Se un mattino di fine estate, un genitore…

Quasi 4.000 firme per far ripartire il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Ivrea. Ma la maggioranza in consiglio comunale boccia la mozione della minoranza.

Il reparto Pediatria dell’Ospedale di Ivrea è stato di fatto trasformato in reparto Covid da novembre 2020. Per ricoveri e osservazioni i piccoli pazienti sono dirottati all’ospedale di Ciriè. L’Asl To4 non parla di chiusura di reparto, ma di necessità di riorganizzazione e “rimodulazione di percorsi“. Sono infatti ancora in piedi le prestazioni di Pronto Soccorso Pediatrico sull’intero arco delle 24 ore, la gestione del Nido e l’assistenza neonatale.
Dall’esperienza di una mamma, di cui riportiamo di seguito la testimonianza è partita una raccolta firme per la riapertura a pieno regime del reparto, che ha raggiunto in poco tempo quota 3500.

Di emozioni forti la vita di un genitore è piena. A volte però si viene sommersi dagli eventi e ci si ritrova come in un sogno, o meglio dentro un incubo, senza la possibilità di controllo.
Era mattina quando mi trovavo al parco Dora insieme ai miei figli di 3 anni e 10 mesi e non avrei mai immaginato quello che sarebbe successo di lì a poco. Il più piccolo, infatti, improvvisamente si è sentito male, lasciando nello sgomento me e le madri presenti al parco quella mattina.
In un attimo (che sono sembrate ore) con l’aiuto dei presenti abbiamo cercato un medico, un soccorso e per fortuna nelle vicinanze c’era il presidio della croce Rossa che mi ha accolto per un primo intervento. Per fortuna la situazione non era urgente, ma era chiaro che il prossimo passo sarebbe stato portarlo velocemente in ospedale a Ivrea per un controllo.
Ma la giornata delle brutte sorprese non era ancora finita: arrivata in ospedale, infatti, ho scoperto che il bambino necessitava di un periodo di monitoraggio e che per questo sarebbe stato ricoverato a Ciriè. Il ricovero sarebbe quindi  avvenuto a 60 km di distanza, perché il reparto di pediatria a Ivrea era stato chiuso.
Mentre viaggiavo nell’ambulanza, qualcosa in quella situazione mi sembrava strana, incerta: con il bambino in braccio, non dotato di alcun dispositivo di sicurezza, non potevo non pensare alle conseguenze che avrebbe avuto un banale tamponamento… sarei riuscita a tenerlo con le mie sole forze? Non penso che una persona in condizioni fisiche compromesse meriti di vivere tutto questo e, maggior ragione, se la persona in questione è un bambino.
Per questo ho pensato di scrivere un post di protesta su Facebook. E da lì, ha avuto inizio un’altra storia. Perché a partire da quel post hanno iniziato a scrivermi tante persone che nemmeno conosco, indignate come me, oppure risentite perché era toccata loro la stessa sorte, oppure ancora incredule perché non erano a conoscenza della chiusura del reparto. Ed eravamo accomunati tutti dalla stessa domanda: che cosa possiamo fare?
E’ nata così la raccolta firme per chiedere la riapertura del reparto. In pochi giorni abbiamo raccolto oltre 3.500 firme, perché vogliamo essere sicuri che il reparto di pediatria di Ivrea riapra in tempi brevi. A oggi l’Asl TO4 ha dichiarato che la riapertura avverrà “entro ottobre”; di questo siamo felici, e vogliamo essere sicuri che la data venga rispettata.
Vogliamo essere sicuri che i nostri bambini abbiano un servizio e, possibilmente, un servizio di eccellenza com’era una volta.
Non ci bastano le briciole.

Sara Capello

Aggiornamento del 1/10/2021: Nel consiglio comunale del 30 settembre scorso la maggioranza di centro-destra difende la direzione dell’AslTO4 (“il nuovo direttore si è insediato da poco, lasciamolo lavorare”. Si potrebbe riassumere così la difesa della maggioranza) e con il suo voto di astensione boccia la mozione dei gruppi di minoranza Viviamo Ivrea e M5S che chiedeva, fra le altre cose riguardanti criticità sanitarie nella nostra AslTO4, la riapertura del reparto di pediatria dell’Ospedale di Ivrea chiuso dal novembre 2020.