via Arduino 99
Ivrea
Presentazione del romanzo Mariposa, di Lucia Rossetti e Manuel Maria Turolla.
In realtà, una doppia presentazione che vede un romanzo e un luogo accomunati da un progetto creativo, culturale e di vita.
Mariposa infatti è stato scritto a quattro mani da Lucia Rossetti e Manuela Maria Turolla. È un thriller psicologico che non rinuncia a far sorridere e che, nel sorprendere il lettore con capovolgimenti di senso e di situazioni, lo pone di fronte ai suoi stessi fantasmi, a quel conflitto interiore profondo e così diffuso che è il senso di mancanza. Protagonisti del romanzo sono una coppia, Alberto ed Anna, quindi Andrea, un misterioso uomo che si inserisce nelle loro vite, e una galleria di personaggi che si alternano chiamando in causa il lettore e la sua capacità di interpretazione. Tutti saranno coinvolti in una danza che nasconde più di una trappola, nella quale scopriranno di essere sempre insoddisfatti, bisognosi di altro: emozioni, oggetti, simboli di un benessere che si sposta un passo più in là proprio quando pensavano di averlo raggiunto.
Un romanzo anomalo, un po’ perché i due autori sono impegnati in attività distanti da quelle dei romanzieri tout court, un po’ perché il testo consente davvero di vivere un’esperienza di lettura inedita. E la casa editrice che ha deciso di pubblicarlo non poteva che essere altrettanto trasversale. Divergenze infatti nasce in un piccolo paese della bassa padana, su iniziativa di un consulente letterario dall’utopia (troppo) facile.
Il marchio ha due missioni: promuovere opere di pregio sotto il profilo sia letterario – dei contenuti – che estetico, di qualunque epoca. Tutto ciò che ruota attorno al romanzo, dunque, rimanda a ciò che sta dietro le apparenze, a un retroscena che si fa gioco inconscio nella trama e si manifesta a partire dall’aspetto fisico del libro.
Un invito ad andare oltre. Un invito a cui non ha saputo resistere Tommaso Massimo Rotella, che dal romanzo ha tratto uno spettacolo teatrale andato in scena prima della pubblicazione. E sarà il regista dell’omonimo spettacolo, a presentare il romanzo, offrendo al pubblico la sua visione e una chiave di lettura che permette di comprendere la teatralità insita in un’opera che è insieme letteratura, cinema e teatro.
Non restava che da scegliere una location altrettanto inusuale, perciò la presentazione avverrà nei locali di Dakotart, una nuova associazione culturale che verrà inaugurata proprio in occasione dell’evento.
Negli spazi che fino a qualche mese fa ospitavano un’attività commerciale poi trasferitasi, è nata infatti una realtà che si presenta ai cittadini di Ivrea – e non solo – come un’occasione di scambio e confronto. A partire dal desiderio di non lasciare vuoto, chiuso l’ennesimo locale nel centro storico della città, e grazie alla collaborazione della proprietà, Bruno Gentile, attrezzista teatrale/cinematografico con la passione del vintage e dell’arte povera, che ha deciso di organizzare le sue idee e le opere insieme a quelle di alcuni amici e dar vita a un nuovo polo di riferimento culturale. Negli spazi, gli associati potranno trovarsi per mettere in comune modi diversi di interpretare la creatività in tutti i campi, dall’arte agli aspetti pratici della vita quotidiana.
In occasione del festival della lettura La grande invasione, che si terrà a Ivrea i prossimi 1, 2 e 3 giugno, gli spazi di Dakotart ospiteranno la mostra La Crepa, di Carlos Spottorno e Guillermo Abril, con l’intervento di Fabio Geda.