La pacifica invasione

L’inaugurazione del Festival della Lettura La grande Invasione giovedì 1 giugno nel Cortile del Museo Garda

Con i ringraziamenti a raffica, pronunciati alternati a botta e risposta dagli organizzatori Marco Cassini e Gianmario Pilo, l’undicesima edizione del Festival di Lettura La Grande Invasione (il programma completo qui). L’elenco di chi “rende possibile” questa quattro giorni è lunghissimo e testimonia, se ce ne fosse bisogno, che dietro un evento di questa portata c’è il lavoro (a volte invisibile) di tante e tanti.
Al loro fianco, per la Piccola Invasione dedicata ai lettori in erba, Ludovica Giovine e Marianna Doria, che raccolgono il testimone da Lucia Panzieri e Silvia Trabalza.
L’applauso che accoglie il sindaco della città Matteo Chiantore, che sale sul palco con un balzo atletico ignorando la scaletta laterale, non è di circostanza. Chi come me ha avuto la fortuna – afferma Chiantore – di vivere la bellezza che si respirava in città, bellezza che oggi abbiamo la fortuna di respirare soltanto per pochi giorni all’anno, e la Grande Invasione fa parte di questi pochi giorni, non può non aver l’istinto di cercarne ancora di questa bellezza (…) Sono qui anche come Assessore alla Cultura e giorni fa, al Salone del Libro di Torino ho (abbiamo) passato il testimone di Capitale della Cultura da Ivrea a Genova (…) e ho sentito il bisogno irrefrenabile di spiegare ai presenti che Ivrea era Capitale del Libro ben prima di questi eventi e he continuerà a esserlo in futuro. Ho già preso appuntamento con gli organizzatori della Grande Invasione 2024 e vorrei che insieme a loro e insieme a questa grande manifestazione ci ponessimo per il futuro un gradino in più. Riuscire ad andare oltre questi tre giorni, andare incontro ai giovani, sul loro territorio e sul loro terreno e penetrare nei quartieri dove vivono tante persone che per scelte che non dipendono dalla loro volontà non leggono un libro nemmeno per sbaglio. Se anche soltanto in parte riusciremo a fare questo allora la Grande Invasione sarà totale“.
A fine intervento alcune persone distribuiscono ai molti seduti in cortile un pieghevole.
Il cagnolino in copertina, sulla pila di libri, simbolo da sempre del festival, ha al collo una macchina fotografica.
All’interno ci sono alcuni degli scatti di Paolo Bisone, splendido volontario del festival scomparso prematuramente lo scorso febbraio e a cui è dedicata questa edizione.
L’applauso lungo e commosso accompagna sul palco la madre e  il fratello di Paolo. Diceva sempre – ricorda – che una foto è bella se ti parla. Se a distanza di tempo, di spazio è capace di trasmetterti delle emozioni. Parole che mi sembrano in linea con questo Festival. E che una foto va presa da vicino, alla distanza di un cazzotto o di una carezza.“.
Difficile riprendere il filo anche se Paolo sicuramente è da qualche parte qui intorno a continuare a fare le sue foto. A riportare il pubblico a libri e letture la presentazione della dozzina del Premio Strega, presentati dalla classe 2023 del master “Il lavoro editoriale”. E a questo punto, che l’Invasione abbia inizio!

Simonetta Valenti