Amleto take away, di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il teatro ‘contro temporaneo’. In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare.
Ma l’Amleto di Amleto take away procede alla rovescia: preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. “To be o FB”, questo è il problema! Chiudere gli occhi e tuffarsi dentro sé e accettarsi per quello che si è, isolandosi da community virtuali per guardare da vicino e cercare di capire la realtà in cui si vive? Pubblicare dei tramonti, un bel piatto di spaghetti o con un cocktail farsi un selfie perché il mondo sappia, dove sono, con chi sono, e come sto. Apparire, apparire, apparire, bello, figo, e sentirsi finalmente invidiato.