Ivrea 5 Stelle: «Abbiamo la presunzione di vincere le prossime elezioni»

Dopo le interviste a Francesco Comotto di “Viviamo Ivrea” e a Luca Spitale, segretario del circolo PD di Ivrea, proseguiamo con “Ivrea 5 Stelle” (I5S) il giro di interviste sulle elezioni comunali di Ivrea previste per il prossimo maggio 2018.

L’incontro “#ideeperlacittà” con Alessandro Di Battista del 7 dicembre in una sala Santa Marta gremita, è stato l’apertura di fatto della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle eporediese. Introdotto da Pierre Blasotta, consigliere comunale a Ivrea di I5S dal 2013, che ha ripercorso la storia dei dieci anni di vita del gruppo (dal meetup di Beppe Grillo alla lista comunale del 2013) e le varie iniziative di cui è stato protagonista in questi quasi cinque anni di opposizione in consiglio comunale, l’incontro ha visto il susseguirsi di interventi aperti da Ivan Della Valle (deputato nazionale) che ha impostato e segue da sei mesi (da quando, nel giugno scorso, Davide Casaleggio incontrò gli iscritti di Ivrea) il lavoro per la realizzazione del programma elettorale per il Comune attraverso la creazione di 5 gruppi di lavoro. Attività dei “gruppi di lavoro” sinteticamente esposta da Paolo Roselli (su ambiente e sicurezza del cittadino), Massimo Fresc (su sviluppo economico e lavoro), Enrico Bandiera (su istruzione, cultura, sport e turismo), Davide Luciani (su pianificazione territoriale) e Fulvio Zanellato (su servizi per la persona e pari opportunità), inframmezzata dagli interventi dei consiglieri regionali Giorgio Bertola e Francesca Frediani. Quest’ultima ha ricordato i vari interventi in questi ultimi anni come consigliera regionale su diverse questioni del lavoro locali (Dayco, Vodafone, Comdata) e sulla scuola.
A concludere la serata l’atteso intervento di Alessandro Di Battista incentrato sulla straordinaria crescita del Movimento 5 Stelle (da “quattro amici al bar” a primo partito per consensi elettorali a livello nazionale) con l’evidente dichiarato intento di incoraggiare e galvanizzare gli attivisti impegnati sul piano locale. Intervento che ha ovviamente anche accennato alla situazione politica nazionale, alla legge elettorale fatta contro il M5S e alla nota scelta personale dello stesso Di Battista di non ricandidarsi alle elezioni politiche, senza per questo limitare il suo impegno nella prossima campagna elettorale nazionale.
Un incontro pubblico, quello del 7 dicembre, che sia per la partecipazione numerosa e varia sia per l’evidente sostegno di tutto il gruppo dirigente, è certamente riuscito nello scopo del M5S di presentarsi alla città e, insieme, di motivare e rafforzare gli attivisti locali. A questi ultimi abbiamo posto alcune domande sul loro impegno per le elezioni comunali eporediesi della primavera prossima.

