Lettera aperta al Comune. I problemi della scuola non sono i presepi

Egr. Sig.a Povolo, Assessore ai sistemi educativi,

ho letto sui giornali in questi giorni la polemica derivata dal rifiuto delle scuole cittadine all’organizzazione, proposta dal Comune, di un “concorso di presepi”, forse perché discriminante verso altre religioni.
Senza entrare nel merito della polemica mi domando da quanto il Comune non si premuri di incontrare i Dirigenti scolastici per conoscere le vere esigenze delle scuole cittadine, che hanno ben altro da affrontare che la preparazione di presepi.
L’Assessore farebbe bene a visitare gli istituti scolastici della città e verificare se è vero o no che da tempo lì mancano strumenti essenziali per una comunità non solo civile ma anche al passo con i tempi.
Mancano spazi minimi per tenere i ragazzi nei momenti di intervallo, ci sono interi piani con molte aule e un solo bagno funzionante, tutti gli altri rotti, insegnanti che comprano di tasca propria le cartine geografiche visto che l’ultima riporta ancora l’Unione Sovietica, altri che sempre di tasca propria comprano i palloni per giocare, decine di aule senza connessione internet e quindi niente registro digitale, scuole con una sola LIM (lavagna luminosa) per tutti, altro che nuova didattica.
E si potrebbe continuare: ragazzi con disabilità lasciati senza insegnanti di sostegno perché le ore coperte sono insufficienti, mancanza di personale di segreteria che costringe gli insegnanti a recarsi presso la sede della Direzione per qualunque esigenza, pasti serviti in mensa spesso con razioni e qualità al di sotto della sufficienza.
La scuola è il nostro futuro, senza attenzione e senza risorse non può andare avanti molto, nonostante il prodigarsi di tanti buoni insegnanti, e ha problemi ben più urgenti di un concorso di presepi.

lettera firmata