La casa di Bernarda Alba, uno spettacolo sofferto, il cui debutto a marzo è stato annullato a poche settimane dalla data prevista, e che a ottobre è andato in scena per poche sere, per poi essere interrotto: «…una terribile ripetizione», come scrive Lorca nel suo testo.
Le attrici, il regista, i tecnici, un videomaker si sono riuniti per un documentario che è una testimonianza vibrante e appassionata, un messaggio di amore e di orgoglio per la scena e per il pubblico: prove a tavolino, discussioni, frammenti dalle repliche andate in scena sono la cronaca che unisce compagnia e regista alla società nel tempo della Pandemia, anche e soprattutto nell’assenza forzata dell’unico interprete maschile, che replica la sua presenza silenziosa ma incombente con il solo costume di scena.
Il Teatro Carignano continua a vivere anche in questo momento, quando le luci del foyer sono spente, con le emozioni e i pensieri di chi è temporaneamente lontano dalla ribalta, perché non c’è spettacolo senza pubblico in sala. Un racconto che parte da questo drammatico momento storico per insinuarsi nelle vite, nella quotidianità di artisti resi invisibili dalla politica, voci rese mute dall’impossibilità di incontrare il pubblico per far vivere la storia di Bernarda e delle sue figlie.
Una terrible repetición
27 novembre su teatrostabiletorino.it