Dirittura d’arrivo

Sembra sempre più probabile la realizzazione della circonvallazione di Borgofranco attraverso Montebuono. Questa settimana potrebbe essere l’ultima occasione per sollevare dubbi e critiche al protocollo d’intesa con R.F.I.

Era il 2 dicembre quando i presidenti di quattro associazioni di cittadini avevano espresso la richiesta formale all’amministrazione di Borgofranco di indire un incontro pubblico per affrontare il tema della soppressione dei passaggi a livello. Sono stati necessari 2 mesi d’attesa, ma infine la data è stata fissata. Si terrà giovedì 16 febbraio, alle ore 20.30 presso il Salone Choc e la serata, spiega il sindaco Livio Tola, «avrà lo scopo di informare i cittadini, ripercorrendo brevemente le tappe che hanno portato all’attuale protocollo d’Intesa».
Un momento informativo, di divulgazione e di presentazione di un progetto che, di primo acchito, sembrerebbe essere ormai definitivo.
Il protocollo era stato presentato nell’autunno del 2016 e senza perdere troppo tempo i comuni di Settimo Vittone, Quassolo, Tavagnasco e Quincinetto lo avevano rapidamente firmato. L’intesa era semplice: R.F.I. avrebbe voluto chiudere tutti i passaggi a livello dei comuni firmatari e per farlo si sarebbe impegnata a mettere a disposizione una somma indicativa di 26 milioni di euro. Prim’ancor di vedere un centesimo le amministrazioni comunali avevano dato il proprio assenso. L’unico comune che aveva scelto di ragionare un po’ più a lungo sulla situazione fu Borgofranco, non solo perché detentore di 8 passaggi a livello, ma anche perché il protocollo avrebbe modificato la viabilità della Strada Statale 26. La combinazione dei due elementi avrebbe poi reso quasi “naturale” la realizzazione della circonvallazione attraverso Montebuono, un’idea formulata in passato, ma mai realizzata.
Sino ad oggi.
Il sindaco lo ammette chiaramente: «abbiamo cercato di suggerire ad R.F.I. di non chiudere tutti i passaggi a livello, ma di lasciarne aperto qualcuno. Le nostre richieste non sono state accolte e quindi si realizzeranno due cavalcavia: uno a nord e uno a sud di Borgofranco che in futuro saranno uniti per realizzare la circonvallazione. Ciò comporterà un consumo di suolo, ma creerà un miglioramento della vita dei cittadini».
I giochi sembrano ormai fatti. Nemmeno la contro-proposta dell’Osservatorio del Paesaggio AMI sembra aver fatto breccia nelle intenzioni della giunta di Borgofranco. Il contro-progetto era stato presentato a gennaio e suggeriva un punto di vista differente. L’idea era la seguente: Montebuono andrà comunque bucato, ma invece che farci passare una strada perché non farci passare la ferrovia? Il foro da realizzare sarebbe stato più piccolo e quindi il consumo di suolo sarebbe stato inferiore. Inoltre, spostare la ferrovia avrebbe permesso di unificare il paese: ora come ora il cimitero è separato dal centro, Baio Dora e la frazione Campagnola risultano anch’esse dalla parte opposta dei binari. Per la prima volta Borgofranco sarebbe tornata ad essere un paese unico e tutta la zona attualmente occupata dalla ferrovia avrebbe potuto subire un processo di riqualificazione. Diego Corradin, presidente dell’Osservatorio, ci tiene a sottolineare questo punto: «perchè nell’attuale protocollo non si parla mai di compensazione territoriale? La legge regionale 56, articolo 8 bis, comma 9 è molto chiara: laddove esiste un consumo di suolo deve seguire una perequazione del territorio. La proposta dell’Osservatorio verrebbe incontro sia alla soppressione dei passaggi a livello sia al bisogno di compensazione».
In tutto ciò anche la stazione avrebbe dovuto cercare una nuova sistemazione e su questo punto il sindaco non si è trovato d’accordo: «Non intendiamo spostare la stazione, anzi, in futuro vorremmo cercare di potenziarla e migliorarla».
La serata di giovedì sembra essere l’ultimo momento nel quale qualcosa può ancora essere rimesso in discussione. Tutto dipenderà dal modo in cui reagiranno i cittadini di fronte a questa radicale trasformazione della viabilità a Borgofranco. In caso di assenso la circonvallazione verrà, con ogni probabilità, realizzata; se invece la cittadinanza dovesse scagliarsi contro quest’idea allora il Consiglio Comunale potrebbe decidere di muoversi diversamente.

Andrea Bertolino