Coronavirus e migranti: prolungata la scadenza dei permessi di soggiorno

Per effetto della Circolare del Ministero degli Interni 400/C/II/Div tutti i permessi di soggiorno scaduti lo scorso 31 dicembre e in scadenza entro il 15 aprile si intendono validi fino al 15 giugno prossimo

I titolari potranno presentare domanda di rinnovo da tale data.
Il sito Ilgrandecolibri.com presenta i pericoli della pandemia in atto e i comportamenti raccomandati in diverse lingue.
L’Osservatorio Migranti di Ivrea segnala inoltre un appello, a cui aderisce, per una sanatoria che consenta alle persone migranti di ottenere un titolo di soggiorno che consenta loro di curarsi a pieno titolo.
Il migrante irregolare non è ovviamente iscritto al Sistema Sanitario Nazionale e di conseguenza non ha un medico di base e ha diritto soltanto alle prestazioni sanitarie urgenti. Il migrante sprovvisto del permesso di soggiorno, nei casi di malattia lieve (qualche linea di febbre, un po’ di tosse) non si rivolge alle strutture sanitarie, mentre nei casi più gravi non ha alternativa al presentarsi al pronto soccorso, il che contrasterebbe con tutti i protocolli adottati per contenere la diffusione del virus.
Il sans papier ha timore di presentarsi in un ospedale, perché potrebbe incappare in un controllo che lo condurrebbe all’espulsione o alla reclusione in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio.
Il “clandestino” è costretto a soluzioni abitative di fortuna, in ambienti spesso degradati e insalubri, condivisi con altre persone.
Insomma la sicurezza (salute) nostra non è separabile dalla sicurezza (salute) altrui.

Osservatorio Migranti