Di ritorno da Roma

Digiuni

La notte del ritorno da Roma, ancora sotto gli effetti dell’adrenalina di San Giovanni, e dei conflitti irrisolti fra le nostre articolazioni e gli schienali del pullman, ci siamo fermati per motivi igienici all’area di servizio Cantagallo, sull’autostrada dalle parti di Bologna. Il compagno Roberto, che ringrazio, mi ha ricordato che proprio qui nel giugno del 1973 “un barista compagno” si accorse della presenza di Giorgio  Almirante e del suo seguito. Sparsa la voce fra gli addetti all’autogrill, che all’epoca si chiamava Motta, tutti si rifiutarono di servirlo, e se ne dovette andare. Quel posto è ad una quindicina di chilometri da
Marzabotto, troppo vicino per luogo e per tempo per dimenticare quella strage nazi-fascista. Il gruppo Canzoniere delle Lame scrisse in seguito una canzone su questo episodio, dal titolo (vagamente?) ironico “All’armi … siam digiuni!”.
La stanchezza mi ha aiutato a non fare confronti con l’attualità.

 

 

 

 

 

Prova a…
Non chiederci
perché ci siamo sobbarcati
due notti in pullman,
ma prova a interrogarti
per quanto tempo ancora delegherai
una tua risposta alla guerra.
Non dirci
che gli idealisti non servono a niente,
riferendoci a noi,
ma prova a risponderti
se davvero tu
ti senta più realista ed utile di noi.
Non credere
che noi siamo degli inguaribili ottimisti,
come se fosse una malattia,
ma prova a pensare
che se ci sforziamo di reagire
è proprio perché siamo pessimisti sul presente.
Non deriderci
per le innumerevoli volte in cui
abbiamo manifestato senza successo,
ma prova a riflettere, davanti allo specchio,
se ti diciamo
che l’ abbiamo fatto anche anche per te.
Scopriresti che hai perso insieme a noi.

Luciano
Di ritorno da Roma, 5/6 novembre 2022