IT.A.CÀ migranti e viaggiatori

Il festival del turismo responsabile approda in Canavese, dal 10 al 13 settembre.

Approda in Canavese una tappa del Festival IT.A.CÀ , fortemente voluta e organizzata da Fabrika, Morenica comunicazione, Enjoy Canavese e Celine_ rc, ovvero un gruppo di associazioni e professionalità del territorio che si occupano di cultura, turismo, progettazione e comunicazione.
Ma che cos’è IT.A.CÀ? Il festival è nato nel 2009 a Bologna in Emilia Romagna da Associazione YODA, COSPE onlus e NEXUS Emilia Romagna. Premiato dall’Organizzazione Mondiale del turismo dell’ONU per l‘eccellenza e l’innovazione nel turismo è il primo e unico festival in Italia sul turismo responsabile che invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni utili a lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente.
Un cammino unico in tanti territori diversi, coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini. Il tema scelto per questa 12°edizione è la Bio-diversità che riguarda non solo l’ambito ecologico, ma in primis la società globale e il sistema socio-economico dominante. Ora più che mai, i princìpi e i valori di IT.A.CÀ si sposano con la necessità di produrre un cambio concreto nelle abitudini dei viaggiatori dove i cammini, il turismo lento, le aree interne e le comunità locali sono, ad oggi, una concreta via d’uscita per tornare a viaggiare in sicurezza e con il piacere di scoprire le bellezze naturali del territorio.
L’edizione 2020 del Festival, partita a fine agosto da Padova, proseguirà fino all’inizio di novembre, toccando molte altre aree: Bologna, Anfiteatro Morenico, Palermo, Trentino, Brenta e Piave, Salento, Monferrato, Taranto, Napoli e Levante ligure.

La tappa dell’Anfiteatro Morenico, che vede coinvolti i comuni di Montalto Dora, Chiaverano, Ivrea, e Borgofranco, inizia giovedì 10 settembre con la presentazione del libro Memoria Imperfetta della storica e saggista eporediese Antonella Tarpino, come anteprima, alle ore 18.00 presso la terrazza dell’Archivio Storico Olivetti in Via Miniere ad Ivrea.

Si entrerà nel vivo a partire da venerdì 11 con passeggiate tra laghi glaciali e palafitte, riflessioni sul lago Pistono e un concerto del cantautore torinese Carlo Pestelli.

Sabato 12 altre passeggiate, mostre di fotografia, incontri enogastronomici, un dialogo tra Franco Gianotti (Geologo) e Stefano Roletti (Fisico ambientale, progettista turistico, ideatore dell’Alta Via dell’AMI e del Morenic Trail)sulle specificità del territorio, per finire con la lettura teatral-musicale “Avessi da dire tutto, guai” con Antonella Enrietto (voce narrante) e Fabrizio Zanotti (voce, chitarra acustica, armonica) , liberamente tratta dal libro “L’anello forte” di Nuto Revelli.

Domenica 13 ancora passeggiate archeologiche e naturalistiche, specialità enogastronomiche alla scopetta dei Balmetti di Borgofranco, lo spettacolo “Tutto per una pietra” di e con Lisa Gino, accompagnamento musicale di Luisa Fornero e, in chiusura, la danza con “Devoti Scheletri” performance a cura del collettivo di danza Baobab su coreografie di Giulia Ceolin.

Insomma: natura, storia, cibo e performance dal vivo, in una sola parola, cultura. Si ricorda che l’uso della mascherina è obbligatorio anche all’aperto e che è necessaria la prenotazione per ogni incontro. Il programma, con i dettagli e le istruzioni per prenotare è scaricabile sul sito festivalitaca.net