Innovis-Comdata

La lotta continua

innovis_comdataI lavoratori di Innovis non cedono al ricatto di Comdata che punta al ribasso e manifestano a Milano e a Ivrea.
Martedi 3 maggio la Fiom, ha dichiarato sciopero per l’intero turno e con una delegazione di lavoratori e lavoratrici di Innovis ha tenuto un presidio davanti alla direzione generale di Comdata nella sede di Milano, per ribadire il loro no al ricatto che costringe i dipendenti Innovis a licenziarsi per entrare in Comdata, perdendo naturalmente ogni diritto acquisito e a condizioni di lavoro peggiorative, come la riduzione di orario di lavoro e di conseguenza della retribuzione.
In contemporanea al presidio di Milano il coordinamento Rsu Slc-CGIL (la categoria delle telecomunicazioni alla quale appartiene Comdata, mentre Innovis ha il contratto metalmeccanico) ha volantinato in tutte le sedi Comdata in Italia per illustrare ai colleghi il pesante ricatto cui vengono sottoposti i lavoratori di Innovis.
Il coordinamento ha dichiarato con fermezza che Comdata deve smetterla di fare cassa sulla pelle dei propri dipendenti e indicato come unica strada perseguibile l’assorbimento per incorporazione (art. 47 Legge 428/1990 su trasferimenti d’azienda), per consentire il mantenimento di tutele raggiunte in 20-30 anni di lavoro.
Dopo queste iniziative, il 5 maggio c’è stato un presidio, con dichiarazione di sciopero da parte di tutte le rappresentanze sindacali, davanti all’Unione Industriali di Ivrea in concomitanza dell’incontro tra azienda e rappresentanze sindacali. Durante tale incontro interlocutorio, l’azienda ha presentato le solite argomentazioni mentre la proposta sindacale ribadita dalle RSU è stata quella di procedere attraverso l’articolo 47, previo accordo di armonizzazione dei trattamenti. Si sottolinea che Comdata attua fusioni da anni e anche nell’anno corrente.
Il 13 maggio tutte le rappresentanze sindacali presenti in Innovis terranno insieme un’assemblea per confrontarsi e ascoltare i lavoratori, prima del prossimo incontro fra le parti del 17, per costruire condizioni dove in luogo del ricatto si avvii una reale trattativa.
La nostra resistenza è stata ed è possibile grazie a tutte le lavoratrici e lavoratori che insieme si sono unite/ti e hanno resistito.
Rsu Fiom Innovis | 11/5/2016