«Atene è diventata la città del miracolo nel discorso di Pericle per i morti del primo anno della guerra del Peloponneso, e il mito di Sparta nasce nel momento stesso in cui i trecento caddero alle Termopili: poco importa che fossero veramente trecento, che fossero o meno tutti volontari. Questi sono problemi che riguardano la storia delle due città, non il loro mito: essendo per definizione fuori del tempo, questo continua a vivere sia nelle ricorrenti rivisitazioni della cultura popolare, sia nel dibattito storico-politico».
Partendo dal racconto dell’antagonismo tra Atene e Sparta, con un’attenzione speciale alle istituzioni sociali oltre che politiche, Eva Cantarella approda al «riuso», operato da parte della cultura occidentale, di due sistemi che, di volta in volta, sono stati invocati tanto da chi aspirava a fondare uno Stato democratico, tanto da chi voleva dar vita a uno Stato autoritario, totalitario, tirannico.
Una rilettura appassionante della rivalità tra due potenze del mondo antico che, nel corso dei secoli, sono diventate punti di riferimento per filosofi, politici, sociologi e rivoluzionari.
Due città che, ancora oggi, rappresentano modelli di Stato ideali e contrapposti. Da un lato un ordinamento democratico, innovativo, aperto agli scambi e al commercio; dall’altro un mondo chiuso, conservatore, ispirato a valori di tipo militare in nome dei quali i cittadini accettavano con orgoglio le restrizioni delle libertà individuali.
È cosí che sono sempre state descritte Sparta e Atene, ma come distinguere la realtà dalla rappresentazione?
Dopotutto le due poleis erano nate dalla stessa cultura, parlavano la stessa lingua, onoravano gli stessi dei. Avevano combattuto fianco a fianco contro un comune nemico, i Persiani, prima di trasformarsi da alleate in nemiche.
Partendo dal racconto di questo antagonismo, con un’attenzione speciale alle istituzioni sociali oltre che politiche – in particolare alla formazione del cittadino e alla condizione femminile –, Eva Cantarella approda al «riuso», operato da parte della cultura occidentale, di due sistemi che, di volta in volta, sono stati invocati tanto da chi aspirava a fondare uno Stato democratico, tanto da chi voleva dar vita a uno Stato autoritario, totalitario, tirannico.
EVA CANTARELLA ha insegnato Istituzioni di Diritto romano e Diritto greco antico all’Università Statale di Milano. Ha pubblicato oltre venti saggi sul diritto e su aspetti sociali del mondo greco e romano, tradotti all’estero in numerose lingue. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi (Feltrinelli 2017); Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare (La nave di Teseo 2018); Gli inganni di Pandora. L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica (Feltrinelli 2019). Per Einaudi ha pubblicato Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia (2021 e 2022).
L’INCONTRO E’ PROMOSSO E ORGANIZZATO DAL FORUM DEMOCRATICO DEL CANAVESE IN COLLABORAZIONE CON LIBRERIA MONDADORI E LICEO “C. BOTTA” DI IVREA
IN SALA CI SARANNO I LIBRI PER IL FIRMACOPIE