Quando:
9 Luglio 2023 giorno intero
2023-07-09T00:00:00+02:00
2023-07-10T00:00:00+02:00
Dove:
alpeggio Musrai
Alpette

Mondadori Bookstore Ivrea, La Neve dell’Ammiraglio

Un’intera giornata nella natura, immersi in uno scenario mozzafiato, fra parole, cibo, libri, teatro e canti

INGRESSO LIBERO
l’alpeggio é ideale per i bambini e tutti gli animali sono benvenuti

IL PROGRAMMA

Ore 11.00 JACOPO TEALDI: U.MANI.TA’ – IL CABARET FATTO A MANO
Jacopo Tealdi: classe 1986, è attore, mimo, autore, regista e ricercatore. Si occupa di comunicazione, engaging, ed è coach e consulente creativo per aziende e artisti. Dopo studi classici, si diploma presso l’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice nel 2012. La ricerca U.MANI.TÀ è il suo progetto artistico principale, unico nel suo genere, nel quale confluisce lo studio del movimento delle mani a tutto tondo: dalle maschere della commedia dell’arte al finger tutting, dai mudra indiani e tibetani alla vogue dance, dalle sequenze segrete dei samurai alla lingua dei segni.
Lo spettacolo “U.MANI.TA’ è un cabaret comico poetico di teatro di figura, mimo e teatro di narrazione, letteralmente “fatto a mano”. Un tavolino diventa palcoscenico, e le semplici mani nude diventano attori: una forma inedita, minimale e originale di portare in scena uno spettacolo di varietà.

Ore 12.00 MARIA PIA ZULIAN: I RACCONTI EDUCATIVI DEL BOMBO “BIMBO”
(Ed. Atene del Canavese)
Nove brevi racconti per trasmettere messaggi educativi quali la comprensione e il rispetto per gli altri e delle loro diversità intese come valore aggiunto, il rispetto dell’ambiente, la prevenzione delle malattie, l’importanza dell’istruzione e della ricerca scientifica.
Tutti i proventi del libro sono interamente devoluti all’Associazione “Donna oggi e domani”

ORE 13.00
PRANZO
22.00 EURO (tutto incluso)
prenotazione richiesta al 347 77 23 347 (Dario)

Ore 14.30 ENRICO CAMANNI: SE NON DOVESSI TORNARE – LA VITA BRUCIATA DI GARY HEMMING, ALPINISTA FRAGILE (Ed. Mondadori)
in dialogo con Davide Gamba
È il 1966, e l’estate pare essersi dimenticata delle Alpi, lasciando al suo posto piogge e temporali che inchiodano escursionisti e amanti delle cime negli alberghi e nei campeggi. L’arrampicatore californiano Gary Hemming – idealista, sfrontato e carismatico – guarda il Monte Bianco e freme: è venuto in Europa sull’onda dell’insaziabile fame di vita che da sempre lo incendia, e invece si ritrova un tetto di nuvole sopra la testa. La routine si spezza all’improvviso a metà agosto, quando i giornali danno notizia che due scalatori sono rimasti bloccati sul Petit Dru, la parete più dura del Monte Bianco. Hemming intuisce che i soccorsi rischiano di non raggiungere in tempo i dispersi, e con altri cinque pirati delle rocce decide di salvarli seguendo una via diretta. Sembra una follia, un fallimento annunciato che servirà soltanto a mettere in pericolo altre persone, ma Hemming è cresciuto con un imperativo categorico: aiutare sempre, anche a costo della propria vita, perché la prossima volta “potresti esserci tu lassù, ad aver bisogno che qualcuno venga a soccorrerti”. Quei giorni si riveleranno davvero fatali per Gary, ma in un modo che né lui né i suoi amici o i suoi amori possono immaginare. Enrico Camanni, alpinista e profondo conoscitore della montagna e dello spirito che la anima, racconta con stile elettrico, appassionato e struggente gli ultimi anni dell’iconico scalatore, maudit ispirato e irrequieto, figura imprescindibile nella storia dell’arrampicata moderna ma anche e soprattutto zeitgeist dell’incendio del ’68, amico fragile capace di incarnare una filosofia ecologica della scalata, rivoluzionaria e ancora attualissima.

ENRICO CAMANNI è nato a Torino nel 1957. Scrittore, giornalista e alpinista, divide la passione per la montagna con quella per la scrittura. Ha diretto alcuni giornali e scritto oltre 60 libri. Collabora con “La Stampa” in cronaca e cultura. Nella storica collana del Giallo Mondadori ha pubblicato Una coperta di neve (2020) e La discesa infinita (2021). Racconta di uomini e montagne nel suo podcast Storie in bilico.

