Ivrea
CHIARA FRUGONI
studiosa di Storia Medievale di fama mondiale presenta e firma il libro
“VIVERE NEL MEDIOEVO”
Donne, uomini e soprattutto bambini (Edizioni Il Mulino)
parlandone con CLARA GENNARIO (studiosa di spiritualità del Basso Medioevo)
CHIARA FRUGONI: ha insegnato Storia Medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi. Oltre a moltissime opere in collaborazione e a curatele con saggio in volume, ha scritto: Una lontana città. Sentimenti e immagini nel Medioevo (Einaudi 1983); Francesco e l’invenzione delle stimmate. Una storia per parole e immagini fino a Bonaventura e Giotto (Einaudi 1993); Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi 1995); Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Laterza 2001); Da stelle a stelle. Memorie di un paese contadino (Laterza 2003); La cappella Scrovegni di Giotto a Padova (Einaudi 2005); Una solitudine abitata: Chiara d’Assisi (Laterza 2006); Il Battistero di Parma, guida ad una lettura iconografica in La cattedrale e il battistero di Parma (Einaudi 2007); L’affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella Scrovegni (Einaudi 2008); La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo (Einaudi 2010); Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi (Einaudi 2010); Storia di Chiara e Francesco (Einaudi 2011); Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (Einaudi 2015) I suoi saggi sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.
IL LIBRO
Un colorato mosaico di oltre duecento immagini e di storie sorprendenti. Un Medioevo come non l’avevamo mai visto
Come vivevano gli uomini, le donne e soprattutto i bambini nel Medioevo? Cominciamo dalla stanza da letto, vivacemente utilizzata anche di giorno, per pranzare, studiare, ricevere visite e, se si fosse stati re, per applicare la giustizia. Come era ammobiliata? E come ci si difendeva dall’assillo per eccellenza, il freddo? Perché i neonati venivano fasciati come piccole mummie e il rosso era così presente nel loro abbigliamento? Crescere era difficile per un bambino: mancanza di igiene, cibo inadatto, balie incuranti. E il demonio, sempre in agguato, che faceva ammalare, rapiva e uccideva. Imparare a leggere e scrivere, un divertimento nell’ambiente domestico, un incubo quando entrava in scena il maestro, sempre severissimo. Molti i giochi all’aperto, assai pochi i giocattoli veri e propri. Giocavano i bambini, meno le bambine. Se mandate in monastero non necessariamente avevano un destino infelice. Hanno copiato codici, scritto testi, miniato smaglianti capolavori. Se ci si allontanava dalla casa o dalla cella per un viaggio, che cosa poteva capitare? Quali avventure nelle strade brulicanti di pellegrini, penitenti, malfattori? A tutte queste domande e ad altre ancora risponde l’autrice, in un racconto reso vivacissimo anche da stupefacenti immagini.