L’Osservatorio Migranti interviene sul “possibile cambio ai vertici” del consorzio In.Re.Te

Martedì 30 luglio dodici amministratori rappresentati all’assemblea del consorzio In.Re.Te (tra cui Ivrea) hanno votato una mozione di “sfiducia” contro l’attuale presidente Ellade Peller. Ivrea, rappresentata dall’assessora Giorgia Povolo, è capofila della mozione

Le notizie che leggiamo circa un possibile cambiamento ai vertici del Consorzio dei servizi socio assistenziale InReTe, ci inducono ad esprimere alcune considerazioni e auspici che, confidiamo, possano essere condivise dagli amministratori dei Comuni.
Nella nostra azione di tutela dei diritti, ma anche delle potenzialità, delle persone migranti, è stata costantemente preziosa la collaborazione con il Consorzio; a partire dalla Presidente e parimenti delle persone con ruoli dirigenziali e operativi.
Abbiamo così, grazie anche alla collaborazione di molte amministrazioni comunali e della ricca e preziosa rete di volontariato, potuto costruire un sistema di accoglienza diffuso e sostenibile, con risultati di crescita delle persone migranti e loro inclusione nelle comunità, molto positivi anche se, ovviamente perfettibili.
Una azione che ha consentito a noi, alle amministrazioni comunali, agli enti gestori dell’accoglienza, di avere interlocutori competenti e disponibili alla collaborazione, alla verifica, al reciproco accrescimento culturale.
Ne ha beneficiato il territorio anche in termini economici in opportunità occupazionali, di spesa per locazioni, di consumi, di “volontariato di restituzione”.

Abbiamo temuto che le recenti politiche governative in materia di immigrazione, potessero interrompere questo percorso che avrebbe comunque bisogno, come ogni processo, di crescita, verifica, miglioramento.
Ma la strada era e rimane quella giusta e questo è un patrimonio del territorio.
Ora auspichiamo che nuove e diverse politiche governative possano consentire la ripresa di quel percorso che, mettendo in relazione le persone, i loro diritti e i loro doveri, lo scambio e le conoscenze reciproche, costituiscono, a nostro parere, l’unico modo di costruire inclusione e quindi sicurezza.
Auspichiamo quindi che gli amministratori locali vogliano mantenere questi indirizzi, e in tal senso ci confortano le molteplici dichiarazioni del Sindaco di Ivrea, maggior Comune del consorzio, che ha sempre sostenuto l’opportunità di una accoglienza inclusiva e criticato le misure restrittive e addirittura abrogative del diritto d’asilo e di protezione umanitaria.

L’Osservatorio Migranti