
Magari quello che uno non si aspetta è il viaggio pazzesco che segue, dal momento in cui Lydia decide di scappare verso gli USA – verso il muro di Tijuana* in apparenza impenetrabile – unendosi al flusso ininterrotto di migranti. Da lì si mette in cammino anche il lettore, ed è il cammino della letteratura: quello che, dentro la storia che pur conosceva, scava, e scava, e fa vivere altre vite.
Le vite di chi parte in cerca di lavoro e chi lo fa per sfuggire a una violenza inimmaginabile, di chi scappa da un violentatore e magari incontra la migra, la terribile polizia centroamericana che stupra, tortura, rapina, uccide; chi cerca di tornare negli USA dove viveva da 20 anni e ha lasciato la famiglia, perché in qualsiasi momento e senza motivi apparenti dal nordamerica si può essere espulsi, chi va non sa dove e non sa fino a quando, solo perché non ha niente.
Lungo il cammino, che poi è il romanzo, Lydia e Luca impareranno ad amare Soledad e Rebeca, e poi si arrampicheranno sulla Bestia, il treno che va al nord e dal quale molti migrantes cadono in corsa, e ne muoiono, soffriranno la fame e la sete, il caldo e il freddo. Soprattutto nel deserto: calore soffocante e poi gelo stordente, e nel deserto di Sonora morire è facile. E sempre con la paura, ché Lydia ha disobbedito e i jardineros sono ovunque.
Comunque finisca, questa storia di formazione (dei protagonisti e del lettore) non può finire, finché quella fila di migranti starà lì a scavare buche nelle nostre coscienze.

1. * Il risultato immediato della costruzione della barriera (iniziata a costruire nel 1990 durante la presidenza W. Bush, poi ulteriormente sviluppata nel 1994 durante la presidenza Clinton) è stato un numero sempre crescente di persone che hanno cercato di varcare illegalmente il confine attraverso il deserto di Sonora o il monte Baboquivari, in Arizona

Il richiamo del cuculo
di Robert Galbraith
Salani, 2013
Consigliato da Cadigia Perini

Ho conosciuto Cormoran Strike in salotto, io sul divano lui nello schermo TV protagonista della serie “Strike” della BBC. Mi è piaciuto subito il personaggio, l’ambiente londinese, la coprotagonista Robin, dolce e determinata. Non conoscevo l’autore del romanzo Robert Galbraith. Che sorpresa apprendere che il creatore di Cormoran Strike era una creatrice e niente meno che l’inventrice di Harry Potter. Strike-Potter due mondi affascinanti e completamente diversi, complimenti Mrs J. K. Rowling!
Dopo il racconto video, ho voluto leggere le parole, e come spesso accade superano la riduzione televisiva, pur notevole. Quindi consiglio di partire dall’inizio, dalla lettura de “Il richiamo del cuculo” e poi continuare con gli altri romanzi della serie.
La trama. Quando una top model, celebre e tormentata, precipita dal balcone del suo attico a Mayfair nessuno dubita che si tratti di un suicidio. L’unico a non crederci è suo fratello che decide di rivolgersi a Cormoran Strike per far luce sul caso. Strike è un reduce della guerra in Afghanistan, dove è stato ferito nel corpo e nello spirito, e la sua vita è nel caos. Il nuovo incarico gli dà un po’ di respiro, ma a caro prezzo: più si immerge nel mondo complesso e spietato della modella, più la vicenda diventa oscura e densa di pericoli… Un romanzo elegante e ad alta tensione, ambientato in una Londra ipnotica e ricca di seduzioni, dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell’East End.
«Un giallo perfetto, con lo stile dei romanzi inglesi di inizio Novecento, ma con una trama molto attuale.»

Il Vangelo dei bugiardi
di  Naomi Alderman
ed. Nottetempo, 2012
Consigliato da Lisa Gino

