Rueglio
in dialogo con Gian Luca Favetto
Un viaggio a piedi, dalla selva oscura a Paolo e Francesca. E poi su su, fino alla cima del Paradiso, a fissare lo sguardo dentro la mente di Dio e a percepire, folgorati, l’unità dell’universo e l’appagamento supremo
Nel VII centenario dalla morte, Lucilla Giagnoni, una delle più grandi attrici italiane, legge Dante, sommo poeta e padre della nostra lingua nazionale
A Rueglio? Alla corte del Vignot, un poeta montanaro e dialettale?
Certo!
Perché, anche se spesso ce lo dimentichiamo, la Commedia rappresentò, ai tempi di Dante, il più alto e spericolato esperimento linguistico mai realizzato da essere umano…
In dialetto!
LUCILLA GIAGNONI
Ha frequentato la Bottega di Gassman a Firenze con Vittorio Gassman e la grande attrice francese Jeanne Moreau.
Ha partecipato alla creazione di quasi tutti gli spettacoli prodotti dal Teatro Settimo, vincendo premi nazionali ed internazionali.
Ha lavorato con Luigi Squarzina, con Franco Piavoli, con Nicola Campogrande, con Alessandro Baricco, con Paola Borboni, con Giuseppe Bertolucci, con Katie Mitchell, con Marco Balliani, con Sebastiano Vassalli, con Marco Ponti, con Alessandro Benvenuti con Alessio Bertallot, con Fabrizio Bosso e il suo quartetto, con Antonella Ruggiero, con l’orchestra e i registi del Teatro Regio di Torino.
Ha dedicato circa dieci anni al progetto “Paesaggi”, uno studio sulla terra in cui vive. Da cui poi è nata “CHIMERA”, da La chimera di S. Vassalli.
Gli spettacoli che raccontano al meglio la sua ricerca di oggi sono: “VERGINE MADRE”, “BIG BANG” ,”APOCALISSE”, “ECCE HOMO” , “FURIOSA MENTE” e “MAGNIFICAT”.
E poi ci sono le Meditazioni ” LA MISERICORDIA”, “PACEM IN TERRIS”, “FRANCESCO E L’INFINITAMENTE PICCOLO”.
E’ autrice di trasmissioni radiofoniche RAI
I suoi spettacoli sono tutti registrati e mandati in onda per la televisione e pubblicati su DVD.
Insegna narrazione dalla scuola Holden e alle scuole di formazione per manager.
Insegna i segreti dei suoni delle lettere e delle parole con “La Parola Poetica”.
Ha vinto numerosi premi.
Conosce il latino, il greco, l’ebraico e un poco il sanscrito. Lingue che le sono servite a portare avanti la sua ricerca sulla lingua che ha chiamato “Lingua madre”.
Ora sta studiando l’arabo… e poi chissà!
Dal 2016 è direttrice artistica del Teatro Faraggiana, che ha contribuito a riaprire dopo 20 anni di chiusura e che ora è un centro culturale di teatro, musica, danza, cinema, scuole e un punto di riferimento cittadino.
E’ sposata con il musicista Paolo Antonio Pizzimenti e ha una figlia, Bianca.