Medicina del territorio in Canavese

Incontro pubblico sabato 2 ottobre a Banchette con Sindaci, sanitari, associazioni

L’importanza di una Sanità efficiente è uno dei cardini della nostra società, che negli ultimi decenni proprio sul maggior livello di “welfare” ha costruito il suo benessere, ma dopo l’esplosione dell’epidemia Covid19 la centralità della questione sanitaria è ancor più evidente.
Importanti sono le cure, specialistiche e tecnologicamente aggiornate, ma altrettanto lo è la prevenzione e la ramificazione sul territorio della rete sanitaria.
Proprio sulla Medicina di territorio il sindacato Spi Cgil organizza per il 2 ottobre a Banchette un importante convegno che intende mettere a confronto amministratori locali e professionisti sanitari in vista degli investimenti legati al PNRR del Governo Draghi.
L’organizzazione del convegno è il risultato di un lungo lavoro iniziato dalla diffusione di un questionario ai soci delle leghe sindacali di Ivrea, Caluso e Cuorgnè dove è emersa la centralità della questione sanitaria, troppo spesso demandata a equilibri politici o calcoli elettorali.
Non c’è solo la annosa disputa su dove localizzare un futuro Ospedale in sostituzione di quello, ormai vetusto, eporediese. C’è il presidio di Cuorgnè che da mesi non ha più un reparto Pronto Soccorso nonostante la evidente necessità, c’è un Ospedale a Castellamonte inutilizzato, ci sono le case della Comunità previste dal PNRR, dove dovrebbero operare medici di famiglia, pediatri e infermieri. Il Piano prevede l’attivazione in Italia di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026 e entro il primo trimestre del 2022 è prevista la definizione di un documento di programmazione per l’implementazione delle Case della Comunità.
Su tutto questo sono i Sindaci e gli amministratori locali a dover decidere e in Canavese siamo abituati a vedere le polemiche superare le decisioni condivise.
Speriamo che questo confronto sia il primo passo di un confronto costruttivo, anche all’interno della ASL TO4, che sarà presente con il suo Direttore, che nel corso degli anni ha sempre più perso quella caratteristica di efficienza e affidabilità che poteva garantire.
In assenza di una assunzione di responsabilità del ceto politico bene fa il sindacato CGIL a stimolare una discussione sul tema, portando anche l’esempio di altre esperienza italiane, come L’Emilia e il Friuli, a dimostrazione che una sanità migliore è possibile.

Francesco Curzio

 

MEDICINA DI TERRITORIO E CURE DI PROSSIMITÀ NEL CANAVESE
IL RUOLO DEI SINDACI E DELLE COMUNITÀ LOCALI

Segreteria organizzativa: SPI CGIL Torino

Dall’ascolto delle persone alla costruzione di un’alleanza per la salute

ORE 14:30 Registrazione dei partecipanti
Presiede ALFREDO GHELLA, Segretario Spi Cgil Alto Canavese
Introduce LUCIA CENTILLO, Segretaria Spi Cgil Torino

Le esperienze……dall’Emilia
Dr. FABIO PIGNATTI, Referente Cure Primarie AUSL Reggio Emilia
…dal Friuli
Dr.ssa MARIA GRAZIA COGLIATI DEZZA, Azienda Sanitaria di Trieste

Interventi
DANIELA OBERTO, Segretaria Lega Spi Cgil Ivrea
DANILA BOTTA, Segretaria Confederale Cgil Piemonte
GRAZIELLA ROGOLINO, SegretariaRegionale Spi Cgil

Contributi preordinati e dibattito
Prof.ssa NERINA DIRINDIN, Docente Università di Torino
Dr. MARCO MAROCCO, Vice Sindaco della Città Metropolitana di Torino
Dr.ssa ELLADE PELLER, Referente del Coordinamento Regionale degli Enti Gestori dei Servizi Sociali
Dr. MAURO SALIZZONI, Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte
Dr. STEFANO SCARPETTA, Direttore Generale Asl TO4
Dr. DIEGO TARGHETTA, Coordinatore del CdL in Infermieristica – TO4 Ivrea
Dr.ssa ELIDE TISI, Vice Presidente Anci Piemonte
Amministratori del territorio.
Rappresentanti delle associazioni e della società civile

Conclusioni
Graziella Rogolino, SegretariaRegionale Spi Cgil