Chiaverano
Tommaso Massimo Rotella sarà protagonista, oltre che regista, di Io amo il mio lavoro, monologo scritto da Marianna Gioconda Rotella.
«Io amo il mio lavoro. L’ho sempre amato… Ah, e non lo dico mica per autoconvinzione, no, io non sono uno di quei lavoratori frustrati che trovano sempre un valido motivo per lamentarsi, anzi sono molto appagato dal mestiere che svolgo, e ritengo di possedere le attitudini necessarie per la mia mansione. E dico “necessarie” perché queste mie capacità non sono solo sufficienti, ma proprio necessarie, perché se non le utilizzassi al meglio, non sarei il migliore nel mio campo, sono necessarie affinché io sia il migliore, ecco». Sono le parole del protagonista dello spettacolo, un uomo che svela il quotidiano, quello composto di piccole abitudini e gesti automatici che ognuno di noi compie quasi ritualmente e… di scheletri nell’armadio.
Una storia in bilico tra razionalità e follia, un labile confine tra ciò che appare giusto e ciò che può sembrare un errore. Una trama che scorre lineare, su quella soglia che ogni essere umano possiede, varcata la quale, i meccanismi della nostra mente possono improvvisamente dare libero sfogo alla loro identità
più recondita. Tutto questo con Guglielmo Paonessa,che per mestiere guida il carro funebre ed è un eccellente lavoratore, il migliore, per la precisione.
Torna quindi il tema della morte, che Rotella ha già portato sul palco del Bertagnolio interpretando nella stagione 2014-2015, al fianco di Patrizia Camatel, Mariposa, un intenso e originale testo scaturito dalla penna dell’eporediese Lucia Rossetti.
Tommaso Rotella inizia il suo percorso professionale come attore e prosegue nella direzione del teatro di movimento e della danza, ed infine, della regia. Ha curato, tra gli altri, i movimenti
coreografici delle produzione del Teatro di Dioniso/Valter Malosti e dello spettacolo La vita è sogno di Calderon prodotto dal Piccolo Teatro di Milano per la regia di Luca Ronconi. È stato attore in Porcile di Pasolini, regia di F. Tiezzi (1994), in Sogno di una notte di mezza estate e Amleto regia di V. Malosti (1996) e in Federico II del Maestro Marco Tutino (2004), in Mandorle amare di G. Giusto (cinema), in Francesco sulla strada di Luciano Nattino (2011), La Pace di Aristofane con il Teatro degli Acerbi (2012), Amleto a pranzo e a cena e Chiusi gli occhi, (2013). Debutta al Festival Astiteatro 2014 con Un regalo fuori orario di Luciano Nattino (regia di Patrizia Camatel) produzione Casa degli Alfieri. E’ Direttore Artistico del Teatro Vecchio Mercato dalla stagione 2012/13.
A Ivrea è ricordato anche per la regia di Violetta-La figlia della Dora, il musical sulla figura della Mugnaia, realizzato nel 2007 dai Tuchini del Borghetto. Protagonista maschile di quel lavoro, nel ruolo di Toniotto, era Matteo Chiantore, oggi Direttore Artistico della Compagnia Andromeda.
PREVENDITE:
La Galleria del libro, Ivrea 0125 641212
Alimentari La Censa, Chiaverano 0125 54813
Biglietto intero Euro 11 – Biglietto ridotto Euro 8 (under 12). Diritti di prevendita 1 Euro