“DESTINAZIONE FUTURO”: dalle pratiche locali di inclusione uno spettacolo, al teatro Giacosa giovedì 19 dicembre

“Cantami, o Musa, le differenze tra noi”: teatro e musica a conclusione dei laboratori con cittadine/i migranti e italiane/i residenti in Canavese. Inizio alle ore 20.30, ingresso libero.

Arriva all’ultimo momento la comunicazione pubblica di questo spettacolo, ma non è una scelta degli organizzatori né si tratta di un’occasione capitata improvvisamente. Era infatti stata avanzata un mese fa, con tutti i crismi, la richiesta di utilizzo del teatro cittadino per la rappresentazione dello spettacolo, ma la possibilità di comunicazione pubblica è stata possibile solo sabato scorso [14 dicembre].
Come informa in una lettera aperta l’associazione Biloura, infatti, solo tra venerdì e sabato, grazie a “uno sforzo straordinario in extremis, nei giorni 13 e 14 dicembre, da parte del Sindaco di Ivrea e del Direttore del Contato del Canavese”, lo spettacolo ha avuto il via libera per “approdare sul palco del Teatro Giacosa”.
L’associazione Biloura scrive che “non ci è dato sapere con ufficialità quali titubanze avesse la Giunta nel concedere o negare tempestivamente l’utilizzo del teatro”, ma non è difficile immaginare che il senso di inclusione che lo spettacolo immediatamente comunica (già solo per le modalità con le quali nasce) possa risultare sgradito a qualche esponente della Giunta e della maggioranza comunale. Ed è certamente casuale, ma colpisce che il via libera all’utilizzo del teatro arrivi proprio nel giorno in cui piazza di città di Ivrea si riempie di “sardine”, il cui tratto comune (forse l’unico, secondo alcuni) è il rifiuto delle politiche di esclusione e di odio.

Rifiuto che è nei fatti ed è l’origine stessa di “DESTINAZIONE FUTURO”, presentata, nel comunicato stampa di Biloura, coop Mary Poppins e ACMOS, come “una serata in cui il teatro e la musica incontrano i temi dell’accoglienza e dell’integrazione tra cittadine/i che convivono nel medesimo territorio avendo radici culturali eterogenee. Una serata che mette al centro le arti performative in quanto contributi positivi ai cambiamenti sociali, occasioni di incontro e condivisione, di conoscenza reciproca e di umanità. Ma anche una serata che mette al centro le/i nuove/i cittadine/i: persone che sono da poco arrivate in Italia e che cominciano a conoscerne la cultura, sono loro le/i protagoniste/i che il 19 dicembre si racconteranno sul palco del Teatro Giacosa, dove verrà presentata la performance finale dei percorsi di espressione creativa avviati a Ivrea da Cooperativa Mary Poppins”.
Percorsi avviati nel settembre scorso: uno teatrale con l’associazione Biloura e un altro di musico-terapia condotto dall’associazione ACMOS, svolti in collaborazione con lo ZAC! e la Comunità Valdese di Ivrea che hanno messo a disposizione i locali per i laboratori.

A seguire anche Collettivo Biloura interverrà con un breve concert-spettacolo interculturale dal titolo NO PANIKAS, che vedrà in scena le performer Vita Malahova (Lettonia), Aude Lorrillard (Francia), Silvia Ribero (Italia) ed Angie Rottensteiner (Austria).

Una serata che si presenta gradevole e molto interessante, un’occasione per verificare l’efficacia delle pratiche di inclusione sociale e per sostenerle. E anche un modo per esprimere fisicamente, dopo la piazza di sabato scorso, il rifiuto di quelle politiche di esclusione che oggi trovano interpreti anche nell’amministrazione comunale eporediese.

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