Dopo l’incontro nel giugno scorso con Davide Casaleggio che ha avviato i lavori per la stesura di un programma, con l’intervento di Alessandro Di Battista, è iniziata la campagna elettorale di Ivrea 5 Stelle. Casaleggio, Di Battista e anche l’assidua partecipazione ai vostri lavori del deputato Ivan Della Valle sono il segnale di un particolare interesse del M5S per Ivrea o è normale che anche per le elezioni di una piccola città si attivino i più noti esponenti del Movimento?
Rispetto al lontano 2013 i rapporti di I5S con i portavoce del MoVimento si sono intensificati. Una serie di azioni politiche che abbiamo svolto in questi anni e la parallela crescita del numero di portavoce in Regione, nella Città Metropolitana e nel Comune di Torino hanno creato una rete di collaborazioni. Qui ad Ivrea da tempo abbiamo verificato l’importanza di queste azioni congiunte e ci siamo attivati al fine di migliorarle e di condividerle con i cittadini nella prospettiva delle amministrative del 2018. Il primo incontro degli iscritti è stato voluto e coordinato da Davide Casaleggio, dal Consigliere regionale Davide Bono, dal Portavoce al parlamento Ivan Della Valle e dal Consigliere comunale Pierre Blasotta.
I gruppi di lavoro tematici che avete avviato sul programma sono, lo avete detto più volte, aperti al contributo di tutti i cittadini. Come pensate di favorire tale partecipazione e cosa può fare chi volesse partecipare?
Durante l’incontro pubblico del 7 dicembre in Sala S. Marta abbiamo chiesto agli oltre 200 cittadini presenti di dare suggerimenti per il programma e recapiti per i contatti. Molti hanno risposto e dunque verranno invitati a partecipare agli incontri dei vari gruppi programmatici. Inoltre, ogni mercoledì sera si tiene la riunione di Ivrea 5 Stelle presso il Centro Civico di Bellavista dove vengono trattati temi urgenti organizzativi e politici. E’ per noi di fondamentale importanza accrescere la partecipazione dei cittadini, è una scelta strategica irrinunciabile del MoVimento.
Come sceglierete il candidato sindaco e i componenti della lista di Ivrea 5 Stelle? E quali caratteristiche dovranno avere?
E’ noto che per le candidature a cariche rappresentative alcuni requisiti risultano già stabiliti dalle regole interne che il M5S si è dato. I candidati M5S non devono essere stati condannati; non devono essere iscritti al registro degli indagati; non devono essere iscritti ad altro partito politico e non aver assolto in precedenza più di un mandato elettorale, inoltre, il candidato deve essere residente nel territorio in cui si candida. Fatti salvi questi aspetti, i consiglieri comunali sono portavoce delle istanze dei cittadini, ne raccolgono i bisogni e provano a proporre soluzioni collaborando alla realizzazione del programma. Il Sindaco e la Giunta devono realizzare i punti del programma presentato. Gli iscritti ad Ivrea 5 Stelle potranno proporre la propria candidatura, sia nel ruolo di sindaco che di consigliere.
Immagino che il vostro giudizio sull’amministrazione Della Pepa non sia positivo, ma, senza ripercorrere qui tutta la storia di questi cinque anni, qual è stato il suo peggior difetto? Cosa ha, secondo voi, caratterizzato l’amministrazione uscente?
La Giunta Della Pepa ha aumentato, se possibile, ancor di più la distanza tra le istituzioni e i cittadini, giudicando con fastidio le istanze che venivano avanzate. Quello che era apparso come uno dei punti qualificanti della amministrazione Della Pepa, la partecipazione dei cittadini, è stata completamente disattesa. Non ci nascondiamo che la partecipazione dei cittadini sia tutt’altro che semplice da realizzare, ma non si è neppure provato a stimolarla. Certamente se per partecipazione si intende far partecipare una classe di studenti minori ad un evento di partito, come è recentemente capitato durante la visita “clandestina” di Renzi ad Ivrea, allora abbiamo idee diametralmente opposte su questo tema. La partecipazione politica, soprattutto dei cittadini giovani, deve essere libera e facilitata per quanto possibile. Durante questi anni di crisi sociale ed economica l’Amministrazione avrebbe dovuto investire risorse finanziarie ed idee per supportare i cittadini in difficoltà e per rilanciare la vita economica e sociale della Comunità.
Non ha saputo affrontare una serie di criticità: la povertà in aumento, la disoccupazione cronica per molti cittadini, la crisi profonda del settore del piccolo commercio, la decadenza del pubblico mercato, l’abbandono dell’ex centro culturale “La Serra”, l’asilo nido Adriano Olivetti inutilizzabile e da “ricostruire”, la piscina comunale a fine vita, il castello inagibile e i problemi della biblioteca pubblica irrisolti.
Uno dei caratteri distintivi di questa giunta è stata certamente la Candidatura Unesco di Ivrea Città industriale del XX secolo. Ciò detto, l’operazione è stata realizzata riciclando funzionari/militanti del PD piemontese alla gestione del processo, con risultati, sempre nell’ambito della partecipazione, perlomeno deludenti. Sarà interessante vedere se il processo raggiungerà l’obiettivo, ma a nulla sarà valso se non si non vi sarà una reale presa di coscienza dei cittadini rispetto al senso di quella eredità e se non verranno avanzate proposte che disegnino un futuro nuovo per la società canavesana.
Inutile chiedervi se farete alleanze (partecipando a una coalizione) prima delle elezioni perché è nota la posizione contraria del M5S in proposito, ma qualora il vostro programma fosse sostanzialmente uguale a quello di altre liste che si presentano alle elezioni eporediesi, potete immaginare una collaborazione (formalizzata e continuativa, cioè non solo sulle singole questioni da deliberare) in caso di un probabile ballottaggio o dopo le elezioni?
No, non sono previste alleanze e neppure una collaborazione formalizzata e continuativa in caso di ballottaggio o dopo le elezioni. Se vinceremo le elezioni, allora attueremo il nostro programma e le forze politiche potranno aderire ai progetti che vorremo realizzare. Se andremo al ballottaggio, riproporremo il nostro programma e la nostra squadra al voto dei cittadini. Saremo aperti alla discussione durante i consigli comunali e nelle commissioni, attenti alle proposte migliorative da chiunque verranno, perché il nostro obiettivo è realizzare il programma che ci siamo dati, non creare alleanze o imporre veti. Su altri temi di rilevante importanza, eventualmente non previsti nel programma, saremo disponibili ad utilizzare lo strumento del referendum comunale, perché la democrazia diretta è un altro dei nostri punti qualificanti.
Nel 2013 anche a Ivrea il M5S registrò un grande successo alle elezioni politiche di febbraio (3.456 voti), ma tre mesi dopo, alle comunali, i vostri consensi furono molto minori (1.219 voti). Tante cose sono cambiate in questi cinque anni, pensate realistico che nel 2018 il Movimento raccolga più o meno lo stesso numero di consensi alle politiche e alle comunali?
Noi stiamo lavorando per dare un’alternativa vera ai cittadini di Ivrea. Abbiamo la presunzione di vincere le prossime elezioni, non per le nostre presunte eccezionali capacità, ma per la forza delle nostre idee che sapremo realizzare con il contributo di tutti coloro che vorranno. Quindi non riteniamo realistico ottenere i risultati del 2013: se Ivrea vuole davvero cambiare noi raggiungeremo la maggioranza. E anche: se l’Italia vuole davvero cambiare noi raggiungeremo la maggioranza.

