Ferma il dolore, firma la pace

Giovedì 25 maggio serata informativa sui quesiti referendari

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni…”.
Queste sono le parole dell’art. 11 della Costituzione Italiana e tale indirizzo, chiaro e semplice, sembrerebbe incontrovertibile se non fosse che da oltre un anno il Bel Paese, a dispetto di un volere popolare tutt’altro che univoco e condiviso, si trova coinvolto nella guerra in Ucraina.
Non possiamo lasciarli al loro destino mentre gli Ivan mangia bambini violentano il loro paese! È questo il frame in cui il globalismo mediatico intende racchiudere e mistificare la verità e il nostro paese continua imperterrito a seguire l’autostrada che porta al conflitto armato ignorando invece gli stretti sentieri di pace. Poco importa che la nostra alleanza internazionale preveda esclusivamente la difesa reciproca e non l’intervento in scenari bellici di paesi non membri come l’Ucraina.
Irrilevante che tutti i sondaggi evidenzino là contrarietà del popolo al proseguimento di questa politica assistenzialista e belligerante. Questo non vuol dire abbandonare l’Ucraina al suo destino ma assecondare la nostra natura di italiani, di uomini di cultura, di arte, di storia e bellezza che possono indurre questo paese ad assumere il ruolo di portatore di pace, attraverso una intensa e ragionata attività diplomatica finalizzata all’immediata interruzione delle ostilità, perché ogni giorno di guerra, ogni colpo sparato, ogni missile lanciato sono vite spezzate e sangue versato.
Cosa fare quindi? Come può un paese democratico riconquistare un minimo di sovranità a dispetto degli interessi di partito? Nell’unica maniera consentita, ovvero ricorrendo al giudizio popolare mediante l’utilizzo del referendum abrogativo. Noi di NES – Nuovi Equilibri Sociali appoggiamo l’iniziativa promossa dal Comitato “Generazioni future” su due quesiti che prevedono la cancellazione dei dispositivi di legge che hanno consentito al Governo Draghi e all’attuale Governo Meloni, di alimentare il conflitto Russo-ucraino in corso mediante l’invio ripetuto di armi in Ucraina, ad oggi, solo da parte italiana, per un valore di oltre 660 milioni di euro.
Invitiamo pertanto tutti voi a partecipare alla serata di approfondimento che si terrà Giovedì 25 Maggio ore 21:00 presso il Movicentro di Ivrea
assieme al Prof. Giuseppe Mastruzzo Direttore dell’International Università College (IUC) e coordinatore della Commissione “Dubbio e Precauzione” che chiarirà gli aspetti più importanti di tale iniziativa.
Nella serata verranno approfonditi i due quesiti referendari già richiamati e un terzo quesito che prevede l’esclusione dei soggetti privati dalla pianificazione sanitaria consentendo una maggior tutela di una sanità pubblica che diventerà più giusta, fruibile e libera da conflitti di interesse.
Le implicazioni di questo referendum sono numerose, complesse e piene di un significato che va oltre la mera attenzione solitamente dedicata a un telegiornale. Informatevi ed esercitate il vostro diritto di partecipazione alle sorti del vostro paese. In una democrazia il potere è del popolo e il popolo, qualora l’aveste dimenticato, siete voi. Siamo Noi…

NES – Nuovi Equilibri Sociali, la rivoluzione inizia da qui.