Anche quest’anno, soprattutto quest’anno, i consigli di lettura sono un gran bel regalo. Ecco il mio.
Naomi Alderman, londinese, scrittrice, giornalista, insegnante, creatrice di app e videogiochi, figlia di un rabbino (dato importante) pubblica Il vangelo dei bugiardi già nel 2012 (in Italia), ma solo alla seconda edizione, nel 2019 (Nottetempo), questo romanzo vede il successo che merita e rivela la sua incredibile attualità, pur raccontando la storia delle storie, quella che tutti crediamo ormai di conoscere a memoria: la storia di Gesù di Nazareth. Ma questo Vangelo, narrato a quattro voci, narra di un ebreo di nome Yehoshua di Nazareth, profeta e guaritore, che attraversa i territori di Israele schiacciati dall’occupazione romana. Attraverso le parole di chi l’ha conosciuto, ma il cui punto di vista è assente nel resoconto degli evangelisti – la madre abbandonata che lo ha messo al mondo, il discepolo che lo ha tradito, il sommo sacerdote che lo ha accusato di blasfemia e il ribelle che si salva al suo posto – viene ricostruita la sua vita. Ne risulta il ritratto di un figlio ostinato e silenzioso in cerca di un padre nel regno dei cieli, un amico vanesio che si lascia blandire dalla gloria, un folle che porta disturbo alla quiete del sacro Tempio e un alleato da conquistare alla lotta contro l’oppressore. Il focus del romanzo è però l’occupazione romana e la disperata lotta della popolazione locale per sopravvivere ad una implacabile volontà di sottomissione politica e culturale. Su questo sfondo storico, impeccabilmente tessuto da Alderman, la figura di Gesù (Yehoshua) fa da specchio a chiunque si trovi ad interagire con essa e diventa uno snodo tra la forza occupante e quella occupata: il nemico ideale per tutti. Non è il Gesù che fa i miracoli o che cammina sulle acque, non ci viene raccontato il mito, ci viene data la possibilità di capire come sia potuto nascere quel mito, come possa nascere qualsiasi mito, laddove molte forze entrano in campo, a seconda del punto di vista da cui si osserva. È questa la vera forza del romanzo di Alderman: usare gli strumenti della letteratura per dare voce ai personaggi e lasciare che essi ci parlino così come avrebbero potuto farlo se li avessimo davvero incontrati in quelle precise circostanze storiche. Non ci viene raccontata Santa Maria, ma una madre ebrea il cui primogenito non solo tradisce le sue aspettative di madre ma anche quelle di donna, mettendola in cattiva luce all’interno della comunità di cui è parte. Un profilo meraviglioso, commovente e profondamente credibile (persino per chi ha fede). Un Giuda strepitoso, uomo in cerca di sé stesso e del senso del proprio credere. Un personaggio che si ama e si odia allo stesso tempo: un’anima in pena, si potrebbe sintetizzare. Caifa, perfetta sintesi della difficile arte di conservare il potere senza tradire troppo il proprio ruolo e ciò che rappresenta. Barabba, splendida figura di rivoluzionario, portatore universale di un’idea di rivoluzione che la storia ci ha più volte insegnato non funzioni. Gesù, uno nessuno e centomila, è colui che lo si crede e per sé stesso nessuno (Pirandello calza a pennello). Intatto il messaggio che ancora oggi molti dicono di voler seguire, ma che non si riesce a mettere in pratica: “ama il nemico tuo come te stesso”. Con un’opera letteraria degna dei migliori riconoscimenti, Alderman ci consegna il valore di quel messaggio, salvo dai sentieri scoscesi del dogma o dai rigori della sua confutazione. Ci mette tra le mani una materia delicata in tutta la sua complessità e ci riporta, allo stesso tempo, al centro della questione, che non è il credere o il non credere, ma la proposta rivoluzionaria di un cambio di mentalità necessario oggi come allora. Perché di questi tempi ci serve ricominciare a pensare, a farci domande, anche quando le risposte possono non esserci e le soluzioni richiedono uno sforzo che va oltre le rotte abituali del nostro limitato orizzonte.
A corredo del libro, consiglio anche il film, uscito nel 2001, The Body, con Antonio Banderas e Olivia Williams, regia di Richard Sapir. Un gesuita, viene inviato dal Vaticano in Israele per indagare sul misterioso ritrovamento in un sito archeologico di Gerusalemme: i resti di Gesù Cristo, il quale, se la notizia venisse confermata, non sarebbe mai risorto. Lo potete trovare su you tube in lingua originale o acquistarlo per pochi euro in dvd.

La trilogia Adamsberg
di Fred Vargas
Einaudi, 2015
Consigliato da Francesco Curzio

Non si sono mai visti tanti gialli e polizieschi come da un po’ di tempo a questa parte. Sugli espositori delle librerie, nei programmi televisivi, in infinite serie tv, naturalmente nei film. Anche gli italiani non scherzano affatto, oltre i big Montalbano e Schiavone, una schiera di altri commissari animano i cataloghi delle case editrici, Sellerio in testa.
Per fortuna la realtà è molto meno ricca di omicidi efferati o seriali, fantasiosi e diabolici, anche se il recente caso delle quattro valigie piene di resti umani recentemente ritrovate in Toscana sarebbe degno di una indagine da romanzare.
Dopo aver seguito le inchieste di vari commissari, con lo sfondo di Milano o della Maremma, Aosta o Atene, ho trovato in quelle di Ademsberg nel 13° arrondissement di Parigi un perfetto connubio tra ingegnosità dell’intreccio e brillante scrittura, insieme ironica e precisa.
L’autrice, con lo pseudonimo Fred Vargas, divide il suo impegno con quello di ricercatrice di archeozoologia presso il Cnr francese e dal 1991 ha pubblicato in Italia già 10 romanzi animati da Adembsberg e la sua squadra, dal primo L’uomo dei cerchi azzurri al Il morso della reclusa del 2017, tutti con Einaudi.
Ci sono certo assassini psichicamente perversi, ma mai violenze gratuite, con rimandi a leggende lontane, vampiri, lupi, peste, non per strizzare l’occhio al fantasy o al gotico ma per ricordarci che da quei miti atavici, quelle credenze e quelle culture anche oscure anche il nostro subconscio è nutrito, magari inconsapevolmente. Romanzi sempre ricchi di ambientazioni e rimandi storici molto accurati, con dialoghi vivissimi e personaggi scolpiti con grande abilità.
Per cominciare dall’inizio: La trilogia Adamsberg, con i primi tre romanzi.

“La fine è il mio principio” Redux
di Tiziano Terzani, riduzione di Folco Terzani
e-book, edizione gratuita 2020
Consigliato da Cadigia Perini

«Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali» disse Tiziano Terzani. Un appello che il figlio Folco rilancia con un’operazione senza precedenti, la distribuzione gratuita de La fine è il mio inizio. Una versione ridotta del libro destinata in particolare ai giovani.
Disponibile in MOBI, EPUB e PDF sul sito www.tizianoterzani.com

REDUX è il nostro contributo al momento storico che stiamo vivendo: contiene le parole più utili e preziose che ci sono capitate fra le mani. Un invito alla riflessione per tutti noi, ora impauriti e confinati, ma sicuramente più ricettivi che mai sulle grandi questioni che stiamo vivendo. Questo ebook è il nostro dono per le Feste e nasce perché chiunque possa, a sua volta, condividerlo liberamente (Folco Terzani)