Libera in marcia per ricordare vittime di mafia e accendere i riflettori sul tema del caporalato

La marcia in ricordo delle vittime di mafia è stata portata anche a Ivrea dal gruppo di Libera locale. Oggi, 21 marzo, XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafie, tre pullman partiranno da Ivrea in direzione Saluzzo per raggiungere la manifestazione regionale

Un momento della manifestazione di Libera Ivrea

Si è svolta venerdì 16 marzo la marcia locale in ricordo delle vittime di mafia organizzata dal gruppo Libera Ivrea. «All’evento hanno partecipato tra le 50 e le 60 persone, tra cui diversi studenti delle scuole superiori» fanno sapere gli organizzatori. All’inizio della marcia sono stati distribuiti dei fiori ai partecipanti, simbolo di primavera e di rinascita, e un biglietto con alcuni nomi di persone uccise dalla mafia, con l’invito ai presenti ad approfondire le loro storie. Dai Giardini Giusiana (Lungo Dora) si sono percorse le vie del centro città con arrivo in Piazza Ottinetti, dove stono stati letti alcuni racconti di vita di persone giustiziate dalla mafia, collegate al tema del caporalato, centrale per questo 21 marzo. In Piazza di Città gli interventi della coordinatrice di Libera del Canavese e del sindaco.
«Siamo contenti della partecipazione avuta e ci auguriamo che continui a crescere» fa sapere Simona Rolando, referente del presidio Libera Ivrea. «Il 21 partirà, inoltre, una delegazione da Ivrea: 3 pullman, principalmente di studenti delle scuole superiori»: direzione Saluzzo.
Questo è il secondo anno da quando la giornata in ricordo delle vittime di mafia è stata riconosciuta come Giornata Nazionale e per questo motivo ogni regione italiana decide di celebrare l’evento in un luogo simbolico: quest’anno il tema centrale è quello del caporalato.
La scelta di Libera Piemonte della città di Saluzzo, è legata all’emersione di vicende di caporalato emerse da indagini giornalistiche sullo sfruttamento di lavoratori, per lo più giovani migranti provenienti da Mali, Costa d’Avorio e Senegal; nella campagna cuneese, nel luglio 2017, si contavano circa 400 uomini accampati in tendopoli e sfruttati per la raccolta della frutta.

Le scuole elementari e lo striscione appeso a Bellavista in piazza Primo Maggio

Una scelta appropriata quella di portare la manifestazione di Libera a Saluzzo e che ricorda a tutti quanti come il fenomeno del caporalato non sia solo concentrato nelle regioni del sud Italia, ma sia presente ovunque si rincorra manodopera a prezzi stracciati, beffandosi della legalità e della dignità di chi trascorre le giornate a raccogliere frutta e verdura che consumeremo tranquillamente in casa nostra.

Anche l’Associazione Bellavista Viva ha celebrato insieme a Libera la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, realizzando una piccola manifestazione locale che si aggiunge a tutte le altre nel resto d’Italia, unite dall’impegno per la giustizia e per il bene comune.
Per l’occasione è stato messo uno striscione a Bellavista sulla scalinata situata in Piazza 1° Maggio, nel cuore del quartiere, dove hanno preso posto le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria Don Milani. Sono intervenuti anche quattro studenti della Scuola Secondaria G. Falcone esponenti del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi della Città di Ivrea, che hanno dedicato brevi letture ad alcune giovani vittime della mafia. Hanno chiuso l’evento gli alunni della quinta elementare con un ricordo dei giudici Falcone e Borsellino.
«Speriamo che in questo giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale, perché solo mantenendo la memoria e rompendo il silenzio si getta il seme di una nuova speranza» si augura Daniela Teagno, dell’associazione Bellavista Viva .

a cura di Andrea Bertolino