Le risposte ingessate, il peso dei risultati delle elezioni politiche sulle comunali per Ivrea 5 Stelle

Mentre a livello nazionale i vertici del M5S appaiono sempre più sciolti nella comunicazione mediatica (con il fiorire addirittura di servizi, interviste e libri sulla vita privata di alcuni degli esponenti più in vista), mentre Di Maio annuncia «la sera delle elezioni faremo un appello pubblico alle altre forze politiche che sono entrate in Parlamento presentando il nostro programma e la nostra squadra. E governeremo con chi ci sta», a livello locale prevale la preoccupazione della “preservazione” (un tratto che connotava i primordi del Movimento) e la comunicazione, come si può verificare dalle risposte (rigorosamente collettive e non di un singolo “portavoce”) fornite in questa intervista da I5S, risulta un po’ ingessata e a tratti reticente.
Così, già alla prima domanda su un particolare (peraltro evidente) interesse del M5S nazionale per le elezioni comunali di Ivrea, la risposta di fatto non c’è e I5S si rifugia nel generico evolversi della presenza nelle istituzioni del Movimento. Eppure non ci sarebbe stato nulla di strano nell’osservare che sì, un qualche peso l’avrà il fatto che proprio a Ivrea si è tenuto il SUM #01, che Ivrea significa Olivetti (e storia, cultura e mito connessi), che Davide Casaleggio in questa città è stato studente e continua a frequentarla per motivi e attività personali.
Come pure senza risposta rimane la domanda su come I5S sceglierà i candidati sindaco e consiglieri, quando un semplice “ancora non sappiamo” sarebbe certo stato più chiaro dell’elencazione delle norme “da manuale” del Movimento. Come “da manuale” risultano poi le risposte alle domande su possibili alleanze e collaborazioni o sulla differenza tra risultati delle politiche e delle amministrative.
Una preoccupazione eccessiva e una rigidità nell’esprimersi che è difficile capire quanto determinata dalla paura di finire “scomunicati” o “contaminati”, quanto dalla mentalità provinciale (e subalterna) che tende ad essere più attenta alla lettera che alla sostanza delle norme, quanto dal carattere ancora in qualche misura “carbonaro” del gruppo locale del M5S (“carbonaro” al punto che neppure il gruppo locale pare abbia precisa conoscenza di quanti e chi siano gli iscritti al M5S della zona di Ivrea, una stranezza giustificata dalla necessità di impedire il “mercato delle tessere”).
Probabilmente tanta rigidità nella comunicazione dipende in qualche misura da tutte queste ragioni (e magari anche da altre), ma di certo non facilita la conoscenza e la possibilità di interazione con la parte attiva della città e del territorio. Un passo avanti in questo senso potrebbe verificarsi dopo l’indicazione del candidato sindaco (presumibilmente entro gennaio) e magari attraverso gli incontri pubblici che il gruppo organizzerà per illustrare e confrontarsi sul programma per la città.
“Ivrea 5 Stelle” nel 2013 alle elezioni comunali di Ivrea (alle quali partecipò meno del 60% degli elettori eporediesi) raccolse poco più del 10% dei voti, ma nelle prossime elezioni della primavera 2018 punta dichiaratamente a “raggiungere la maggioranza”. E, nonostante le ancora evidenti incertezze e debolezze di comunicazione, potrebbe raggiungere il suo obbiettivo nel caso, probabile, che si giunga a un ballottaggio. Molto, ovviamente, dipenderà dai contenuti e dalle proposte per la città che saprà elaborare e condividere con i cittadini, ma a rendere possibile tale ipotesi concorrono almeno altri tre elementi: lo spettacolo offerto in questi mesi e ormai da troppo tempo dal “partito unico della città” (il PD), la distanza progressivamente cresciuta in questi anni tra l’amministrazione Della Pepa e quasi tutti i settori sociali della città e, terzo in ordine di tempo ma non di importanza, il risultato del M5S alle elezioni politiche di marzo 2018.
Tutti elementi che certamente hanno rilevanza anche per gli altri contendenti locali per l’amministrazione della città, ma è il terzo (il risultato elettorale nazionale) quello che potrà essere determinante per il M5S eporediese.

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