Partecipazione a Ivrea: l’attuale maggioranza l’apprezza o le dà fastidio?

La delibera su partecipazione, patti di collaborazione e coprogettazione, proposta da Laboratorio Civico e sei associazioni cittadine, arriva nel Consiglio Comunale di Ivrea di lunedì 29 novembre.

E’ una prassi molto antica (soprattutto nei piccoli Comuni)) quella della collaborazione dei cittadini alla gestione di beni comuni del proprio territorio.
Una prassi diffusa anche a Ivrea che, nel 2014, portò il Consiglio Comunale eporediese ad approvare un apposito “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani”.
Una scelta che prendeva atto di una tradizione di partecipazione e cittadinanza attiva della comunità eporediese, tanto consolidata da costituire, particolarmente in passato,un elemento di connotazione della città.
Diversi sono stati i “Patti di Collaborazione” sottoscritti dal Comune con associazioni e cittadini, alcuni per la realizzazione di interventi di breve durata (e pertanto conclusi), altri ancora in atto perché continuativi: dalla manutenzione del verde pubblico alla gestione di spazi e di edifici a disposizione della collettività.
Con e su queste esperienze, e quelle realizzate in altre città, nel gennaio dell’anno scorso Laboratorio Civico Ivrea promosse una giornata di studio alla quale partecipò anche l’amministrazione comunale. Fu un’occasione per riflettere sulla realizzazione dei “patti”, di confronto con esperienze fatte altrove, di aggiornamento delle modalità e dei campi di realizzazione. E per convenire su quanto fosse superata la concezione per cui il Comune delegava a cittadini volenterosi la gestione di servizi o attività che sarebbero stati di sua responsabilità, mentre dovrebbe svilupparsi la co-progettazione e la co-responsabilità.
In seguito a questa giornata di studio, Laboratorio Civico elaborò una proposta di delibera per il rafforzamento dei “Patti di Collaborazione”. Proposta che avrebbe potuto presentare in Consiglio Comunale un qualsiasi consigliere, ma, coerentemente con lo scopo di incrementare la partecipazione, è stata invece presentata da cinque associazioni cittadine (Rosse Torri, L’Albero della Speranza, Bellavista Viva, Serra Morena, Legambiente Dora Baltea) e dalla Cooperativa ZAC!
Una modalità usata per la prima volta e prevista dal Regolamento degli Istituti di Partecipazione (adottato dalla Città di Ivrea nel 2002) che, proprio perché nuova, ha allungato i tempi (già dilatatisi anche per effetto delle chiusure per pandemia) facendo arrivare la proposta della delibera, consegnata a metà luglio, alla discussione del prossimo Consiglio Comunale di lunedì 29 novembre.
Cosa prevede la proposta?
Nella bozza di delibera vengono affrontate diverse questioni per rilanciare e rafforzare lo strumento dei Patti e, più in generale, per consolidare tutte le forme di partecipazione.
In particolare, impegna la Amministrazione a rafforzare lo strumento dei Patti, prevedendo un arco temporale di almeno tre anni “per poter elaborare progetti di adeguato respiro”, favorire la copertura assicurativa “attraverso la stipula di convenzioni-quadro”, riconoscere quanto realizzato attraverso un’apposita sezione sul sito web del Comune, definire linee guida e procedure per favorire la proposta di nuovi Patti, “individuare un referente politico sul tema dei Patti e della Partecipazione” nella prospettiva della costituzione di un “Ufficio Partecipazione”.

Proposte già contenute, nella sostanza, nel “Regolamento per la Collaborazione” in vigore nel Comune di Ivrea da oltre sette anni.
Proposte che, favorendo e valorizzando la partecipazione dei cittadini, qualsiasi amministrazione comunale accoglierebbe con entusiasmo e farebbe proprie. Se non altro perché si tratta di strumenti che favoriscono un migliore utilizzo delle strutture esistenti e talvolta rappresentano il modo migliore di dare determinati servizi ai cittadini. Peraltro rendendoli partecipi della vita della comunità.
Ma non è detto che l’attuale maggioranza consiliare riconosca tutto questo come valori obbiettivi da perseguire. Oppure che faccia prevalere sui contenuti il “fastidio” nei confronti dei proponenti la delibera.
Staremo a vedere, lunedì sera, 29 novembre, quando in Consiglio Comunale arriverà in discussione il penultimo punto all’ordine del giorno: “Ivrea bene comune. Gli strumenti della partecipazione: patti di collaborazione e coprogettazione”.
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