Lettera aperta ai giovani di Fridays For Future Italia di Ivrea

La consigliera di minoranza Gabriella Colosso, PD, scrive ai ragazzi del Fridays For Future di Ivrea dopo il consiglio comunale del 22 gennaio dove la maggioranza ha costretto i consiglieri proponenti, in accordo con i ragazzi del FFF, al ritiro della mozione sull’emergenza climatica.

Carissimi,
sono a scusarmi per quanto avete potuto assistere ieri al Consiglio Comunale di Ivrea dove mi avete vista, con gli altri Consiglieri di minoranza, chiedere che la mozione che accompagnava la vostra petizione venisse ritirata per evitare che fosse snaturata dagli emendamenti presentati dalla maggioranza.
Mi unisce a voi il desiderio di studiare, capire e affrontare la realtà ma una delle realtà che oggi purtroppo emerge è la difficoltà per gli esseri umani a mettersi in discussione, la difficoltà a dialogare e a confrontarsi.
Ma non è moralmente accettabile che si neghi pubblicamente il dato scientifico, come è capitato di sentire in Consiglio ieri, arroccandosi “sulla divisione di pensiero degli scienziati”.
Ero convinta che, grazie alla vostra mobilitazione, alla vostra convinzione ed impegno, ieri sera sareste riusciti a convincere tutte le forze politiche a fare del contesto ambientale in pericolo, il centro della politica, anche solo per il tempo di una mozione.
Come dovevamo andare fieri perché ci avevate stimolati, in modo consapevole e dettagliato, sulla crisi climatica, su effetti e soluzioni, in modo da essere anche noi stimolati a parlare con i cittadini per accompagnarli nel raggiungere questa consapevolezza.
Ma non è andata così!
Abbiamo scritto una brutta pagina della politica e lo abbiamo fatto davanti a voi, a voi che chiediamo di essere “cittadini attivi”, di partecipare alla vita pubblica e alla politica.
Chiedo scusa a voi che siete il nostro futuro!
Scusa perché non vi abbiamo voluto ascoltare, perché non abbiamo voluto riconoscere la gravità degli effetti ambientali e socio-economici determinati dal riscaldamento globale e reagire nell’immediato, innanzitutto riducendo a zero le emissioni nette di gas serra e pianificare le opere di adattamento.
Nel dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale avremmo riconosciuto la lotta al cambiamento climatico e la transazione a un’economia sostenibile come la priorità assoluta del presente e dei prossimi anni.
Dichiarare lo stato di emergenza climatica, in Consiglio ieri sera, avrebbe assunto un significato ben più che simbolico, si sarebbe riconosciuto la sciagurata mala condotta del passato e si sarebbe dichiarato di voler intraprendere un percorso verso la sostenibilità, stabilendo obiettivi più o meno ambiziosi, in tempi più o meno brevi ma sempre degni di merito.
Avremmo anche potuto aprire una porta “all’economia green” e dunque rilanciare un’economia eporediese sempre più in affanno e dirottare il nostro territorio verso l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili.
Ma non è andata così!
Carissimi, oggi la strada che avete intrapreso vi sembra più difficile di ieri, ma state tranquilli è chiara!
Non mi rimane che augurarvi un buon cammino!

Ivrea 23/01/2020
Gabriella Colosso
Consigliera Comunale del Partito Democratico