Ero straniero – L’umanità che fa bene

Ancora pochi giorni per firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per superare la Bossi-Fini e cambiare le politiche sull’immigrazione puntando su inclusione e lavoro.

Si può firmare fino al 30 settembre presso questi Comuni (meglio in quello di residenza):
Ivrea (URP presso Anagrafe dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e il giovedì anche dalle 14:00 alle 16:00), Albiano, Alice Castello, Azeglio, Banchette, Bollengo, Borgofranco, Burolo, Caluso, Caravino, Cascinette, Chiaverano, Colleretto G., Cossano, Fiorano, Loranzè, Montalto Dora, Palazzo Canavese, Parella, Pavone, Piverone, Quagliuzzo, Romano, Salerano, Samone, Strambino, Strambinello, Verolengo.

La proposta

Superare la legge Bossi-Fini attraverso:
  • meccanismi diversificati di ingresso per lavoro, a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione attraverso attività d’intermediazione pubbliche e private tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri e dalla reintroduzione del sistema dello sponsor.
  • forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari – anche nel caso di richiedenti asilo diniegati – qualora sia dimostrabile l’esistenza in Italia di un’attività lavorativa o di formazione, di legami familiari, sul modello spagnolo del “radicamento”.
Riformare il sistema di accoglienza:
  • adottando unicamente il modello Sprar;
  • migliorando la qualità dei servizi attraverso meccanismi di monitoraggio efficaci;
  • investendo sul lavoro, valorizzando le forze produttive del territorio e mettendo i centri per l’impiego nelle condizioni di erogare con efficacia servizi di formazione e avviamento lavorativo attraverso appositi sportelli per l’integrazione da finanziare, a livello nazionale e regionale, ricorrendo ai fondi europei.
Introdurre canali legali e sicuri d’arrivo in Europa:
  • implementando i programmi di reinsediamento e favorendo la creazione di corridoi umanitari
  • garantendo mobilità interna a quanti giungono nel territorio europeo e chiedono protezione: lo Stato membro competente va determinato tenendo conto innanzitutto delle esigenze familiari o umanitarie del richiedente asilo garantendo il rispetto del principio dell’unità familiare e delle clausole umanitarie del regolamento di Dublino.

Per maggiori informazioni vai al sito www.radicali.it