Quando:
25 Marzo 2018 giorno intero
2018-03-25T00:00:00+01:00
2018-03-26T00:00:00+02:00
Dove:
Cuorgnè, Banchette, Settimo Vittone

Sabato 24 e Domenica 25 marzo 2018, dalle 10:00 alle 18:00, quattro luoghi d’incanto si schiudono al grande pubblico per le Giornate FAI di Primavera in Canavese 2018!

il borgo di Cuorgnè e il suo Teatro Comunale, l’antico Castello di Banchette monumento storico e architettonico di grande fascino, la Chiesa di San Giorgio a Valperga e Settimo Vittone con i suoi Pieve e Battistero.

TEATRO COMUNALE – CUORGNE’
Risale al 1886 e, diversamente da altri piccoli teatri piemontesi coevi, è stato ricavato all’interno di una chiesa seicentesca facente parte di un convento di monache benedettine su progetto dell’Architetto Pier Giuseppe Zerboglio di Cuorgnè.
A seguito della soppressione napoleonica degli ordini religiosi il Comune acquisisce l’edificio, intervenendo all’interno già nella prima metà del XIX sec. Nel 1866 con l’inserimento nel volume preesistente della chiesa benedettina del piccolo teatro la trasformazione è radicale. Dal 1886 al 1919 il teatro viene gestito direttamente dal Comune ed in seguito diviene sede del cinema comunale. Gli arredi di scena e i fondali sono però trascurati e in parte danneggiati. Dopo varie vicissitudini intorno al 1970 viene restaurato dalla Pro Loco cuorgnatese e riaperto al pubblico nel 1976, per essere però nuovamente chiuso nel febbraio 1983. Per molti anni ha ospitato mostre temporanee nella platea ed ora, appena conclusi gli interventi di restauro, torna ad ospitare i visitatori.
Il percorso di visita prevede: cantiere di restauro del Teatro Comunale, accolti da interventi musicali da parte del Liceo Musicale di Rivarolo; storica Pasticceria Pan Belmonte in via Arduino 24; Antica Bottega del Rame in Corso Roma 4, dove si trovano manufatti artigianali di rara bellezza e abilità manuale.

CHIESA DI SAN GIORGIO – VALPERGA
chiesa di san giorgio valperga(interni)-web La chiesa tardogotica dedicata a San Giorgio è uno dei monumenti medievali più importanti dell’Alto Canavese. La particolarità che rende la Chiesa di San Giorgio quasi unica nel suo genere è che gli affreschi ricoprivano sia le pareti interne che quelle esterne. Tali affreschi, con le decorazioni in cotto delle finestre, ne rappresentano gli elementi di maggiore rilevanza artistica.
La pestilenza del Seicento probabilmente induce a utilizzare la chiesa come ospedale o lazzaretto e per motivi igienici le pareti vennero completamente ricoperte di calce. Perciò gli affreschi interni, ancora visibili nel 1614, scompaiono alla vista e ben presto e se ne perde addirittura la memoria. Nel Settecento un periodo di incuria da parte del patronato e la competizione con la comunità conduce all’abbandono della chiesa.
L’importanza artistica del monumento era ben nota e riconosciuta, infatti nella seconda metà dell’800 l’architetto D’Andrade nel proprio progetto del Borgo Medioevale di Torino prende a modello per una parte della facciata della Chiesa le finestre in cotto e gli affreschi esterni della Chiesa di San Giorgio.
Intorno al 1930, grazie all’intervento del Senatore Giorgio Anselmi di Valperga (1863-1961), si effettuano studi e rilievi dell’edificio e riportati alla luce gli affreschi interni, poi sottoposti ad un primo intervento di restauro.
Il percorso di visita prevede: salita al Campanile della Parrocchiale di Valperga, con il supporto organizzativo della Proloco Valperga-Belmonte; Pinacoteca Felice Barucco presso il Municipio di Valperga, via Matteotti 19; Chiesa tardo gotica di San Giorgio a cura degli studenti del Liceo Aldo Moro di Rivarolo, Apprendisti Ciceroni per il FAI, con il supporto organizzativo dell’Associazione Amici di San Giorgio.

CASTELLO – BANCHETTE
La ragione principale della carenza di notizie relative al castello è dovuta al fatto che fino al 1619 la zona è conosciuta come ‘le Parrocchie’, insieme a Salerano e Samone, e dipende dalla Parrocchia della Cattedrale di Ivrea. Solo nel 1574 Emanuele Filiberto riconosce l’investitura del luogo di Banchette alla Città di Ivrea. Nel 1722 il luogo viene elevato in titolo comitale e la famiglia Dal Pozzo, frattanto diventata proprietaria, vende a Lorenzo Pinchia il titolo di Conte ed il Castello. La proprietà segue le vicende dinastiche della famiglia Pinchia fino alla seconda metà del XIX sec. quando il Senatore del Regno Emilio Pinchia-V° Conte di Banchette la ristruttura completamente trasformandola nella splendida villa-castello che oggi ammiriamo. Alla morte del Senatore il castello arriva, per via dinastica e poi passaggi di proprietà, fino agli attuali proprietari.
Gli Apprendisti Ciceroni quest’anno provengono da: Liceo Scientifico A.Moro di Rivarolo, Liceo Classico C.Botta di Ivrea, I.I.C. Carlo Cena di Ivrea, Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte.

PIEVE E BATTISTERO DI SAN LORENZO – SETTIMO VITTONE
In occasione delle GFP si apre al pubblico la Pieve, a cura dei Volontari della Delegazione FAI insieme alla Proloco di Settimo Vittone che, fino al tardo autunno, si susseguiranno ogni domenica raccontando e illustrando l’incanto della Pieve di San Lorenzo e dell’attiguo Battistero di San Giovanni. Quest’ultimo è stato oggetto di recenti scavi condotti sotto la tutela della Soprintendenza.
Lungo la Via Francigena il complesso è un esempio di architettura preromanica con affreschi tra il XII e il XV sec. dominando fra gli ulivi l’intera vallata.

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