Ore 15.30 MARCO ALBINO FERRARI: ASSALTO ALLE ALPI (Ed Einaudi)
in dialogo con Davide Gamba
Nel nostro prossimo futuro pende una minaccia sulle Alpi, se si continuerà ad attingere a vecchi stereotipi idealizzanti che riducono la montagna a luogo salvifico di pura “bellezza”, o a parco divertimenti per il turista in fuga dalle città. Come immaginare il loro futuro prossimo? Da qualche decennio a questa parte la montagna è in continua evoluzione. Con il boom economico, i giovani alpigiani avevano creduto in una vita migliore in pianura, in fabbrica. Scendere aveva significato ripudiare l’antica «società della fatica» andando incontro al posto garantito. Così sulle Alpi, con la progressiva assenza umana, ha trionfato un inesorabile processo di rinaturalizzazione. Intere vallate, interi villaggi sono stati abbandonati. Si registra il raddoppio di superficie boscata dal dopoguerra, sono ritornati i grandi carnivori e, in massa, gli animali selvatici. E oggi? Il pericolo reale è che tutto rimanga come adesso, che si continui a immaginare lo stesso sviluppo turistico con nuovi impianti di sci, dimentichi del riscaldamento climatico. Che si continui a cementificare, costruire impianti di risalita, progettare grandi opere inutili e grandi eventi consumatori di suolo.

MARCO ALBINO FERRARI è una delle voci piú autorevoli della cultura di montagna. Attualmente è direttore editoriale e responsabile del settore Cultura del Club alpino italiano. Negli anni Novanta ha diretto la rivista «Alp». Nel 2002 ha ideato «Meridiani Montagne», che ha diretto per anni. Ha collaborato con «La Stampa» e altre testate. Come autore ha esordito nel 1996 con Frêney 1961, piú volte ripubblicato (oggi da Ponte alle Grazie). Mia sconosciuta è il suo ultimo libro (Premio Itas, Ponte alle Grazie 2020). Ha curato mostre, allestimenti museali e collane di libri. Gira l’Italia con alcuni monologhi teatrali. Con Einaudi ha pubblicato In viaggio sulle Alpi (2009) e Assalto alle Alpi (2023), e curato l’antologia Racconti di pareti e scalatori (2011).

Ore 16.30 CORO BAJOLESE
Anche (ma certamente non solo) in occasione dell’uscita di 1966-2018 I CANTI OPERA OMNIA, un libro sontuoso, in tiratura limitata, che ripercorre oltre 50 anni di attività, noi li abbiamo invitati a cantare, per chiudere in allegria quella che auspichiamo essere una indimenticabile giornata.
Diretto da Amerigo Vigliermo, è sorto nel 1966 a Bajo Dora e da allora si dedica alla ricerca e raccolta della tradizione orale di quest’area geografica e storica a nord di Torino. Il coro è stato fondatore nel 1975 del Centro Etnologico Canavesano ed oggi, grazie ad una lunga e sistematica ricerca sul campo, ha in repertorio innumerevoli canti appresi direttamente dalla gente: migliaia di testimonianze con il principale obiettivo di far prendere coscienza alla propria comunità dell’identità culturale che la contraddistingue, valore assolutamente unico e importante. Sempre nel profondo rispetto della tradizione è rilevante anche l’attività di divulgazione tramite pubblicazioni e partecipazioni radiotelevisive, oltre alle molte serate in cui il Coro ricrea immancabilmente una strepitosa atmosfera di festa.

TUTTI I LIBRI DEGLI OSPITI saranno presenti all’alpeggio per il firmacopie

COME ARRIVARE AI MUSRAI
Raggiungere il comune di Cuorgné, dal quale, attraverso strada ben segnalata, in circa 25 minuti si arriva ad Alpette. Da Alpette, poco prima di arrivare nel centro del paese, sulla sinistra prendere per Località Trione. Dopo circa 3 Km sarete arrivati: sulla vostra destra vedrete la sbarra per l’Alpeggio Musrai, parcheggiate, e da lì in 5 minuti di strada pianeggiante arriverete all’alpeggio. Per persone anziane o disabili l’AIB di Alpette garantirà il trasbordo in macchina fino al luogo degli incontri. Qualora non trovaste da parcheggiare sulla strada, sappiate che tre tornanti più sopra (10 minuti a piedi dalla sbarra), a Trione, c’è un ampio. parcheggio