Robin Hood non è una favola

Presentato a Ivrea il programma di Unione Popolare

Una canzone, Neanche Zaratustra del cantautore marchigiano Federico Govannini, in arte Sisifo, una sala Santa Marta quasi piena con le prime file di sedie a semicerchio. Questa è stata la cornice dentro cui Unione Popolare ha presentato mercoledì 14 la lista e il programma in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.
A illustrare agenda e priorità Cadigia Perini, segretaria del Circolo Prc di Ivrea e candidata al Collegio uninominale Piemonte 1 U04, lo storico Angelo D’Orsi, capolista alla Camera nel collegio di Torino e Fiorenza Arisio, capolista alla Camera per la Provincia di Torino.

Unione Popolare è nata dalla convergenza di forze sociali, sindacali, culturali, ambientaliste, politiche quali Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, DeMa, componente parlamentare ManifestA. Il portavoce nazionale è  Luigi de Magistris, già europarlamentare e sindaco di Napoli.

 

Il programma di Unione Popolare, che Lucetta Scaraffia, editorialista del quotidiano La Stampa ha definito “una favola, il programma di Robin Hood”, fornendo alla lista la sua icona, si articola in 12 priorità:

  • Ricompensare e rispettare il lavoro (salario minimo a 10 euro l’ora per contrastare il lavoro povero, abolizione leggi che hanno favorito la precarietà, restituzione del collocamento al lavoro a pubblico).
  • Lottare per la sicurezza economica e contro la povertà (reddito sociale, tetto al prezzo di luce e gas e tassazione al 90% degli extra-profitti delle aziende energetiche). Pensioni dignitose (abolizione della legge Fornero e pensioni minime a 1000 euro).
  • Perseguire la pace e la democrazia in Europa e nel mondo (stop all’invio di armi a paesi in guerra, netto contrasto all’aumento delle spese militari, soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina, adesione al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari)
  • Migliorare la sanità e la pubblica amministrazione (piano assunzioni nella PA, nella scuola e nella sanità, ricostruzione del Servizio Sanitario Nazionale unico per tutte le regioni, assicurare una spesa pubblica nella sanità che non scenda mai sotto la media europea (7,3% del PIL), invertendo la rotta rispetto alla manovra Draghi, che ha ridotto la spesa sanitaria al 6,3% del PIL per il 2024)
  • Ridare dignità all’istruzione e investire nella ricerca e nella cultura (stabilizzazione del personale precario docente e amministrativo, assunzioni di docenti e ricercatori per avvicinarsi alla media europea nel rapporto
    docenti-studenti, fine dell’alternanza scuola-lavoro, libri e mezzi pubblici gratis fino a 18 anni)
  • Fermare l’autonomia differenziata e salvaguardare i beni comuni e i servizi locali (stop al progetto di autonomia differenziata che divide ulteriormente il paese tra regioni ricche e regioni povere, in particolare penalizzando il Sud).
  • Piano di investimenti straordinario nelle energie rinnovabili (trasformare il sistema energetico e dei trasporti per attuare una vera riconversione ecologica, nazionalizzare il settore energetico per creare un’azienda pubblica che investa su energie rinnovabili, per un’economia circolare, equa e solidale, stop inceneritori, fossile e nucleare)
  • Proteggere l’ambiente e sostenere l’agricoltura (portare a zero il consumo di suolo, che blocchi entro il 2025 le espansioni in zone naturali e agricole,  urbanistica adeguata alla crisi climatica e ai fenomeni di espansione urbana disordinati con aumento delle aree pro-capite per servizi pubblici e aree verdi, tutela del benessere animale e istituzione del Garante Nazionale dei Diritti degli Animali)
  • Ricostruire la nostra industria favorendo un nuovo modello di sviluppo (legge contro le delocalizzazioni industriali per impedire alle multinazionali di chiudere impianti nel nostro paese, a partire dalla proposta GKN presentata in Parlamento,  Agenzia di Pianificazione industriale organizzata per filiere e con rappresentanti politici, industriali e sindacali, per sviluppare una strategia industriale coordinata al servizio degli interessi economici del paese.
  • Tassare di meno chi ha poco e di più chi ha tantissimo (riforma fiscale per ridurre le tasse ai redditi medi e bassi e aumentarle ai redditi alti, cancellazione della riforma fiscale di Draghi che ha tagliato le tasse solo a chi più ha)
  • Combattere contro le mafie e garantire una giustizia equa (stretta sugli appalti in regime derogatorio di somma urgenza, maggiore trasparenza e controlli soprattutto nel settore delle costruzioni, contrasto ai fenomeni corruttivi e al riciclaggio di denaro sporco. Aumento degli investimenti per la giustizia, strutture e personale, riforma dell’istituto della detenzione soprattutto per i reati minori, attraverso un più ampio utilizzo delle misure alternative e investimenti nel reinserimento sociale dei detenuti.
  • Far crescere i diritti e le libertà (estensione della legge contro il razzismo e gli altri crimini d’odio, anche alle violenze e alle discriminazioni motivate da orientamento sessuale, genere e disabilità, contrastare la violenza di genere in ogni suo aspetto, rafforzare e sostenere le reti territoriali di Centri Antiviolenza)

E’ il programma di Robin Hood?

Sicuramente! La sintesi è quella – afferma Perini – Un programma che nasce dall”esperienza e dall’analisi che sono da sempre il quotidiano di candidati e candidate e dei gruppi di lavoro da cui è nato. Un percorso che dura da anni con le lotte delle forze politiche e sociali che si ritrovano sotto questo simbolo”. A fronte dell’agenda Draghi, disegnata sulle esigenze di Confindustria, della finanza, delle lobby affaristiche, quella di Unione Popolare ha al centro bisogni sociali, emergenza ambientale e climatica, attuazione della Costituzione.

“Una domanda che spesso ci sentiamo rivolgere – sottolinea Perini – è se pensiamo davvero possibile superare la soglia del 3%. Io credo di sì, se faremo sentire con il voto questa recisa volontà politica”.

E’ il momento di andare oltre la piazza, insomma, come ha affermato nel suo intervento Angelo D’Orsi, “c’è anche il Palazzo, che va conquistato. Con i programmi e, soprattutto, con le persone e le loro caratteristiche di coerenza, rigore morale, onestà. Per troppo tempo siamo stati seduti dalla parte del torto. E’ ora di cambiare posto e sederci dalla parte della ragione”.

Il programma completo sul blog di Unione Popolare: https://unionepopolare.blog/programma/

Simonetta Valenti

Neanche Zaratustra