sala del biliardo
D’ANNUNZIO A CENT’ANNI DALL’IMPRESA DI FIUME
Giornata di studi (valida ai fini dell’aggiornamento dei docenti ai sensi della normativa vigente)
9:00 registrazione dei partecipanti, caffè d’ingresso
9:30 Saluti istituzionali
Emiliano Pietro Sirio, Sindaco del Comune di Azeglio
Rosalba Pennisi,Vice – Presidente Artev – Azeglio
Lucia Mongiano, Preside del Liceo“CarloBotta” – Ivrea
Fabrizio Dassano, Presidente “I Luoghi e la Storia” – Ivrea
Franco Pizziconi, Presidente Centro Ricerca e Studi Nord-Ovest
Daniele Bravo, Presidente Unuci di Ivrea
10:00-13:00 Sessione mattutina
Introduce: Antonio Zerrillo Modera: Fabrizio Dassano
Gianni Oliva, Lineamenti per una storia controversa
Michele Curnis, Un piccolo alpino a Fiume: Salvator Gotta e Gabriele D’Annunzio
Beatrice Dassano, D’Annunzio inventore di parole: la rivitalizzazione della lingua italiana per opera del primo “influencer” della storia con le parole per Fiume
14:30-18:00 Sessione pomeridiana
caffè d’ingresso
Introduce: Antonio Zerrillo Modera: Fabrizio Dassano
Lucio Fabi, Il paradiso nell’ombre delle spade. Il filmato di Luca Comerio su D’Annunzio a Fiume
Giancarlo Casoli, Vicende di Fiume ed emissioni filateliche: 1918-1924
Elisa Benedetto, La Fiume di D’Annunzio nei romanzi e nelle canzoni
Saluti e Conclusioni: Antonio Zerrillo, Fabrizio Dassano
Il convegno intende riflettere sulle differenti anime che trovarono nell’impresa fiumana, comprensiva di quell’idea “scolastica” che è stata tramandata, che ha relegato cioè l’impresa ad un fenomeno puramente protofascista, tralasciando lo spirito “ribellista e libertario” che animò i protagonisti dell’epoca. L’analisi della storia controversa sarà affidata al primo intervento dello storico, professor Gianni Oliva. Seguirà un’analisi del professore e letterato Michele Curnis dell’Universidad “Carlo III” di Madrid, con un’analisi dello scrittore locale, Salvator Gotta nei suoi rapporti con D’Annunzio, esaminando il suo maggiore personaggio letterario, il “Piccolo Alpino a Fiume”. Concluderà la sessione mattutina la Prof.ssa Beatrice Dassano con un’analisi dei motti e delle parole inventate da D’Annunzio a Fiume, prefigurandolo come primo “influencer” del ‘900.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio con la relazione dello storico, Dott. Lucio Fabi (Gorizia), che presenterà il rarissimo film realizzato da Luca Comerio a Fiume dal titolo “Il paradiso nell’ombre delle spade”: l’impresa fiumana documentata, pellicola realizzata dalla Sezione cinematografica del Comando di Fiume per conto del Monopolio Internazionale, in cui venne ripreso l’intero episodio. Le cinquanta didascalie del film vennero composte direttamente da D’Annunzio. Presentato in censura, vi furono perplessità proprio su alcune di queste, che vennero ritenute azzardate. Il visto venne concesso solo a giugno del 1921, dopo la soppressione di alcune scene e relativi cartigli, quali quelli riferentisi agli arditi, con relative e ripetute agitazioni di pugnali e soprattutto il finale dove “il poeta soldato, arso dalla sua santa passione, chiede ai legionari fiumani ed alla città di Fiume di resistere all’applicazione del trattato che non riconosce la reggenza”.