Mobilità in-sostenibile: la qualità della vita al tempo del caos

Riceviamo e pubblichiamo l’invito di Legambiente Dora Baltea al secondo appuntamento del ciclo d’incontri “A Ivrea si può fare”

Proseguono gli incontri organizzati allo Zac d’Ivrea del ciclo “A Ivrea si può fare!”. Giovedì 22 il secondo momento e si parlerà di qualità della vita, inquinamento e mobilità sostenibile.

Novantamila veicoli al giorno, oltre quaranta giornate di sforamento dei valori massimi di pm10 nel corso del 2017, una viabilità lenta con molte criticità e un ricorso scarso alla bicicletta. Questa è la fotografia d’Ivrea che i dati più recenti sono in grado di restituire. Non è certo uno scenario incoraggiante, ma è proprio dalle criticità che possono nascere idee da poter mettere in pratica per migliorare la vita quotidiana di tutti quanti. Proprio a partire da queste criticità giovedì 22 si affronterà la questione della qualità della vita a Ivrea e il nodo cruciale attraverso il quale poter districare e capire un tema così complesso sarà il tema della mobilità sostenibile.

Il tema della mobilità è cruciale perché è responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra che hanno il doppio impatto sulla salute e sul cambiamento climatico. Le soluzioni sono complesse e difficili perché la mobilità non riguarda solo le persone, ma anche le merci ed è quindi strettamente legato all’organizzazione della produzione e dei modelli sociali che riguardano l’abitare ed il consumo, un modello che ha al centro la grande distribuzione e che costringe le persone a spostarsi in auto e svuotare i centri storici.
È di questi giorni la notizia che in alcune città tedesche si cercherà di sperimentare la gratuità dei mezzi pubblici per limitare il trasporto privato ed evitare sanzioni europee legate allo sforamento dell’aria. In Piemonte siamo lontani da quel traguardo e Ivrea non fa differenza. Il sistema ferroviario non brilla per celerità e l’abolizione dei passaggi a livello (e la costruzione di cavalcavia) che interesserà soprattutto Borgofranco rischia di deturpare per sempre il paesaggio.
Che dire poi della scarsa cultura della bicicletta? Le piste ciclabili paiono essere del tutto (o quasi) assenti, talvolta con una segnaletica incompleta e insufficiente; spesso sono solo spezzoni isolati, per nulla inseriti all’interno di una rete e interrotti bruscamente in presenza d’incroci.

Le criticità non sono poche e per cercare di districare questa matassa di argomenti saranno presenti Marcello Dondeynaz, esperto di mobilità e Federico Vozza, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
Nello spirito del ciclo delle serate “A Ivrea si può fare!” l’obiettivo non sarà solo quello di tracciare un quadro complessivo della situazione locale, ma si cercherà di avanzare proposte e idee realizzabili e concrete, nell’auspicio che i futuri amministratori comunali ascoltino le istanze della società civile e le traducano in realtà.