Cortile del Museo Piazza Ottinetti – Ivrea
PORCO ROSSO
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso.
Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell’anime giapponese, è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki. E spunta anche il
lato più politico e libertario del regista, incarnato nell’anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge,
solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Su tutte quella fascista del regime che avanza, infestando la (sua) bella Italia (“meglio porco che fascista” è una delle frasi-cardine del film) e fagocitandone le diversità.
In caso di maltempo: presso Oratorio San Giuseppe