La Svezia di Bruno

Bruno nell’agosto 2012, grazie ad una borsa di studio CRT, ha trascorso 10 mesi in una piccola città a poca distanza da Lund, città universitaria nell’estremo sud della Svezia. Ha frequentato un liceo a Lund, chiamato Katedralskolan, ed ha seguito l’indirizzo scientifico. Questa scuola è stata fondata nel 1085 ed è la più antica della Scandinavia.
Tornato ad Ivrea, si è diplomato al liceo Gramsci e a marzo 2021 si è laureato in medicina. In questi mesi ha lavorato con un contratto “covid”, prima in un reparto covid a bassa intensità e attualmente in un hub vaccinale. La sua intenzione è quella di proseguire specializzandosi nell’ambito della medicina generale (quindi diventare medico di famiglia).

 

Ecco le sue istantanee dalla Svezia
  • Il Natale in Svezia si festeggia il 24 dicembre. Il Natale è molto sentito dagli svedesi in termini di tradizioni, più o meno recenti. Qualche esempio? A Natale è tipico bere la julmust, una bibita che si trova nei supermercati quasi esclusivamente nel periodo di Natale. Inoltre il pomeriggio del 24 viene trasmesso in tv un programma con personaggi Disney, sempre lo stesso da più di 60 anni e quindi conosciuto da molti a memoria, che in qualche modo segna l’inizio del Natale.
  • Il diritto di pubblico accesso, o allemansrätten, presente nella Costituzione svedese, permette a tutti di beneficiare dell’ambiente e della natura, a patto di rispettare le libertà altrui. È quindi consentito, per esempio, il campeggio libero in qualsiasi territorio non privato.
  • Chiamato floorball in inglese, l’innebandy è una versione di hockey praticata in palestra. Oltre ad essere molto diffuso in Svezia, è anche uno degli sport in cui gli svedesi ottengono i migliori risultati sportivi, essendo primi nel ranking mondiale in termini di vittorie ai campionati mondiali.
  • Anche se in Svezia si indicano le distanze in km, come in Italia, ma nel linguaggio parlato è molto più comune sentire usare il miglio svedese che equivale a 10 km. Questo un po’ influenza la percezione delle distanze, perché abitare a 30 km di distanza da qualcosa (che potrebbe sembrare una distanza considerevole) equivale, nel parlato, “solo” a 3 miglia.
Ricetta tipica

Bruno ci regala la ricetta di dolcetti tipici svedesi che si consumano normalmente durante la pausa caffè

Kanelbullar

Tempo di preparazione: 30 min
Cottura: 10 min

Ingredienti

Impasto

12 g lievito di birra 75 g burro
250 ml latte
65 g zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di cardamomo 400 g farina
1 uovo

Farcitura

30 g burro
1 cucchiaio di cannella 30 g zucchero

Preparazione

  1. Sbriciolare il lievito fresco o mettere il lievito in polvere in una ciotola
  2. Far sciogliere il burro
  3. Aggiungere il latte tiepido
  4. Mescolare il tutto finché il lievito non si è sciolto
  5. Aggiungere sale, zucchero e cardamomo
  6. Aggiungere la farina
  7. Impastare
  8. Lasciar lievitare sotto un panno finchè l’impasto non raddoppia
  9. Stendere l’impasto con un mattarello e dargli una forma rettangolare spessa 1 cm
  10. Spalmare la farcitura di burro, cannella e zucchero su tutto il rettangolo
  11. Arrotolare
  12. Tagliare delle girelle spesse 4 cm
  13. Disporre le girelle su carta da forno
  14. Coprirle con un panno e lasciarle lievitare 30 minuti
  15. Spennellare con un uovo sbattuto e cospargere con zucchero in granella
  16. Infornare a 250 gradi per 8 minuti